COMUNICAZIONI DI SERVIZIO

In effetti avrei parecchie cose da raccontare: ma, come capirete domani mattina, queste sono ore febbrili (anche se ricche di entusiasmo, e condivisione, e molto altro).
Ad ogni modo: dal momento che questo spazio, fra non molte ore, servirà ad altro, approfitto ora per dire a tutti coloro che si trovassero domani alle 18 dalle parti della Feltrinelli di piazza Colonna, a Roma, che la sottoscritta sarà felice di vederli (presenta il libro Cristina Comencini). Se poi, venerdì 16, i milanesi passassero, stessa ora, alla Feltrinelli di corso Buenos Aires, sappiano che troveranno sempre la sottoscritta insieme a Helena Janeczek. Ulteriore, e triplice occasione di incontro fra sabato e domenica, a Scrittori in città.
Giuro che sopravvivo.

13 pensieri su “COMUNICAZIONI DI SERVIZIO

  1. invece puoi provare con 8 e mezzo. la armeni sarà sicuramente sensibile all’argomento. un po’ meno ferrara, a cui sta sul cazzo se si parla dei dati di stupro in italia, per es., perché “i maschi sono gente perbene”. la santanché “donna del suo tempo”, così si è definita, concorda con lui. perché lei è una “femminista di destra” e le piacciono i maschi. a parte questo, che potrebbe farci rivoltare il pranzo nelle budella, otto e mezzo sarebbe da tentare come strada.

  2. e poi non è dura per te. comunque sei un nome. e la feltrinelli è un nome. e il tuo libro è un passaggio importante di testimone. io sarei fiduciosa.

  3. non ci posso credere! proprio ieri pomeriggio volevo passare alla feltrinelli per andare a comprare il libro e alla fine, per colpa della pioggia, mi sono accontentata di una libreria più vicina… sob! in compenso sto divorando il libro!
    hasta pronto

  4. il libro è davvero bello ed “istruisce” su un sacco di comportamenti che sono dei veri e propri riflessi condizionati a cui rispondiamo senza nemmeno fare caso.
    ..
    io però sono qui per sfogarmi.
    Sono reduce da una conversazione online in cui il mio interlocutore, anzichè attaccare le mie tesi, senz’altro opinabili, sposta il tiro sul fatto che sono donna. E’ una cosa che mi è già accaduta e che ogni volta mi fa diventare rossa d’indignazione. In realtà non dovrei così stupirmi perchè è normalmente in uso non prendere in considerazione come interlocutore una donna in un contesto in cui ci sono anche altri uomini.. pur tuttavia mi incazzo soprattutto perchè ho modo di verificare continuamente che i miei interlocutori a vario titolo si definiscono: democratici, radicali, di sinistra e così via…

  5. Proprio così: sono proprio quelli di sinistra ad essere più ipocriti, stronzi e maschilisti.
    Dai retta a me, non ti fidare della sinistra, è la parte politica sbagliata, gente che ha una visione del mondo aberrante e assurda.
    Vota a destra! Viva Alleanza Nazionale!

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