ALTRE MAIL

Annamaria mi segnala questi articoli sul nuovo programma dedicato alla chirurgia plastica: qui, qui, qui.
Leggete anche i commenti: forse potrebbe apparire evidente che c’è un po’ di lavoro da fare, al di là delle dotte discussioni.
Giovanna, invece, segnala questa – scusate il termine in odor di moralismo – schifezza.

27 pensieri su “ALTRE MAIL

  1. Ho visto ieri il post di Giovanna Cosenza. La sua analisi mi ha colpita perché io proprio non avevo visto niente di ciò che lei mostrava. Per questo mi sembra così importante, anche se forse può apparire fumoso a chi legge dall’esterno, l’esistenza di luoghi dove prendere attrezzi diversi da quelli usati abitualmente. Confesso sono pure rimasta un po’ male, solo un poco, perché alcuni commentatori non hanno preso sul serio la mia incapacità di vedere scambiandola per una provocazione. A fine giornata ho rivisto la pubblicità e, sì è una schifezza ma molto ben mascherata agli occhi dei profani.

  2. io ho pensato mamma mi ha vestito così ma preferirei giocare con i robot di mio fratello!
    a leggere certe riviste ci sono anche tanti uomini magari a qualcuno stimola la fantasia perversa e cosa succede quando un uomo così che ha in testa quell’immagine sessuale incontra una bambina che magari per sbaglio involontariamente gliela può ricordare oppure che succede se quell’uomo incontra una bambina che “delude” le sue aspettative?

  3. non so come sarà il programma “Plastik”, ne, in verità, mi interessa saperlo, ma i promo che da un po di tempo vengono trasmessi su italia 1 mi ricordano da vicino gli interventi dei troll del web, buttati li per scatenare una flame war!Inoltre vengono trasmessi durante i cartoni animati poco prima delle pubblicità del Pasqualone!

  4. Sposto lievemente il focus del post di Loredana, ma credo possa essere utile alla discussione.
    Parlando con una mia amica, madre di una bambina di 10 anni e di un bimbo di 6, mi sono accorta di quanto sia diventato difficile per i genitori acquistare per i propri figli un abbigliamento che non abbia richiami sessuali, o quanto meno di compiacenza e ammmiccamento allo sguardo adulto.
    Le dicevo infatti, che mi meraviglia sempre vedere bimbe di 3-5 anni con le gambette compresse da collant in miniatura, magliette avvitate per enfatizzare le forme (?), spesso con un tripudio di scritte ambigue, pailettes, fiocchi e fiocchetti.
    Mi ha spiegato però che nei negozi c’è un modello unico di abbigliamento, soprattutto per quanto riguarda le bambine, fatto di jeans elasticizzati (sua figlia si è rifiutata di portarli: “Mamma, sono scomodi!!”), minigonne, pantaloni a zampa di elefante e vita bassa (che quindi riproducono una moda adulta), scarpine rialzate per sembrare più alte, e così via.
    Riuscire a trovare un capo di abbigliamento confortevole, dal tessuto adeguato alla vita che fanno i piccoli (quindi traspirante e anallergico considerato che la loro pelle è molto più sensibile della nostra), che possa soddisfare eventualmente anche il buon gusto del genitore, e perchè no, anche dei figli, senza essere sessualmente propositivo, e la cui realizzazione abbia avuto come obiettivo il bambino o la bambina e non un certo sguardo dell’adulto, è un’impresa davvero ardua.
    E credo che il manifesto di Byblos e di tanti altri si collochino proprio all’interno di questa cornice.

  5. Dell’immagine segnalata da Giovanna Cosenza mi colpiscono molto le diverse letture che ne vengono date. Anche io vedo in quella bambina una figura leggermente erotizzata, ma non so se questo dipende dall’aver letto il post di Giovanna. Credo però che l’erotizzazione dei bambini sia un problema reale e, nel dubbio che un’immagine possa avere questa lettura, sarebbe meglio evitare di utilizzarla.

  6. esatto!
    e tutti con lo stesso accento sul problema economico! non ho soldi perchè non ho lavoro ma non chiedo di trovarlo ma di rifarmi le tette che poi magari trovo anche lavoro e comunque sono più bella e più felice anche se la mia condizione sociale non cambia!!
    ma saranno veri? o vogliono farci diventare così?

  7. fortunatamente il naturale antidoto all’uso smodato della chirurgia estetica è simbiotico al problema.Basta per esempio quardare quanto ha dovuto impegnarsi nina moric(ultimo domicilio conosciuto:isola dei famosi) per storpiare quanto la natura le aveva generosamente fornito

  8. quoto Gianni Biondillo, anche se la mia bambina ha 20 anni e si veste come le pare. Vorrei far notare che le gambine della bimba sono apparentemente più magre delle braccia e gli zigomi ricordano quelli di Nina Moric, probabilmente ritoccati con photoshop. aspettiamo il giudizio dello IAP

  9. Scrivo a proposito dei commenti di vari utenti negli articoli di Plastik. Me li sono letti quasi tutti, e potrei statisticamente riassumere che:
    1) il 99% circa sono donne
    2) l’85% circa della donne sono mamme e vorrebbero risolvere difetti fisici post-gravidanza
    3) il restante 15% delle donne chiede nella maggior parte dei casi un aumento o un miglioramento del seno
    Mi sono chiesta allora: ma le mamme di una volta tornavano tutte gnocche come prima della gravidanza? Oppure quel po’ di decadimento fisico non diventava un problema? E perché mai ogni volta che si incontra una neo mamma la prima cosa che le si dice (se è vero) è “cavoli come sei tornata in forma!”? Ma solo questo conta?
    Il gossip ha sdoganato pure le gravidanze dei VIP, con pance sexy prima e fisici da ventenne poi, e così non c’è più pietà neanche per una mamma… Crisi economica, crisi lavorativa, 0 supporto alla famiglia, e mettiamoci pure questo…. ma chi glielo fa fare ad una donna che lavora di diventare mamma? Parecchie se lo chiedono…
    Scusate se non andata fuori topic, ma questi collegamenti mi giravano in testa da un po’.

  10. Vi ricordate nel cartone animato La carica dei 101, la scena di quando Pongo affacciato alla finestra cerca fra le passanti con cane, una possibile e ideale fidanzata sia per lui che per il padrone. Avete visto come i bravi disegnatori hanno fatto rassomigliare le facce delle donne alle rispettive cagnette e viceversa? Ecco con l’aiuto di questo esempio banale, posso dire che la mattina per me a scuola accade lo stesso. Non so se sono troppo incline io ai clichè, ma il paragone estetico madre-figlia nasce troppo spontaneo. Si vestono uguali, Zara o H&M per la mamma giovanile, lo stesso per la piccola. Siamo ai primi calori e già stamattina contavo su 10 bambine 3 sandali con zeppe di sughero, 3 minigonne, 4 leggins di cui uno leopardato, 1 pantaloncino a jeans e 2 pantaloni in cotone (grazie a Dio esistono ancora) e questo in una semplice seconda elementare di una città del nord. A giugno come le vedrò? Anche Pongo guardando le due pin up su due riviste alla fine arriva a pensare che per il padrone ci vuole qualcosa di “normale”. Il problema forse è nei canoni culturali. La pubblicità in oggetto è inquietante ma forse in giro c’è davvero gente che ne rimane attratta, in qualche modo affascinata. forse qualcuno neanche si pone il problema… Link del video andate al minuto 1:13
    http://www.youtube.com/watch?v=fYbgDSenHHE

  11. pubblicita’ segnalata allo iap… la trovo assolutamente oscena….
    @Elisabetta: ho anche io 2 bimbe ed e’ vero che si fa una gran fatica a trovare dei vestiti che siano comodi, pratici e non le facciano sembrare delle mini-prostitute, vestite solo di bianco rosa e paillettes…. spesso ricorro a capi da bambino….. piu’ larghi, piu’ comodi, e con uno spettro di colori piu’ ampio….. ma sta cosa mi fa tanta tristezza…….
    @domusorea: a volte anche io, fuori dalla scuola elementare, faccio fatica a distinguere le mamme dalle figlie….. poi una delle due entra a scuola…..

  12. sono in viaggio e in questi giorni leggo in corsa, ma ho visto ieri il post di Giovanna e oggi leggo questi link…è una lotta continua…ma i commenti al post su Plastic possiamo sperare che siano falsi? ditemi di sì…

  13. A proposito dei commenti sul programma (letti tutti), alla fine ho provato una gran tristezza per persone condizionate in maniera così eclatante dai loro difetti fisici, ma un commento mi ha fatto più rabbia che tristezza: quello della mamma che dice di non portare mai le sue bimbe al mare perché non si piace. E allora spero che siano tutti fake. Perché io, pur piena di difetti, proprio non ci arrivo a capire queste persone. Riguardo a Byblos, quella bimba non mi ricorda nessuna delle bimbe che conosco io, o forse ho il difetto di conoscere bimbe che non posano da ninfette.

  14. Byblos e altri similari sono da boicottare e denunciare, come ben state e stiamo facendo sul web.
    A Elisabetta.
    I vestiti normali si trovano eccome, certo si deve un po’ girare e soprattutto accontentarsi di non vestirli alla moda.
    Decathl—, Du Pareil— Ovies—-(ogni tanto), Petite B—(in saldo), Magnolia.
    Noi abbiamo un maschietto e non vogliamo vestirlo come un mini buttafuori.
    Una piccola precisione sul dopo gravidanza. Eccezion fatta per i “casi estetici” davvero sfortunati.
    Con pazienza, dopo circa 6 mesi, 1 anno, si torna in forma, eccome!
    Non lo si torna, se prima non si è mai fatto sport e soprattutto si ingrassa più di 10/15 chili e si era già in sovrappeso.
    Questo non vuol dire essere sexy, semplicemente tenere alla propria salute.
    Si scambia l’apparire per la sostanza. Un corpo agile e fortificato dall’esercizio sopporta di tutto. E che diciamola la verità, gli esseri umani, nati per correre, sono diventati dei veri mollaccioni.
    Io sono qui a scrivere invece di andare al parco!

  15. @Gianni Biondillo 🙂
    Ci troviamo al parco?
    Sono ancora seduta, le uniche cose che muovo sono le dita, consumerò 2 calorie all’ora.
    Una bella corsa, niente amatriciana dopo, però.
    Buon fine settimana.

  16. Credo che la considerazione fatta da Loredana sia giustissima, a proposito dei commenti sul programma Plastic: c’è molto lavoro da fare. Non tanto per far cambiare idea a queste persone, ma per comprendere quello che sta accadendo. Personalmente è già da qualche anno che sto cercando di comprendere con gli strumenti della filosofia la diffusione della chirurgia estetica e il libro, che ho da poco pubblicato in merito, muove solo i primi passi in questa direzione. Questo programma (ancora non si sa davvero nulla, gira solo una pubblicità poco promettente), come gli altri che lo hanno preceduto, vuole essere il Programma completo: dalla modellizzazione della mente a quella del corpo. Confessione e omologazione in carne ed ossa. La tv non si accontenta più di colonizzare la nostra coscienza, vuole portare l’omologazione a compimento, facendo incontrare società dello spettacolo e biopotere. Vuole portare a termine il Programma.

  17. Sono allibita… Ma neanche un commento “contro”? Donne che appena 2 mesi dalla gravidanza già si disperano per un corpo “devastato”… Ma godetevi la vita anche con un corpo non perfetto!!!

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