DUBBI AMLETICI E MUCCHE MATTINIERE

Che mi porto in vacanza?, chiese la titolare davanti alla solita pila di libri, in paziente attesa di essere letti.
Sarà che Piergiorgio Odifreddi mi ha fatto venir voglia con l’articolo di oggi, ma quasi quasi rileggo per la quinta volta Il signore degli anelli.
Sarà che a Banana Yoshimoto sono sempre affezionata, ma il libro che le dedica Giorgio Amitrano mi incuriosisce.
Sarà che circola una brutta aria, ma il vecchio diario delle casalinghe disperate va letto.
Poi ci saranno altri libri. E le bozze da rivedere. E le solite mucche che mi danno la sveglia. E tutto quello che mi aspetta all’amato paesello.
Se non si fosse capito, la vostra eccetera parte. Non sparisce del tutto, ma si prende un po’ di pausa. Voi, naturalmente, state bene e  godetevi  agosto al meglio.
Ci si rilegge.

37 pensieri su “DUBBI AMLETICI E MUCCHE MATTINIERE

  1. ioscimoto ha mi ha stancato, continuo con lansdale, ma leggerò anche le casalinghe disperate A proposito è morta la Strega!!!!

  2. Off topics: qualche mese fa abbiamo lanciato una petizione per la candidatura di Gino Strada al Premio Nobel per la Pace. La petizione ha già superato le 7.500 adesioni, ma vogliamo raggiungere il traguardo, simbolico ma non solo, delle 10.000 firme. Se non siete d’accordo con l’iniziativa, scusateci per il disturbo. Se siete d’accordo, vi chiediamo di promuoverla (e, se lo avete già fatto, di rinfrescarla) sul vostro blog. L’iniziativa può essere firmata sul nostro blog:
    http://www.tafanus.it/
    oppure direttamente sul sito che ospita organizzativamente la petizione stessa:
    http://www.petitiononline.com/ginostra/petition.html
    Grazie per la collaborazione
    Tafanus

  3. Io in vacanza ci sono (già) andato con Harry Potter, Culicchia, Wu Ming e con l’integrale del più grande scrittore italiano vivente. A posteriori, tutte buone letture.

  4. a proposito di vacanze e letture: sono in un bel posto delle marche. ho visto un tg rai (regione) dove si presentava il romanzo daniel il giudeo. mi ricordo di averlo sentito in vibrisse. bé, l’ho rimediato , e posso dire che è formidabile!

  5. Io amo le biografie. Ho letto quella del figli9o di Calabresi. E sto leggendo quella del giovane macellaio veneto ucciso dal terrorista comunista Cesare Battisti. Ricordo che Lipperini ha firmato l’appello che chiede la liberazione di Cesare Battisti.

  6. Io vorrei tanto leggere la biogrfia del figlio di Giuseppe Pinelli, ma non ha fatto in tempo a nascere: suo padre è stato gettato da una finestra da alcuni terroristi che non saperi come definire politicamente

  7. No, non fu gettato dalla finestra ma si suicidò. E se anche fosse la vendetta è da barbari. Questo per amor di verità. Falsificare la Storia è vizio da comunisti…buone vacanze e buone letture. Io non sono benestante e in vacanza non vò, ma ho i libri.

  8. Da qualche tempo, e sotto varie firme, qualcuno posta commenti velenosi sulla sottoscritta e sulla vicenda Battisti. Ricordo che negli archivi di questo blog, e su quelli di Carmilla, è possibile leggere tutta la documentazione relativa alla vicenda. Naturalmente, la medesima non impedirà a persone in preda al malanimo di continuare a essudare i propri rancori da queste parti. Dovrei mettere i commenti in moderazione, mi suggerisce qualche amico. Non lo farò: confidando, come da quattro anni a questa parte, nella capacità dei commentatori di questo blog di discernere coloro che hanno voglia di discutere dai troll. Veri o “dimostrativi” che siano. Sarà un caso che da quando la vostra eccetera ha difeso il commento libero e l’anonimato sui blog, si siano moltiplicati gli insultatori selvaggi? Magari sì. State bene.

  9. Cara Loredana,
    nessun veleno da parte mia, ti seguo da anni e non sai quanto mi dispiaccia non ascoltarti più alla radio.
    Conoscendo le tue idee politiche, è normale esser diffidenti circa i tuoi “Archivi”, mi vengono in mente gli archivi della Stasi.
    Nei tuoi Archivi è possibile leggere tutta la documentazione su Cesare Battisti che ti fa comodo, che ti piace raccontarti. La storia della sinistra italiana è un continuo perpetuarsi di bugie: pensa a cosa scriveva l’Unità del giovane Jan Palac…
    E per il giovane macellaio veneto ucciso da Battisti…nessun brivido alla schiena Loredana?
    Scusami se ti ho offesa, ma è vero che io ricordo con orrore che quando conducevi Fahreneit sentivo il rumore del tuo accendino e le tue ampie e profonde boccate. Veramente fastidiose.
    Scusami ancora ma io non ho i soldi per le vacanze, da quì l’invidia per chi a quest’ora si rilassa. Confermo che hai firmato l’appello che chiede la liberazione del condannato Cesare Battisti. Un volgare assassino comunista, ma giallista. Buone vacanze e buone letture.
    Mi piacerebbe tanto sapere quanto guadagni. Ho sentito che G.A. Stella sta scrivendo un secondo libro sull’altra casta, la casta dei giornalisti.
    Si intitolerà ‘I bramini’,

  10. Per amore di verità: Calabresi mostrò alla stampa la scarpa che dichiarò essere rimasta in mano all’agente Lograno mentre cercava di afferrare il suicidante Pinelli. Purtroppo per lui un fotografo presente in questura, sentendo il tonfo di Pinelli che cadeva rasente al muro (è importante: nel caso di un lancio da suicida non sarebbe caduto rasente al muro, è una banale questone di parallelogrammo delle forze tra la forza di gravità e lo slancio in avanti: in caso di suicidio saebbe caduto distante dal muro) fotografò il corpo appena schiantatosi al suolo con AMBEDUE LE SCARPE AL PIEDE. La verità giudiziaria afferma un malore attivo: foss’anche vero, Calabresi ha mentito due volte, la prima dichiarando di essere nella stanza dalla quale avvenne la defenestrazione, la seconda avallando il resoconto di Lograno, con scarpa e grido “è la fine dell’anarchia”. Così facendo Calabresi ha trasformato una morte “accidentale” in un suicidio, infangando un galantuomo che in questura ci era andato da solo col proprio motorino, ed ha depistato, con la falsa confessione inventata dai suoi agenti, le indagini, avallando una pista anarchica che ha fatto il gioco dei veri stragisti, cioè la cellula padovana di Ordine Nuovo capeggiata da Franco Freda (lo affermano le sentenze definitive, sono pubbliche e scaricabili da Internet). In termini militari il comportamento di Calabresi si chiama fellonia, in termini civili omertà e menzogna.
    Il giovane macellaio veneto, per quanto riteneva la Digos, era stato ucciso da Pietro Mutti, che una volta arrestato ha scaricato, “pentendosi”, su Cesare Battisti i sospetti che gravavano sulla sua testa. Pietro Mutti, senza riscontri oggettivi, è l’unico teste di accusa contro Cesare Battisti (ma all’epoca era sufficiente la parola di un “pentito”, non erano richiesti i riscontri oggetivi, come invece dall’entrata in vigore del nuovo codice Vassalli del 1992). Pietro Mutti ha anche cercato di scaricare su Battisti alcune rapine commesse da suoi amici, ma si è dovuto rimangiare tutto (ammettendolo candidamente) quando i giudici gli hanno contstato che queste rapine erano state commesse quando Battisti era già in carcere: quindi è sicuramente lecito affermare che è un mentitore, anche a prescindere dalla incredibile bufala del capo delle BR Moretti che, a suo dire, sarebbe andato in barca a vela in solitario fino in Palestina (cioè fino alle spiagge israeliane, luogo notoriamente frequentabile senza controlli e sorveglianza) per ricevere un carico di armi direttamente da Arafat.
    Tutto questo non proviene dagli archivi di Lipperatura o di carmilla, ma dagli atti giudiziari che sono pubblici: già che affermi di non avere soldi per le vacanze, approfittane per trovarli e darci una lettura.
    Ma non credo lo farai.
    A risentirci al prossimo nickname, M.

  11. Per Matilde Bonino.
    Mi dispiace per la povera Matilde, visto non ha i soldi per le vacanze, è invidiosa (parole sue) , e vuole sapere quanto guadagnano gli altri.
    usa un pò di più la capoccia, cara, e vedrai che potrai diventare anche tu una “bramina”.

  12. Ohi Matilde, piano o qui ti si porta alla Lubianka, eh… 😀
    Robe da matti… Suggerisco al buon “Quelle sera a Milano faceva caldo” di non starci a perdere troppo tempo. La Nostra non ha l’aria di chi è disponibile a dar vita a una ragionevole disputa dopo essersi letta le carte pubbliche. No, troppo faticoso.
    Temo non si siano colti i tratti di personalità che rimandano al disturbo paranoide secondo la classificazione del DSM-IV. Già me la vedo, al prossimo post dirà di essere finalmente risalita al numero di bambini mangiati dalla bolscevica Loredana nel corso della sua vita di KOMUNISTA(!). Che gente.. 😀

  13. Visto che Matilde chiede, Matilde otterrà.
    La sottoscritta guadagna a malapena il necessario per mantenere i membri del suo nucleo familiare. La sottoscritta è una collaboratrice esterna di Repubblica. La sottoscritta ha acquistato due anni fa una piccolissima casa nelle Marche, dove le medesime sono ancora accessibili anche ai non benestanti (se vuole approfittarne, è la benvenuta). Ha contratto un mutuo ventennale da euro duecento mensili. Passa le vacanze nella medesima casa.
    Per la cronaca, continua a fumare.
    Altro?
    Cordiali saluti

  14. Loredana sei grande! Ti sei abbassata a rispondermi! Mi ritengo in parte soddisfatta. Chiederei del contratto R.A.I. e chiederei dei benefit: i soldi per i libri e le riviste e le mostre d’arte, i teatri, i cinema, i cd musicali, i concerti, etc., come li paghi? Inoltre mi risulta che vi muoviate in Taxi e treni in 1 classe intercity plus. Capirai, io proletaria, da Acqui, spendo 30 euro per vedere il mare di Savona. La tua dolce vita in mezzo a scrittori ed artisti…in pratica sei sempre in vacanza, beata Te!!

  15. 200 euros al mese per vent’anni?!forse in quei contesti l’intermediazione è ancora praticabile.Bene bene.Ma ero passato per chiedere un consiglio di lettura(per un meraviglioso ferragosto in quest’ipogeo).Mondoserpente di Paolo Grugni,potrebbe piacermi(tieni conto che ritengo “uomini e cobra” uno dei film più appropriati,non solo per il titolo,al momento storico che stiamo cercando di attraversare)?

  16. … io invece sono stato fregato!
    in un mercatino dell’usato ho trovato un libro di Philip K. Dick, 6 euro e cinquantanove, mi son detto ” … bene Rinaz l’occasione giusta per fuggire dalle tasche di Piero Chiara! ”
    Dick è un mio eroe personale, e per quanto concerne la mia anima considero CRASH al pari del GIOVANE HOLDEN.
    I 6 euro e cinquantanove li ho dati in cambio per DIES IRAE che dalla retrocopertina prometteva bene… fantascienza catastrofica, religione ed arte sacra! praticamente l’inventario completo del mio delirio quotidiano.
    Bene signori una CACATA simile di libro non mi era mai toccato.
    Matilde Bonino da Acqui il mio cuore sta dalla parte del tuo coraggio.
    Non c’è niente di più vile che la bastonatura collettiva del singolo, anzi peggio della singola… i compagni tanto cavalieri non sono mai stati.
    So che alla ricca borghesia comunista può dare fastidio, ma la libertà, compresa e soprattutto quella d’opinione, NON SI TOCCA.
    rinaz

  17. Appunto. Qui la prima a lanciare strali contro l’altrui libertà d’opinione (a proposito del caso Battisti) è stata la “coraggiosa” Matilde.
    Sveglia, Rinaz.

  18. Ciao Livermore te che leggi st’estate?
    Nei cassonetti della ricca (e rossa) Siena mi è capitato più di una volta di trovare intere librerie buttate. L’ultima mi è toccata due anni fa.
    centinaia di libri per lo più edizioni economiche e grandi classici, c’erano tutti i russi, tutti gli americani, tutti i francesi i tedeschi etc etc … ed ovviamente tutti gli italiani tranne Piero Chiara (GRRR!).
    Ho riempito il cassone dell’autofurgone ed anche tutto l’interno della macchina calando di volta in volta mio figlio Amerigo nel grande cesto di rete metallica per estrarre i volumi, solo quando nella macchina c’era spazio solo per il guidatore ed il passeggero siamo ripartiti.
    A casa o riempito tante cassette ciquita divise per autori e le ho stipate in cantina.
    Da due anni scendo in cantina, scelgo i libri, leggo e riarchivio nelle librerie di casa. Così per esempio due anni orsono mi sono beato alla lettura di tutta Colette. L’anno scorso mi sono riletto tutto Steimbeck, quest’inverno mi sono annoiato con quel ribosciato di Moravia.
    Te Livermore frughi nei cassonetti alla ricerca della cultura?
    MATILDE BONINO:
    Livermore non si toccano le bimbe.
    Neanche le donne dei nemici, soprattutto quelli sconfitti.
    Mai.
    Posso riaddormentarmi?
    Rinaz

  19. Uhi Rinaz, non più (frugare nei cassonetti in cerca di cultura, intendo), ma confesso di averlo fatto eh, da studente, con un amico che sosteneva di conoscere bene la mappa culturale della città. Balle. Al massimo si trovava qualche pornazzo. Dopo esserci spaccati la schiena dodici ore per una paga (in nero, da un datore di lavoro allora craxiano e oggi, a quanto mi si dice, ardente sostenitore di F.I.) che manco ci pagavi l’affitto, non rimanevano energie se non per una-due ore di buona lettura. Ma niente. Solo riviste porno e, se ti andava bene, roba tipo “Gente”, “Oggi”, “Famiglia Cristiana”. Ma ciò potrebbe spiegarsi col fatto che – al contrario di te, che rovistavi nei cassonetti della ricca (e “rossa” [Poi se ti va ci spieghi anche tu la tua bella ossessione]) Siena –, io sono cresciuto in una zona depressa del meridione, dove i libri sono un lusso da potersi concedere massimo a natale. Ripensandoci, a dire il vero una volta vi trovai un’edizione della “Storia della Resistenza italiana” di R. Battaglia (Einaudi 1953) in buonissime condizioni. Un vero colpo di culo.
    Quanto a Matilde, se una donna dà segni di disturbo paranoide della personalità, io non faccio il damerino dedicando il Cantico dei cantici alla pastorella angelicata, o canzoni alla Jaufré Rudel, ma le dico ciò che penso, ossia di riguardarsi. Per il suo bene eh, mica per altro; sai come siamo fatti noi marxisti-leninisti, vero?, sennò si tratterebbe di ipocrisia terribilmente contorivoluzionaria.
    Dormi pure, Rinaz. Sogni d’oro…

  20. Mister Livermore
    che piacere trovare nella casella della posta una sua missiva nel pungente mattino del Chiantishire.
    Ieri, 8 agosto, era il mio compleanno. Non mi hanno regalato nessun libro, eppure dal profondo della mia depressione sono stato raggiunto da tanti sms e mail di amici librofagi che si ostinano ad essere tali.
    L’otto dell’otto dell’ottantotto era stato un altro compleanno, a Managua dove lavoravo con figlia di 3 anni e moglie incinta sia era agli sgoccioli dell’esperienza Sandinista, si organizzò una grande festa… alla “tienda diplomatica” noi stranieri (più di centomila cooperanti) trovavamo di tutto, financo l’acqua Perrier e lo Champagne, i nicaraguegni non potevano neanche entrare.
    Andai a chiedere conto ai compagni “… Rinaz tu vivi nel barrio e mangi quello che mangiamo noi (fagioli e riso ndr), ma al ricco comunista che viene a costruire la centrale idroelettrica io devo potergli dare l’acqua minerale…”
    Quella sera quanti libri arrivarono! su tutti le belle liriche di padre Ernesto Cardenal scomunicato ad interim da Giovanni Paolo II, papa osannato da voi comunisti… almeno mi sembra.
    Mister Livermore cominciavo a non crederci più, mi ostinavo a vivere con le povera gente e rifiutavo la felice nomenclatura delle associazioni internazionali, facevo la borsa nera tutti i giorni (barattavo dollari al Mercato Oriental di Managua) per dar da mangiare igienicamente parlando a mia figlia e mantenere tre grandi famiglie che vivevano nel barrio piu povero.
    Le poesie di padre Cardenal consolavano la mia povera anima ma l’embargo americano ci aveva portato alla fame.
    La domenica andavamo a messa con la vecchia abuela dona Rita alla chiesa di don Roberto e mi sembrava che questa povera gente aveva bisogno di sperare oltrechè di mangiare.
    Eppure i piccoli Sandinisti resistevano, c’era in loro qualcosa che mi sembra di vedere nella piccola Matilde Bonino di Acqui, che viene qui, nella tana del lupo, per dire a viso aperto al padrone di casa che se si firma per un assassino anche se è uno scrittore di sinistra, ci si prende le proprie responsabilità morali, perchè assassino rimane.
    L’anno dopo nella piccola casa del Chianti, ascoltavo i pianti notturni del piccolo Ernesto, la televisione mi fece vedere i miei vecchi amici dell’Elfo ritirare l’oscar a Hollywood e la Violetta Chamorro prendere il posto di Daniel Hortega… ma io era già in un altra vita, una vita dove i comunisti in giacca e cravatta avevano banche, supermercati, scuole ed ospedali godendo di tali privilegi da poter insegnare nelle università senza neanche essere laureati.
    Mister Livermore, con affetto, se non ha ancora scelto le letture estive le consiglio Solzenicyn, Aleksandr Isaevic (Arcipelago Gulag).
    I comunisti ammazzano i macellai e si fregano banche intere, ma non hanno perso il caro vizio di definire “…disturbo paranoide della personalità…” il dissenso fiero ed orgoglioso di una donna sola di Acqui Terme.
    con stima
    suo Rinaz
    (compagnero EL GORDITO)

  21. Ecco, appunto, caro Mr. Rinaz, che sia l’essere ‘donna sola’, forse troppo sola, a provocare una tale acrimonia verso chi ha dimostrato – ammetterà – un coraggio altrettanto fiero e dignitoso nel dichiararsi al fianco di un peccatore, tirandosi addosso le morbose attenzioni dei soliti livorosi mitomani schiumanti bava acida – e tale si mostra la nostra Matilde quando, anziché entrare nel merito della faccenda, chiedendo al limite all’interessata le ragioni della sua presa di posizione, per poi discuterle insieme con equilibrio, sembra essere più interessata ai guadagni e agli averi del suo interlocutore. Deformazioni e figure tipiche del Vostro pensare-per-nemici: entrare in quella che per Voi è “la tana del lupo” (l’ha scritto Lei poc’anzi, ricorda?), evitare qualunque pertinente riferimento alla realtà e investire gli avversari (i terribili komunisti!) con violenza verbale e genericità di concetti. Non ci siamo, Mr. Rinaz.
    Quanto alla prima parte del suo discorso, cos’è, la solita solfa del comunista disilluso? Perché detto fra noi, Mr. Rinaz, ne avrei i maroni pieni. Ci ricattavate ieri in nome del proletariato e ci ricattate oggi in nome dell’anticomunismo viscerale. Lungi da voi, ovviamente, l’idea che sia possibile leggere (e amare) Solzenicyn (che fu recensito per la prima volta in Italia da “L’Unità”, ed espressamente raccomandato all’epoca da Franco Fortini, così, en passant) e allo stesso tempo pensare a tecniche pianificabili di convivenza capaci di superare l’insostenibilità di un sistema fondato sulla massimizzazione del profitto individuale e l’apartheid sociale qual è la forma di capitalismo attuale.
    Non va, Mr. Rinaz; Licht, mehr Licht…
    Ma se vuole può continuare a dormire.
    Con stima
    Suo F.L. Livermore

  22. Rinaz, non mi pare di essere un lupo. Mi pare, semmai, di essere la persona a cui ci si è rivolti chiedendole conto dei propri guadagni e dei propri presunti privilegi. Vuole anche lei copia della mia dichiarazione dei redditi, per caso?
    Quel che accade è molto semplice. Il commento della povera cara Matilde è identico a quello lasciato negli ultimi mesi su altri blog con altre firme, sempre sul caso Battisti. Si approfitta dell’estate per sbavare veleno qua e là, tanto si trova sempre qualcuno pronto ad ululare “dalli al giornalista” o qualcosa del genere. Banale, non trova?
    Comunque. Visto che fino a prova contraria questo blog reca la firma della titolare, pregherei vivamente lei, Matilde e altri favolosi nickname della stessa persona di rimanere in topic.
    Molte grazie

  23. Gentile Lipperini
    mi sarebbe piaciuto tanto sapere cosa continuerà a leggere questa estate.
    Così … per avere dei consigli, la mia speranza era incrociare qualche bel titolo da rintracciare nella mia biblioteca in cantina.
    Frequento il suo blog perchè parla di letteratura, e non le nascondo che per me è la prima volta in un “blog”, se ne sente tanto parlare di questi “blog” ed ho scelto proprio il suo per capire, mi sembrava un posto intellettualmente colto e tollerante, il posto giusto per essere accettato sensa nessuna prerogativa ed appartenenza.
    Signora Lipperini non mi interessa la sua vita personale, ne tantomeno la sua denuncia dei redditti, le chiedo scusa per l’uso della metafora ” …la tana del lupo… “.
    Non mi interessa neanche che abbia firmato per un assassino.
    Ne mi interessa fare una polemica con Lei, e mi è costato scrivere questa risposta.
    Per contro la sua preghiera nei miei confronti di attenermi al tema della discussione è per me e la mia dignità un monito arrogante, ingiusto ed ovviamente inaccettabile, mi auguro Lei si renda conto di aver sbagliato nei miei confronti, io non so chi sia Matilde Bonino da Acqui Terme ma ho conosciuto voi mentre la bastonavate in coro ed all’unisono, mentre io cercavo di parlare di Piero Chiara e Moebius.
    Inoltre resto della ferma opinione: Lei ha tutto il diritto di firmare per un assassino passato in giudizio, non la giudico ed in generale, per quanto mi concerne, considero il giudizio una pratica vietata agli uomini.
    Ma se vuole fare un blog pubblico deve accettare che qualcuno le chieda conto della sue scelte.
    Se invece cerca un altare privato dove esser adorata dal suo gregge personale, allora non mi resta che fare “il Baglioni ” e cavarmi da c…
    Non le nascondo, signora Lipperini, una certa delusione ma non le porterò alcun rancore.
    Mi dia solo il tempo e lo spazio di rispondere al simpatico e granitico Mister Livermore custode severo del suo tempio.
    Loredana addio? un po mi dispiace
    dott Rinaldo Maria Chiesa
    detto Rinaz
    Gaiole in Chianti

  24. Per chiarire la mia posizione, Mr. Rinaz, Lei non conosce Matilde Bonino da Acqui Terme esattamente come io non conosco Loredana Lipperini, ed è tanto se in questo blog avrò scritto dieci interventi, compresi quelli a Lei indirizzati. Come Lei sono qui di passaggio per parlare di libri e letteratura, e proprio per questo mi sono sentito in dovere di intervenire dopo aver letto un intervento che con la letteratura aveva poco a che fare. Forse perché il tanto vituperato appello a suo tempo lo condivisi anch’io, e mi sono identificato con chi veniva violentemente attaccata nell’esercizio della sua libertà di giudizio, cosa capitata anche al sottoscritto di frequente e per lo stesso motivo (salvo che in genere a me vengono chieste civilmente le ragioni della scelta, senza sputarmi addosso veleno).
    Per il resto, Mr.Rinaz, nessun rancore, ricambio la simpatia e chissà, dal momento che talora mi capita di passare nei pressi dei luoghi meravigliosi da cui scrive, magari si potrebbe continuare a discutere allegramente della cosa davanti a un buon bicchiere di Chianti classico.

  25. Mister Livermore
    si consideri invitato e sarà per me un onore riceverla.
    Se viene in moto poi è il massimo, a proposito di ossessioni!
    Comunque non dimentichi che la redenzione è un diritto di chiunque.
    Se desidera continuare ad epistolare (mi raccomando ho scritto “EPISTOLARE” no “pistolettate” come al macellaio) di OT e letteratura i miei indirizzi li trova nel mio sito di lavoro.
    Un grazie a tutti per avermi sopportato.
    Rinaz
    PS in Nicaragua c’ero andato nel 1988 per fare un “favore” all’allora console di Milano, Zunida Perez Bergman, in cambio lui mi diede una casa e la possibilità di trovare un lavoro, ci arrivai con un volo Iberia (no Aeroflot) ed un biglietto emesso dalla segreteria del povero Raul Gardini, non passai nessun guaio ma qualche domanda le associazioni me la fecero e qualche risposta l’ho dovuta dare.
    La febbre del comunismo mi era già passata da un pezzo…
    …approposito Livermore lo sai che un bel bicchiere di Sangiovese sui 13,5 / 14 gradi aiuta ad abbassare la febbre? vieni a trovare lo zio Rinaz!

  26. Rinaz, posto che il Sangiovese piace anche a me. Forse lei/tu frequenta poco i blog: ma sappia, tanto per, che invitare chi commenta a rispettare il tema della discussione non è arroganza. E’ invito alla civiltà e alla buona educazione. In questo blog non ho mai preteso, nonostante qualcuno insista nel ripeterlo in questi giorni, che qualcuno sia d’accordo con la sottoscritta. Lei non mi conosce abbastanza, per sua ammissione, da sapere che del consenso non me ne può fregare di meno, come si dice dalle mie parti. Mi interessa, però, che un topic sui libri non si trasformi in una lapidazione di Cesare Battisti e di coloro che hanno firmato l’appello in suo favore. Se è chiedere troppo, mi dispiace molto. A me sembra normale, ma forse noi lupi/giornalisti/bramini/amici di assassini/ siamo fatti strani.

  27. @ Rinaz
    Permettimi di precisare. Essendo uno dei firmatari dell’appello in favore di Cesare Battisti, e uno degli autori del libro collettivo in sua difesa, mi sento chiamato in causa dalla se-dicente MB da Acqui. La quale, in una serie di post, afferma che i firmatari dell’appello difendono il volgare assassino comunista Cesare Battisti perché (si insinua) è un giallista, e ci aggiunge: voi arricchiti.
    Ora: chi ha firmato quell’appello NON ritiene che Battisti sia un assassino, ossia non sta sostenendo la liberazione di un assassino, ma di una vittima di un procedimento giudiziario. Potremmo anche sbagliarci, per carità: ma se permetti dal punto di vista dell’intento morale fa una bella differenza. Similmente, non difendiamo Battisti perché “giallista” o intellettuale, lo difendiamo per ragioni che hanno a che fare con le storture giudiziarie degli anni Ottanta: quindi lo avremmo difeso anche se analfabeta o proprietario di uno zucherificio. Quanto alle nostre ricchezze, noi borghesi comunisti, io personalmente non sono né l’uno né l’altro. Lo statino del mio stipendio mi conferma che, mentre firmavo l’appello, il mio reddito mensile (marzo 2004) non raggiungeva i 1000 euro.
    A parte questo, tutta la mia stima per chi va a ravanare alla ricerca di libri nel pattume: una volta io trovai un’intero scatolone di prime bozze fascicolate nel cssonetto sotto la sede del Mulino di Bologna, che mi sono rilegato a mano con un telaio costruito da me.

  28. Una modesta proposta: Signora Lipperini, tornando a bomba su una possibilità da suoi amici ventilata e da lei accantonata, sono sempre più convinto che i messaggi ai post vadano filtrati. Infatti in un’analisi costi-benefici, è più alto il sacrificio che costa ai suo iseri lettori leggere interminabili diatribe tra anonimi egoici, rispetto a quello che costi a lei sacrificare un po’ la libertà di espressione. I biliosi, purtroppo, non sono tutti come Céline o Montherlant. Perfino la nostra Costituzione prevede dei limiti alla libertà di parola. Suo, dev.mo BD.

  29. Cara Loredana,
    Ciao 🙂 Buone vacanze a Te e a Tutte e Tutti.
    Anch’ io fuggo in posti ameni, con borsene di Libri, la mia Vita da Salgari in poi è fatta di Libri (come in Scoprendo Forrester, con un emozionante Sean Connery), potrei aggiungere al tuo elenco la ristampa di Le piccole vacanze di Alberto Arbasino ristanpato da Adelphi…
    Ti abbraccio forte
    davide fent
    http://bloomsbury.blog.kataweb.it/
    Ps nonostante intervengo poco, leggo sempre, e nonostante qualche “pungolatura” passata non è che non ci sia la Stima, anzi…
    🙂 🙂 🙂

  30. Cara Loredana, la pubblicità occulta alle multinazionali U.S.A. del tabacco. Quante condanne per la R.A.I.!!!! Muratti, Marlboro…Tu cosa fumavi qundo conducevi Fahreneith? Forza Loredana, vuota il sacco….il tuo continuo, ossessivo accendere e aspirare profondamente mentre magari qualche giovane ti ascoltava….ca nissciuno è fesso Loredana..la verità….

  31. Il più bel romanzo che ho letto questa estate è “Il sorcio” di Andrea Carraro, un libro forte, con una trama avvincente e un finale inaspettato che lascia senza fiato. Perché cara Loredana non lo legge e non ne parla in questo suo bellissimo sito letterario? Comunque la saluto con tutta la stima possibile. Altiero

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