Carlo Cassola (1917-1987). Scrittore. Nome da partigiano, Giacomo. Antifascista. Pacifista. Bersaglio del Gruppo 63 (prima, per altri motivi, di Palmiro Togliatti, che lo accusò di diffamare la Resistenza). Nel 1976 pubblica Il gigante cieco, dove scrive dell’importanza di una rivoluzione culturale per evitare l’estinzione dell’umanità (“Io non so se certe persone influenti si siano accorte che stiamo andando verso l’abisso”). L’anno successivo fonda la Lega per il Disarmo. Nel 1978 pubblica “Il superstite”, primo romanzo della “trilogia atomica”. Protagonista un cane, Lucky, unica creatura sopravvissuta al disastro nucleare. Rizzoli rifiuta di pubblicare gli altri due libri: “Ferragosto di morte” esce nel 1980 per i tipi di Ciminiera. Protagonista è il padrone di Lucky, lo scrittore Ferruccio Fila, scampato alla catastrofe ma con solo cinque giorni di vita davanti a sé per l’effetto delle radiazioni. Il romanzo verrà accolto male. Uscirà comunque, nel 1982, il terzo capitolo della trilogia, sempre per Ciminiera: “Il mondo senza nessuno”. La terra è ormai vuota. Solo alberi, vento, mare.
In un passo de “Il gigante cieco” scrive:
“Il sonno della ragione partorisce i mostri, fu detto già in epoca romantica. Noi di mostri abbiamo una conoscenza molto più approfondita di quei nostri antenati. Fascismo, nazismo, stalinismo, la seconda guerra mondiale, i campi di sterminio, per fortuna sono alle nostre spalle; il nazionalismo e il militarismo purtroppo no, così che abbiamo davanti una prospettiva anche più terrificante di quelle passate: una terza guerra mondiale o una catastrofe ecologica che distrugga la vita del pianeta”.
Nota. Mi rendo conto che è sciocco e vanesio da parte mia insistere con il tentativo di riflettere, pesare le parole, cercare di non partecipare alla frenesia virilmente bellica di questi giorni. Dunque, qualcosa di piccolo e spero, se non utile, confortevole: una piccola bibliografia di scrittori e scrittrici pacifisti. Un niente, avrebbe detto Fortini. Come quando cerchi un lemma sul sito della Treccani e ti si apre un pop up con quello della pace. Questo posso, questo faccio.
Grazie. Un ricordo prezioso per me