Torno a scrivere di Graziella De Palo, in una forma diversa di cui dirò, dopo L’arrivo di Saturno. Lo faccio perché è la mia ossessione. Non solo per l’amica scomparsa e uccisa a 24 anni, ma per tutto quanto alla sua morte è collegato, e rimane oscuro. Non posso sciogliere nodi, ma narrarli. E’ poco, ma è quello che posso.