TORNANDO A CASA

Caldo.
Sto leggendo King Kong girl di Virginie Despentes. Avevo cercato anche
il suo blog, per scoprire che, dopo una serie esasperante di attacchi, è stato
chiuso (qui gli archivi). Comunque,
c’è una frase, nelle prime pagine di questo strano pamphlet (perché parte come
tale, poi piega verso l’autobiografia) da sottolineare: “Ciò che abbiamo
assimilato non è tanto l’idea della nostra inferiorità…è l’idea che la nostra
indipendenza sia nefasta a essersi radicata in noi fino al midollo”. (Despentes
parla, evidentemente, di femminismo). Ci ritorno.

Fretta.
Parecchia. Comunque prometto che entro la settimana accoglierò l’invito di Babsi. Nel frattempo, ancora un
intervento sul libro di Alessandro
Bertante
: è quello di Giuseppe Genna ,
su Carmilla.

Fiera
(del libro). Com’era? Più caotica del solito. Almeno, alla vostra eccetera non
era ancora capitato il concertino di
percussioni che inizia esattamente a metà della presentazione del libro di Chiara Palazzolo, ed esattamente nello
stand accanto. Considerazioni a margine: al famigerato dibattito sull’”identità giovanile” la vostra eccetera esordisce
fornendo qualche dato. Per esempio, quelli, freschissimi, dell’Istat secondo i
quali non soltanto i giovani leggono più degli adulti, ma leggono in misura maggiore se navigano su Internet. L’intervento successivo, di Anna Oliverio Ferraris, cominciava con un anatema contro la rete,
covo di pornografi e causa di superficialità e di fuga dal reale.

Grazie a Gianfranco Bettin, moderatore squisito,
per avermi fatto pat pat sulla spalla.

14 pensieri su “TORNANDO A CASA

  1. L’indagine multiscopo dell’Istat non dice che i giovani “leggono in misura maggiore se navigano su Internet”, ma più semplicemente che i giovani che usano la rete sono forti lettori e “scaricano giornali, news, riviste”.
    Una puntualizzazione al limite del capzioso, ma necessaria. La rete non fa diventare ciechi e pornomani, ma nemmeno colti e saggi.
    Per il resto, pat pat anch’io.

  2. Nulla fa diventare colti e saggi automaticamente, certo: ma esistono strumenti che aiutano. C’era un’ulteriore ricerca, presentata alla Fiera del libro per ragazzi, che confermava il dato, peraltro.
    (grazie del pat pat, ne ho bisogno)

  3. Lipperini, tutta la mia solidarietà nei confronti di chi ancora vede la rete solo come un covo di pornografi, terroristi e pedofili.
    Non sono sempre d’accordo con le sue posizioni, ma sarebbe una noia mortale vivere in un mondo di ‘gente d’accordo’ e, non ci fosse stata la rete, non avrei mai avuto alcuna possibilità di discutere con lei. Complimenti sempre e comunque: anche quando non sono d’accordo.
    Blackjack

  4. Mi fai pensare a quello scritto di Jenkins che hai suggerito tempo fa (Prof Jenkins goes to Washington) in cui il nostro eroe ingaggia una guerra contro il pregiudizio, apparentemente impari ma fondamentale.
    Brava, sei tutti noi 😉

  5. Avverto qualche scricchiolio nella coppia di fatto Evangelisti-Genna. Eh, che ci vuoi fare? Non sempre chi nasce nel 1969 riesce a rapportarsi senza complessi con i sessantottini doc:- )
    P.S. A proposito. Ti aspettiamo venerdì pomeriggio al café au livre di Padova. Puoi venire anche in tuta, se preferisci. Non serve che ti metti in lamè o in veli di poliestere.

  6. Ricordo la mia facoltà universitaria che costrinse all’infarto un docente che ancora si ostinava a propalare un insegnamento apparentemente anarchico e veracemente sessantottino, un luogo senza spazio né tempo in cui io e altri apprendavamo sul serio: Luciano Frasconi.

  7. Mah! le indagini dell’Istat. Che i giovani leggano più degli adulti significa poco, dato che è abbastanza naturale che è un giovane sia animato per natura anagrafica ad avere maggiori curiosità, freschezza ed energia e tempo. Poi queste classificazioni in tipologie anagrafiche, bambini, giovani, adulti, anziani mi sembra culturalmente pregiudiziale sul fatto che il meglio, il futuro, il nuovo vengano dalla categoria dei giovani.
    Infine: cosa leggono?
    Inoltre: cosa del libro rimane, per dirla con kafka.
    E chi sono i giovani dei lucchetti dell’amore (mi scuso per il sacrilegio e l’oscenità a cui mi presto usando la parola amore, a sproposito)?
    Certo che gli strumenti aiutano, ma ce ne sono anche troppi e mal usati.
    Sembra un discorso pessimista, ma non lo è, perché la vita è più saggia di coloro che la vivono.

  8. Ah Lippa dai, nom mi puoi dire che non e’ almeno in parte vero che la rete e’ causa di superficilaita’…tantissimi studenti ormai piu’ che leggersi un libro si leggono il riassunto su internet..ci trovi tutto (quasi)…ci trovi guerra e pace in tre paginette e tutti i saggi di Freud ordinatamente riassunti in 5 sei righe….

  9. Ah Lippa dai, non mi puoi dire che non e’ almeno in parte vero che la rete e’ causa di superficialita’…tantissimi studenti ormai piu’ che leggersi un libro si leggono il riassunto su internet..ci trovi tutto (e niente)…ci trovi guerra e pace in tre paginette e tutti i saggi di Freud ordinatamente riassunti in 5 sei righe….si poi mi puoi dire…ma il mezzo in se’ e’ buono, ma insommma non lo so..anche se non sei macluanesca non puoi negare che per come e’ usato adesso e’ senza dubbio superficiale..e poi scusa se il bello di Internet e’ che tutti ci mettono cio’ che vogliono e tutti hanno accesso ad un ruolo produttivo..in qualche maniera superficialita’ e mediocrita’ sono l’altro lato della medaglia…in qualche maniera certo…poi uno puo’ usarlo in maniera intelligente..ma io vedo un po’ il contrario

  10. …ma è vero che la rete è un covo di pornografi e selfmasturbatori… sempre lì davanti al monitor con gli occhi liquidi e la lingua a penzoloni… Meglio andare fuori e fare vita sana e movimentata! Violentare le donne, picchiare i disabili e poi filmarli col telefonino!

  11. e lo so, lo so, pero’ sai i bigini tutto sommato erano spesso scritti da gente in gamba…c’era un certo controllo, come su ogni pubblicazione cartacea. Comunque per mettere in chiaro..ho il sospetto che da queste parti si pensi che se fai qualche critica ad internet sei automaticamente un dinosauro retrogrado conservatore…magari mi smentite..ciao
    Gof

  12. Scusate se mi intrometto . Non riesco più a trovare un blog (era presentato nella homepage qualche settimana fa) dove avevo fatto un intervento . Si parlava di “fantasie di livello non troppo alto” (e non troppo basso) e cose del genere .
    Qualcuno ne sà qualcosa ? Grazie .

  13. Sono curiosa di leggere la tua opinione, Loredana, se tornerai sul libro della Despentes.
    Io l’ho trovato strordinario;un libro di viscere, di rabbia, tenerezza, coraggio…un libro che leggerò e rileggerò.Potente è dir poco

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