SOLO SU CARTA: SULL’IRRAZIONALE

E’ accaduto due mesi fa, su Facebook: due interviste ad altrettanti astrologi su due quotidiani ed è venuto giù il mondo. Per poco, certo, perché sui social i terremoti durano poco, e se oggi chiedete a qualcuno se ricorda la Famosa Polemica sull’Irrazionale ti diranno che no, ricordano appena quella sullo schwa e adesso sono impegnati a seguire quella sull’elfo nero di The Rings of Power in arrivo su Amazon a settembre. Questo, ovviamente, per quanto riguarda l’immaginario: non si adombrino coloro che sono impegnati in polemiche che riguardano la nostra vita politica, sociale ed economica. Anche perché resto convinta che immaginario e vita reale siano strettamente connessi, e che diversi guasti del primo si riflettano sulla seconda.
Dunque, la polemica. E’ stata piuttosto violenta, in alcuni casi apertamente misogina (chi mi segue, al di là di quelli che passano di qua o sui social per cogliere mezza parola e trasformarla in un discorso di sei cartelle, in ovvia malafade, sa che non uso di frequente questa parola: in questo caso sì, lo è stata eccome) ed è rimasta sospesa. Almeno da parte mia. E’ stato uno di quei casi in cui ho avvertito i limiti profondi dei social, per cui, che lo si voglia o meno, la discussione si radicalizza in schieramenti, e anche se tu non lo vuoi, ti ritrovi relegata in una fazione dove entra di tutto, dal no ai vaccini a Saturno contro fino alla psichedelia.
Dunque, ho pensato che una riflessione sul punto andava affidata, come ai vecchi tempi, alla carta: e grazie a quella splendida donna, piena di talento e di curiosità, che è Simonetta Sciandivasci, è sulla Stampa di oggi: rigorosamente in edicola.
Comincia così:
“Siamo ancora capaci di pensiero magico? Lo si chiami immaginazione, mito, irrazionale, qualunque sia il nome che vogliamo dare alla percezione del non tangibile, lo possediamo ancora? E, se lo possediamo, possiamo parlarne senza timore di essere tacciati di anti-illuminismo? ”
Il resto, sul giornale, solo sul giornale. E spero che meditandoci su si possa davvero ragionare meglio.

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