E GIANNI, RITORNATO DA LONDRA, TROVO' LA PECORA ELETTRICA IN FIAMME

Volevo parlarvi del Fill. Volevo raccontarvi di come sia possibile radunare una comunità attorno alla letteratura italiana a Londra, ma senza farne un ghetto, bensì intrecciando mondi, voci, narrazioni, senza tener conto di chi è tradotto e chi no, uscendo dalla logica della novità editoriale ma mettendo insieme assonanze possibili e infine creandole, quelle assonanze. Volevo raccontarvi di quanto è stato bello, giusto, ricco di prospettive, di energia, di possibilità prendervi parte. Volevo auspicare qualcosa di simile nell’intelligenza e nella bellezza. Volevo dirvi di Londra, di quanto trasmetta nonostante tutto, nonostante la Brexit, l’idea di una possibilità sempre realizzabile.
Invece vi parlo della Pecora elettrica, la libreria di Centocelle che è stata ed è, maledizione, un presidio di quartiere e non solo. E’ stata incendiata il 25 aprile, in tanti abbiamo mandato un contributo perché riaprisse e infatti doveva riaprire domani. Doveva, perché stanotte hanno nuovamente appiccato le fiamme. Al momento in cui scrivo, non so ancora quanti sono i danni e cosa, soprattutto, potremo fare per aiutare. Valga però una considerazione: è inutile discettare di letteratura, via social soprattutto, o anche sui quotidiani, sentendosi al centro del mondo, quando non si pronuncia una parola sui luoghi che la letteratura e la cultura diffondono. Vedete un po’.

2 pensieri su “E GIANNI, RITORNATO DA LONDRA, TROVO' LA PECORA ELETTRICA IN FIAMME

  1. Sono d’accordo.
    Un suggerimento:
    a) cerchiamo di evitare di comprare cultura in luoghi anonimi come il supermercato;
    b) misuriamo l’azione della politica da quanto promuove la creazione e il mantenimento di luoghi pubblici e privati di promozione culturale
    c) quando pensiamo ad un regalo (soprattutto per le categorie più ricettive, come i bambini) regaliamo un libro
    d) evitiamo di politicizzare le librerie: il rogo non è grave perché la libreria colpita è “antifascista”, ma perché è una libreria: ciò detto, le librerie sono antifasciste per definizione
    Un saluto

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