«Terza trave!» ruggì Stillson. «Manderemo nello spa­zio tutto l’inquinamento! Dentro solidi sacchetti impermea­bili. Lo manderemo su Marte, su Giove e sugli anelli di Saturno! Avremo aria pulita, avremo acqua pulita, e le avremo entro sei mesi!»
La folla era al parossismo. Johnny vide nella calca parec­chia gente che quasi soffocava dal ridere, così come stava accadendo a Roger Chatsworth.
«Quarta trave! Avremo tutta la benzina e il petrolio che ci occorrono! Metteremo termine ai giochetti di quegli arabi e useremo le maniere forti! L’inverno prossimo, nel New Hamphire, non ci saranno più vecchi e vecchie ridotti in ghiaccioli, come l’inverno scorso!»
Altro compatto tuono d’applausi. L’inverno precedente una vecchia di Portsmouth era stata trovata morta assidera­ta nel suo appartamento al terzo piano in quanto, evidente­mente, l’azienda del gas le aveva tagliato i tubi per manca­to pagamento delle bollette.
«I muscoli per farlo li abbiamo, amici e concittadini, possiamo farcela. C’è qualcuno qui che ne dubita?»
«No!» fu la ruggente risposta della folla.

La zona morta, Stephen King, 1979