ESTER CHE SCRIVE DEL FASCISMO DA UNA CASA DI RIPOSO

Io non la conosco, e lei conosce me, dunque mi scrive una lettera che rischia di smarrirsi fra le centinaia che arrivano in redazione e segnalano libri, libri, libri. La sua è preziosa. Lei è Ester, è in una casa di riposo nel Nord Italia, detta la lettera a un’amica cara che è con lei. Credo che oggi, proprio oggi, dovreste leggerla anche voi: ho solo tolto alcuni riferimenti personali, ho lasciato la storia. Buon 25 aprile.
Cara Loredana,  ormai 5 mesi fa ti avevo promesso la mia testimonianza sulla mia infanzia e adolescenza sotto il fascismo e fino alla Liberazione. (…)
A quel tempo i bambini dalla prima elementare erano divisi dalle bambine: i primi frequentavano le scuole comunali e noi femmine facevamo le scuole dalle suore. Anche l’oratorio era così suddiviso tra maschi e femmine. Pure in chiesa gli uomini avevano un reparto privato vicino all’altare: il coro maschile era dietro l’altare quello femminile distava oltre 50 metri da quello maschile. La navata centro era occupata solo da femmine.
I comitati civici non hanno dovuto studiare molto per la propaganda: hanno proseguito quella del fascismo. Quanto al Vaticano, ha istituito la scomunica con la paura dell’inferno!!Tra il fine maggio e i primi di giugno i 3 giorni feriali antecedenti alla ascensione si faceva una processione solenne con baldacchino con preti e diaconi alle finestre, drappi e coperte con fiori (finti), tutto il popolo vestito a festa i bimbi diviso in 2 file, maschi e femmine e tutto il paese in processione per implorare pioggia. La cerimonia durava oltre le 2 ore rubate al lavoro!!!!!
Mia nonna era andata a confessarsi come ogni settimana e il parroco che la conosceva bene le chiese per chi aveva votato e lei oppose un diniego e lui le negò l’assoluzione e lei rispose se la tenga. Vuoi che in un contesto simile non sia stato facile ottenere voti? IL FASCISMO CI AVEVA CONVINTO CHE I BOSCEVICHI non facevano altro che smorzare preti a centinaia  e le chiese erano profanate dalle peccatrici (gli uomini non peccano? ).
Mi urge un’idea! Dovremmo lanciare un bando nelle scuole valido per gli studenti dalla terza elementare fino agli universitari. Chiedete ai nonni quali conseguenze ha subito la nostra famiglia in seguito alle imprese del regime fascista dal 1935 al 1945: guerra d’ Africa intervento contro la Repubblica spagnola in aiuto al falangista Franco leggi razziali guerra alla Francia Inghilterra Usa Urss Albania Balcani Grecia… penso che ogni famiglia abbia avuto un morto o un disperso o un invalido. Per esempio durante la guerra in Africa furono fatti prigionieri dei soldati italiani che furono mandati in India per il loro periodo di prigionia, erano trattati abbastanza bene, godevano di una certa libertà ma ritornarono dopo 2 anni nella fine delle ostilità. ..I nonni si sentiranno gratificati perché loro avrebbero tante cose da raccontare ma non sanno da dove cominciare,  le nonne poi custodiranno gelosamente documenti come lettere cartoline attestati ecc. E saranno ben lieti di mostrarli:  i piccoli potranno essere stimolati allo studio della geografia e della storia mentre gli adulti, speriamo nella ricerca e nel approfondimento.
In Spagna i battaglioni furono imbarcati, credettero di andare a lavorare in Spagna: all’arrivo ricevettero un fucile con l’ordine di combattere  Per le leggi razziali sono tornati in pochi. In Francia combattimenti alla frontiere, in Inghilterra e Usa in vari fronti,  in Urss quanti ne abbiamo persi congelati durante la ritirata in Italia, sotto i bombardamenti tanti sono crollati insieme alla casa. Un fratellino aveva fame, la mamma non aveva latte perché anche lei era affamata. Il fratellino non ha vissuto gli sfollati, prigionieri politici , impiccati seviziati torturati ribelli ecc. In Grecia ricordiamo Cefalonia …Penso che sia l’unico modo per interessare i ragazzi alla nostra storia nel vivo nel vissuto in questo modo ne trarranno beneficio gli uni e gli altri instaurando un rapporto nuovo.
Spero che non me ne vorrai per il tempo perso scusami ti prego di estendere i miei ringraziamenti a tutta radio 3 la mia mancata università. Un abbraccio Ester”

Un pensiero su “ESTER CHE SCRIVE DEL FASCISMO DA UNA CASA DI RIPOSO

  1. Un gazie affettuoso a Ester per questi preziosi ricordi , e una riflessione doverosa , se non ci fossero donne coraggiose come quelle raccontate da Ester , il 25 Aprile forse non sarebbe avvenuto con tanto amore e orgoglio !

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