In questi ultimi tempi leggo molti libri di autrici (soprattutto autrici) dove la rete di amicizie è una famiglia, conta come tale e forse anche più della famiglia di origine. Perché quegli affetti, scelti e curati, sono non solo affinità ma solidarietà e, sì, cura reciproca. Dovunque veda nascere gruppi o reti, penso che ci sia qualcosa di buono, qualcosa a cui guardare con speranza: anche nel campo dei libri. Come avviene in una nuova iniziativa che si chiama Staffetta.
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C’è un bigliettino, famoso, che Franco Fortini lascia sul banco di uno dei suoi studenti. Quello studente è Angelo Branduardi, e una volta cresciuto metterà in musica alcune poesie di Fortini. Dunque, il bigliettino. Il testo diceva così: “No, non…
In uno dei bar vicino via Asiago, siede ogni mattina un vecchio signore, e quando prendo la strada di quel bar, lo incontro e lo saluto. Il signor Esse, così lo chiameremo per rispettare la sua privacy, è una presenza…
A dire il vero, non basterebbero dieci post per raccontare questi quattro giorni appena trascorsi: il piacere nel condividere con gli studenti della Scuola Holden le storie e il “canone” della letteratura fantastica, la serietà di altri studenti, quelli del…