STORIE DA NON DIMENTICARE

Oggi, tre link per parlare di Salto di Quirra e del poligono interforze, in attesa dell’udienza del 17 luglio che deciderà sul rinvio a processo di venti imputati.
Primo: Presa diretta del 3 febbraio 2013
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Secondo: booktrailer del romanzo-inchiesta Perdas de fogu, e/o, di Massimo Carlotto e del collettivo di scrittori Mama Sabot.
Terzo: per riascoltare  podcast la conversazione che ha aperto ieri pomeriggio Fahrenheit.
Ps. A corollario,  il blog del comitato Gettiamo le basi.

3 pensieri su “STORIE DA NON DIMENTICARE

  1. ricordo che quando feci il militare nel poligono di decimomannu avvistai uno scarafaggio che aveva la foggia di uno scorpione,non contemplato nelle tavole della fauna terrestre,e mi ricordava tanto le numerose notizie di bambini nati con malformazioni incredibili che la maestra ci faceva leggere e troppo spesso venivano associate a vezzi che avrebbero dovuto appartenerci secondo selvaggi stereotipi medioevali stregoneschi.Sarebbe bastato attendere vent’anni per capire che forse la realtà era più semplice di quanto avremmo potuto concepire

  2. Quirra è un po’ una moda, ormai se non se ne parla non si è abbastanza “in”. Lo scrivo con dolore e amarezza, lo scrivevamo ieri con un’amica che ci ha fatto la tesi di laurea proprio su Quirra: giusto l’altro giorno è uscito un “reportage” su RePubica proprio sul Pisq con tanto di linfoma di Opkins (ma Anthony Hopkins?).
    Sta di fatto che, essendo già pochi numericamente, davanti al sit in a Capo Frasca invece poi si finisce per andare in 4 e se si va al di là del Tirreno: “ma dove sta ‘sto Capo Frasca? ma si affittano case per le vacanze?”
    Finisce sempre così, che la storia di Capo Teulada ad esempio non passerà mai fino a quando non diventerà di moda anch’essa, per eventi non dipendenti da noi ma dai media “nazionali” che decidono improvvisamente di far conoscere una storia dalla Sardegna al posto di un’altra. E intanto i tumori in massa ce li becchiamo noi.
    Tu sei stata di recente in Sardegna, qua ci sono comitati ovunque: ogni giorno veniamo attaccati da tutta una serie di speculazioni edilizie, energetiche, ambientali, di cui nel resto d’Italia non c’è notizia.
    Per questo temo (e non sono la sola) che Quirra verrà dimenticata presto. Adesso è una moda da giornali, domani rientrerà nel grande silenzio come tutto il resto.

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