SONO PERSONA SGRADITA

Nei Comuni del Veneziano. Qui.

35 pensieri su “SONO PERSONA SGRADITA

  1. Una iniziativa che ci ricorda quanto profondamente fascisti siano ancora certi esponenti politici. E dopo il vedeoppello di Berlusconi, andato in onda quasi a reti unificate, direi che siamo veramente in mano a una banda di persone senza scrupoli. Per quel che può contare solidarizzo con voi. Spero che nascano iniziative, sarebbe carino mettere in tutte le librerie un simbolo o un comunicato contro questa malsana idea della lista di proscrizione . Come hanno fatto i medici con le persone extracomunitarie “Io non denuncio” dicevano i cartelli.

  2. Non ho firmato l’appello per la scarcerazione di Battisti e sono uno di quelli che sperano che venga estradato in Italia.
    Questo non toglie che l’iniziativa di Speranzon sia un atto di fascismo puro e semplice che trovo ripugnante.
    Adesso a questa gente bisogna far capire che gli scrittori hanno muscoli oltre che anima.
    Mi autodenuncio.

  3. Per chi vuol fare altrettanto, a mail di Speranzon (dal suo sito) è:
    info@speranzon.it
    Questo il testo del messaggio che gli ho inviato:
    Non ho firmato l’appello per la scarcerazione di Battisti e sono uno di quelli che sperano che venga estradato in Italia.
    Questo non toglie che la sua iniziativa sia un atto di fascismo puro e semplice che trovo ripugnante.
    Sono sicuramente uno scrittore a Lei e ai suoi simili sgradito. Mi autodenuncio.
    Questi sono i miei libri, li faccia pure bruciare nella pubblica piazza.
    http://www.ibs.it/libri/binaghi+valter/libri+di+valter+binaghi.html
    Con scarsa stima
    Valter Binaghi

  4. aver firmato un appello o meno a favore di Battisti non conta nulla. é solo un atto fascista che avrebbero compiuto appena trovata la scusa. Non basta solo la nostra indignazione o o la nostra, naturale, solidarietà.

  5. Loredana, oltre a dimostrarti una profonda solidarietà, ti chiedo sinceramente: cosa possiamo fare attivamente? come possiamo muoverci per farci sentire?

  6. Grazie a tutti. Intanto, condividete la notizia il più possibile. Poi, in fondo al post di Giap! ci sono alcune indicazioni. Le riporto:
    “A questa schifezza dovremmo reagire tutti, non solo gli scrittori direttamente coinvolti o i bibliotecari direttamente minacciati.
    – Dovrebbero farsi sentire i cittadini, i lettori, i frequentatori delle biblioteche.
    – Dovrebbero farsi sentire amministratori, forze politiche e associazioni di Venezia e dei comuni circostanti.
    – Dovrebbe cercare di scriverne chiunque lavori nell’informazione o abbia un blog et similia;
    – Dovrebbe dire qualcosa l’Associazione Italiana Biblioteche.
    – Dovrebbero dire qualcosa i sindacati dei dipendenti pubblici.
    – Dovrebbero muoversi gli editori, anche legalmente, con querele e cause civili, a fronte di un’azione che procura loro danni materiali e morali.
    – Andrebbero mandate mail di protesta ai giornali (non solo a quelli veneti), andrebbero affissi volantini e lettere aperte alle bacheche di biblioteche e sale di lettura.
    – Andrebbero diffusi e linkati post come questo (in calce al quale metteremo gli aggiornamenti sulla vicenda) e qualunque altro articolo, testo o video che informi su questo personaggio, sulle sue intenzioni liberticide e su eventuali iniziative dei suoi emuli e sodali.”

  7. Raccolgo l’iniziativa. Ho già scritto a Speranzon e ho pubblicato un post sul mio blog sulla vicenda. Invito tutte le e i blogger a fare lo stesso. Inoltre diffonderò il più possibile su facebook e sui siti di cultura GLBT.
    Marino Buzzi

  8. Anche io come Binaghi sono di quelli che sperano che Battisti venga estradato. Ma l’iniziativa fascista di Speranzon è di una gravità inaudita. Solidarietà agli scrittori coinvolti. Per parte mia, mi sono auto-denunciato questa sera stessa con una mail a Speranzon.

  9. Orrore già condiviso :-/ con la biblioteca comunale e l’aib regionale. Ci vorrebbe un volantino da mettere nelle biblioteche di enti pubblici e simili.
    Questi ‘so pazzi.

  10. Io non sono uno scrittore, per cui ho scritto a Speranzon come semplice cittadino. Questo è il testo.
    Egregio Speranzon,
    io non sono uno scrittore e spero nell’estradizione di Battisti in Italia. Almeno in questo (solo in questo) la pensiamo allo stesso modo. In tutto il resto, mi separano anni luce da un assessore alla cultura che chiama alla messa all’indice contro i libri degli autori non allineati al suo pensiero.
    Persone più colte e preparate di me le avranno già fatto notare in quale solco si è andato a mettere, da degno epigono; io mi limito a farle notare che questo, nonostante quello che le avranno detto i molti che con ogni evidenza pensano il contrario, è ancora un paese retto da una costituzione democratica. E finché c’è – e incontrovertibilmente c’è, perché a scalzarla non è ancora riuscito chi pure vi si è diligentemente applicato – quello che lei ha intenzione di fare penso che sia illecito. Un illecito che, auspicabilmente, verrà perseguito. Ma, cosa più grave, il provvedimento contro i firmatari dell’appello a Battisti va contro l’abc della democrazia, quelle cose che una volta a scuola si insegnavano nell’ora di educazione civica. Lei l’ha mai frequentata quella materia, assessore?
    Cordialmente
    Maurizio Cassi (Roma)

  11. Solidarietà scontata – ma pure a me va la solidarietà! Perchè appunto questo gesto lede la democrazia. E’ una cosa che lede tutti i cittadini, a prescindere dalle opinioni in proposito.

  12. Riporto dal blog di U.M. Tassinari, perché mi sembra interessante (c’è qualcuno che ha competenze per confermare l’ipotesi di reato di peculato per distrazione?):
    «La cosa comincia a complicarsi quando si passa sul terreno materiale delle opere e non più dei rapporti con le persone. Perché quando si propone la “rimozione delle loro opere letterarie dalle biblioteche civiche della Provincia di Venezia e (…) dalle biblioteche scolastiche presenti nel comprensorio provinciale veneziano” un assessore provinciale dovrebbe rendersi conto che essendo state acquistate con denaro pubblico, quelle opere fanno parte del patrimonio pubblico e quindi chiunque le dovesse sottrarre alla pubblica disponibilità “togliendole dagli scaffali” commetterebbe automaticamente il reato di peculato per distrazione.»

  13. Solidarietà. Diffonderò, chiaramente, e protesterò. Quando ho letto la notizia non volevo crederci, ma solo per un attimo, perché non mi stupisce anche se mi avvilisce. E, sì, Battisti è una scusa. I libri ‘femministi’ saranno i prossimi?

  14. Prima di tutto la mia più sincera solidarietà a Loredana e a tutti gli autori coinvolti, mi attiverò anche io il prima possibile!!!
    Per commentare la geniale pensata ho una sola parola VERGOGNA!! Quanto di più vigliacco e triste abbia mai sentito e ancora più assurdo è che questa persona è assessore alla cultura!!!

  15. solidarietà a loredana lipperini, a tutti gli altri scrittori e ai bibliotecari vittima di questo diktat fascista (non mi viene altra parola se non questa)…

  16. Un oscurantismo inquietante. Diffondo subito.
    Loredana, fate partire una mailbombing con un evento su Facebook così la diffondete meglio. La mail action è uno strumento molto efficace ma si deve essere in tanti/e.

  17. Spero nell’estradizione di Battisti, ma esprimo la mia ferma solidarietà a Loredana e agli altri scrittori banditi dall’assessore.
    Nello stesso tempo, visto il potere mediatico che Loredana ha come giornalista e conduttrice radiofonica, le proporrei d’invitare a fahrenheit Alberto Torreggiani o il coautore del libro “Ero in guerra e non lo sapevo”. Credo ci aiuterebbe tutti a capire meglio la spinosa faccenda e a delegittimare, se ce ne fosse ancora bisogno, iniziative quali quelle dell’assessore.

  18. Per quanto mi riguarda ho già condivido ieri l’annuncio su fb di Loredana. E ho già detto che, pur sperando che battisti paghi per i suoi assassini volgari e terribili, i mostri che hanno fatto i loro comodi in questi lunghissimi interminabili venti anni, mostrano la loro vera essenza. Me l’aspettavo che prima o poi – nell’oscurantismo sempre più dilagante – si sarebbe arrivati a questo punto. Fahrenheit 451 – Impediamo che si ripeta o si avveri quello che la fantascienza prevedeva.

  19. Al (peraltro intervistatissimo) Torregiani (vice-presidente del “Movimento per l’Italia” di Daniela Santanchè) si potrebbe chiedere conto delle molte discrepanze elencate qui, da persone che invece sulla vicenda non vengono intervistate mai:
    http://www.carmillaonline.com/archives/2009/01/002924.html#002924
    e chiedergli cosa ne pensa della reticenza dei media (e purtroppo anche sua, tocca dire) rispetto a questi dettagli, che davvero non sembrano di poco conto. A cominciare dal fatto che gli esecutori materiali dell’omicidio (mai nominati da nessun giornalista) di suo padre sono già stati condannati e hanno scontato la loro pena, e che Battisti (cosa ricordata molto di rado) non era presente a quell’omicidio.
    Poi gli si potrebbe chiedere cosa ne pensa, da vittima quale è, della questione dei capri espiatori. Ad esempio, Battisti nelle foto ha gli occhi rossi. E’ un normale effetto delle foto digitali che però viene corretto nelle foto di chiunque, anche di Olindo e Rosa. Ma a Battisti lasciano gli occhi rossi. Creazione del mostro, il Mostro con la M maiuscola, che tutti devono odiare. Anche al di là delle responsabilità e delle colpe. Sarà mica più colpevole di Olindo e Rosa o di Misseri o di tanti altri che le cronache hanno sbattuto in prima pagina. No, Battisti è il più mostro di tutti.
    Non dovrebbe essere questo il compito del giornalismo, vi pare?
    Fermo restando che in questo frangente il caso Battisti non c’entra nulla, ma proprio nulla. E se si parla di quello, non si capisce il vero problema.

  20. @ Boiafaust
    Ecco, appunto. Come è stato fatto già notare da molti, la questione non è il caso Battisti. Potrebbe essere qualunque altro “caso”. Se un amministratore pubblico decide di lanciare una campagna di “espulsione” delle opere letterarie o saggistiche di certi autori in nome di una loro presa di posizione pubblica, la gravità del precedente che si vuole creare è evidente a prescindere da come la si pensi sul singolo caso in questione. Siccome hai preso una posizione pubblica che non coincide con la mia, allora io che detengo il potere istituzionale ti ostracizzo.
    Questo si chiama fascismo. E immagino che lorsignori ne vadano fieri.

  21. Non capisco xchè ti scaldi tanto Boiafaust proprio sul caso Battisti, se in questo frangente il caso Battisti non c’entra nulla.
    La mia era una proposta utile alla delegittimazione di un atto odioso, nient’altro.

  22. Cito e appoggio: “Non ho firmato l’appello per la scarcerazione di Battisti e sono uno di quelli che sperano che venga estradato in Italia.
    Questo non toglie che l’iniziativa di Speranzon sia un atto di fascismo puro e semplice che trovo ripugnante.”

  23. Stavolta si cerca di bandire libri non a causa del loro contenuto (cosa che sarebbe già censura grave) e neanche a causa di azioni commesse da chi li ha scritti (che sarebbe censura ancora più grave). Si cerca di bandire libri a causa di opinioni espresse da chi li ha scritti, ed è un’infamia abominevole.

  24. Segnalo una piccola attenzione: evitiamo di riportare il nome dei politici che si fregiano di queste “belle” iniziative, perché è tutta pubblicità. Ognuno sa chi sono Lancini, Gentilini, il Trota, Salvini, adesso Speranzon… e non perché abbiano fatto cose meritevoli di lode.
    “Più mi insultano, più mi ricaricano!”: avete presente? Appunto.
    Poi arrivano gli articoli, gli inviti nei salotti televisivi, ecc. ecc.
    Nella memoria collettiva, in cabina elettorale o in un sondaggio di popolarità, un nome familiare, anche se non si sa perché lo si ricordi, per quale impresa e di quale natura, se positiva o negativa) colpisce più di uno sconosciuto.
    Sommergiamo i loro nomi nel silenzio e citiamoli solo con la carica che ricoprono e il partito di appartenenza. Non diciamo chi sono, ma facciamo conoscere a tutto il mondo cosa fanno.
    Condanniamoli a non comparire.

  25. Come bibliotecaria ho predisposto in biblioteca una esposizione con tutti i libri degli autori proscritti, citando a caratteri cubitali uno dei principi fondamentali del manifesto IFLA / UNESCO: “le raccolte e i servizi non devono essere soggetti ad alcun tipo di censura ideologica, politica o religiosa”.
    Detto e fatto questo, penso che Battisti dovrebbe essere in carcere…..ma sappiamo bene che questo è solo un pretesto.

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