DA DOVE COMINCIARE

La rubrica uscita ieri. Buone pratiche.
C’è una radio che vive sul web: una delle tante, d’accordo, ma questa è speciale. Si chiama underadio.it, e ha come sottotitolo “la Web radio under 18 contro le discriminazioni”. Perché questa radio speciale è anche un progetto educativo e lavora con gli studenti contro razzismo e xenofobia. Nata per iniziativa di Save the Children, E.D.I. e Media Aid Onlus, Underadio coinvolge al momento 36 scuole fra Roma, Milano e Torino, ragiona di discriminazione attraverso lo sport (il programma si chiama, in questo caso, Fair-Play), le interviste (Oi dialogoi, cos’altro?), docudrama, audiolibri (proprio audiolibri, con la lettura di racconti e brani di romanzi scelti con studenti e docenti), la risemantizzazione del gergo dei reality, l’adozione di un articolo della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia, il racconto dei quartieri dove i ragazzi vivono, la narrazione di biografie parallele di adulti e adolescenti. Un palinsesto di tutto rispetto, cui si aggiunge, come scrive sul sito Michele Cavicchioli, referente del progetto per Roma, la “mappatura sulle discriminazioni, con la quale stiamo cercando di scoprire i diversi significati che la parola discriminazione assume per i ragazzi nella loro vita quotidiana e i luoghi in cui si manifesta maggiormente”. Underadio.it, per inciso, riceve in questi giorni anche l’omaggio della carta: Emiliano Sbaraglia, che è il responsabile web dell’emittente, insegnante e attivo in “Piccoli maestri”, l’ha raccontata in un libro che si chiama “La scuola è aperta a tutti?” ed esce per Round Robin. Non solo per docenti, non solo per studenti.

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