L’avviso è leggibile all’Hotel Holiday di Porto Sant’Elpidio.
Dall’Ansa Marche, San Benedetto del Tronto:
“”I nostri amici terremotati sono graditi ospiti a San Benedetto del Tronto, ma sollecitiamo i sindaci dei Comuni di provenienza a farci conoscere prima possibile i piani di rientro, così da poter dar modo agli alberghi di potersi organizzare in vista della stagione estiva”. Così il sindaco Pasqualino Piunti al termine di una riunione che si è tenuta oggi pomeriggio a San Benedetto del Tronto e alla quale erano stati invitati anche i sindaci dei territori terremotati i cui residenti sono ospitati nelle strutture ricettive. Era presente, però, solo il primo cittadino di Accumoli, Stefano Petrucci che ha comunicato che il rientro dei suoi concittadini avverrà in un lasso di tempo fra il 15 marzo ed il 30 maggio, salvo le famiglie con bambini ai quali verrà data l’opportunità di restare in riva all’Adriatico per terminare l’anno scolastico”.
Qui il video della presentazione di Un viaggio che non promettiamo breve di Wu Ming 1 al Centro Sociale Sisma di Macerata, lo scorso 3 febbraio. Qui l’articolo di Pier Paolo Flammini (“La strategia dell’abbandono è declinata con la stessa strategia del dire che un territorio è perso. Cambia la premessa, qui non si sta dicendo che il territorio è stato talmente tanto aggredito da averlo perso, ma passano discorsi più subdoli. Si dice: Ricostruire lì è un casino. Il terremoto diventa la scusa per far passare il tipo di discorso che altrove vanno usando per realizzare pesanti infrastrutture nel territorio, ma il risultato è lo stesso”).
E’ un gran pasticcio, vero commentarium? Lo è. E, temo, non è finita qui. Era evidente che non poteva durare a lungo la deportazione sulle coste. Ed era evidente che, viste le premesse, le casette non sarebbero arrivate in primavera, nè i container a dicembre 2016. Ma questo scollamento dal reale è qualcosa che non solo stanno pagando amaramente i terremotati: lo pagherà tutto il paese, e molto. Moltissimo.