HOW TO

Le dichiarazioni delle donne a Striscia sono state ottenute in questo modo.
Ho appena sentito via telefono Geppi Cucciari, una delle intervistate di oggi. Le si è presentata una donna con la parrucca, che si è spacciata per una giornalista di “Lei, canale tematico”. Le ha mostrato la fotografia di una pubblicità per un divano, chiedendole  “Che ne pensi?”. E Geppi: “deprecabile”. Poi le ha chiesto cosa pensa degli uomini che legano le donne per avere un rapporto sessuale. Il resto della dichiarazione di Geppi (intuibile) , così come si può vedere nei servizi di ieri e oggi, viene utilizzata “contro Repubblica”.
Capito come si fa?

227 pensieri su “HOW TO

  1. Bene, grazie.
    Mi sembra di notare una certa tendenza a creare il solito polverone, della serie: ah, avete detto che io ho fatto questo e questo? E io vi dimostro che non sono il solo… Anche gli altri fanno come me! (Ovviamente Striscia va molto oltre: praticamente secondo la sua autodifesa protegge le pari opportunità ecc. ecc.)
    Possiamo avere diritto di critica, semplicemente?
    Esiste qualcuno da qualche parte che prima o poi si prenda la responsabilità di qualcosa e dica: Si ho sbagliato?!

  2. è vero che i troll stanno portando via spazio e tempo alla discussione in questo blog bellissimo, eppure è “preziosissimo” il loro contributo, dimostra a che livelli stanno arrivando: davvero nessuna nostra discussione pacata e ragionevole sarebbe riuscita a dimostrare con tanta chiarezza con chi tocca avere a che fare.
    Loredana grazie – anche per la pazienza che stai dimostrando.

  3. Strilla, sei un tantino ripetitiva. Abbiamo capito il tuo punto.
    >>>>1) Striscia non “monta” nulla ma mette in onda solo cose perfettamente verificate;
    Devi ammettere che questo suona come un tuo personalissimo atto di fede, non come una argomentazione. Soprattutto se come giuri non lavori per Striscia.

  4. Mi viene in mente un solo commento di fronte a questo infinito squallore.
    Non abbiamo capito.
    Mi prende più lo sconforto a leggere l’indignazione o lo stupore di alcune/i che le miserabili argomentazioni dei troll-mediaset. Ma come può Striscia fare una roba del genere? Ma allora il codice deontologico…? Ma allora tutte le denunce…?
    Ma dico, siamo matti?
    Striscia continua a fare quello che fa da sempre. Con i suoi strumenti.
    La Lotta di Classe.
    Quella che i padroni, instancabili, non hanno mai smesso di fare mentre ci raccontavano la storia della fine delle ideologie.
    Forse non ce ne siamo accorti finora perchè la congiuntura permetteva di tenere il guinzaglio un po’ più lungo, ma ora che l’aria è pesante e si giunge al nocciolo, ecco la faccia feroce e il guinzaglio a strozzo.
    Questi qui sanno cosa difendono. Sanno cosa hanno da perdere.
    Non andranno via con un ‘si accomodi’, e nemmeno con un sondaggio.
    Forse non basterà neanche il voto, se e quando si voterà.
    Lotta di Classe.
    E’ per questo che sono così ossessionati dai comunisti, ne parlano così tanto e vanno così d’accordo con Putin. Praticano, indefessi, la Lotta di Classe.
    Chi pensa che dietro questa merda ci sia il regolamento di conti mafioso con Repubblica per me sbaglia di grosso.
    L’obiettivo sono le donne. E’ il 13 Febbraio.
    Quella roba lì sì che fa paura. Altro che Repubblica.
    Loro lo sanno meglio di noi. Molto meglio. E’ questo il guaio.
    L.

  5. Diciamo che in quanto a dar foato alle bocche siete bavisimi. Ma di sostanza ZERO, risultati ZERO, obiettivi… Ahhahahahhaha.
    Mi sa che l’unico atto di fede, qui, lo fa chi crede assolutamente senza alcun dubbio ciò che è stato riferito circa la Cucciari (oltretutto una su non so quante).
    Striscia la notizia svolge un servizio sacrosanto, se per voi questa è lotta di classe… speriamo che prevalga la classe di chi ragione e chiede sempre il perché delle cose e non chi costruisce polemiche sul “sentiro dire”.
    Se poi il massimo concetto che sapete esprimere è: TROLL, allora ho capito che oltre non potrete mai andare.

  6. Mi sembra che qui si sia uscito fuori tema: il problema non é il sessismo de La Repubblica, ma la manipolazione in mala fede delle notizie fatta per servire il padrone. E poi sono quelli di sinistra i faziosi..Triste davvero

  7. @Luca, secondo me hai ragione sul fatto che l’obiettivo sono le donne. Mi è sempre sembrato strano che questo scontro non fosse già avvenuto, che l’attacco alla Zanardo tardasse tanto e che solo dopo o al ridosso del 13 febbraio si siano scatenati tutti e che tutti i garantiti del sessismo abbiano centrato il bersaglio più esposto.
    C’è un difetto logico in questo attacco ed è costituito da fatto che Zanardo se la prende con la televisione, tutta, non solo mediaset e che questi rispondono al livello di un giornale e della sola pubblicità. Strano regolamento dei conti, no? Qual è il filo conduttore in tutto questo? Far soldi con i corpi delle donne e incrementare potere su quelli, attraverso l’uso delle donne, non soltanto dei loro corpi.

  8. D’accordissimo anche io con Luca. Repubblica è un omaggio al padrone, ho visto che anche nell’attacco a newsweek si difendevano due piccioni con una fava, berlusconi e striscia.
    Lorella Zanardo ha messo il dito nella piaga, le donne in piazza sono state una ventata di cambiamento e lo sono ancora, dunque è dalle donne che stanno cercando di difendersi. E come? screditando altre donne. A me fa specie però che la Hunzinker che è una che aveva anche aperto un centro contro la violenza sulle donne con la bongiorno e poi si presta a queste operazioni.

  9. Finché non si domostra chiaramente (e con notizie di prima mano) che Striscia “manipola” i servizi, credo che i faziosi sono altri!

  10. Scusa… cos’hanno fatto le donne? Una ventata di cambiamento? Ma non è che vivete in un mondo tutto vostro per caso e vedete altri programmi?

  11. Vediamo se ho capito, Ricci vuole dimostrare che “così fan tutti” per usare poi l’ argomento a sua discarico.
    Ci sono allora due questioni distinte: 1. si tratta di un argomento che funziona? 2. si tratta di un argomento che ha dimostrato?
    1. Secondo me è un buon argomento.
    2. Ricci si serve di una beffa, è il suo mestiere. Il “così fan tutti” sembra abbastanza dimostrato.
    Il Ricci sarebbe tacciabile di disonestà qualora l’ intento fosse quello di mostrare una manifestazione contro “Repubblica/espresso”. Ma secondo me quella è solo un’ iperbole per sostenere il fatidico “così fan tutti”. E se lo fa Repubblica, “così fan proprio tutti”.

  12. Nelle caselle di posta delle singole giornaliste sta arrivando questo
    DOMANDA RIVOLTA A TUTTE LE GIORNALISTE DEL GRUPPO MONDADORI,
    L’ESPRESSO, RCS E CONDÉ NAST
    DOCUMENTARIO “IL CORPO DELLE DONNE 2”
    http://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/videoextra.shtml?12761
    DIGNITÀ DELLE DONNE. DOPO LA PROTESTA LA PROPOSTA:
    È DISPOSTA A METTERE LA SUA FACCIA NELLA BATTAGLIA PER CAMBIARE L’UTILIZZO CHE ANCHE IL SUO GIORNALE FA DEL CORPO DELLE DONNE?
    o SÌ
    o NO
    È possibile votare fino alle ore 20.00 dell’8 marzo 2011, festa della donna.
    *LA MANCATA RISPOSTA VERRÀ VALULATA COME UN NO.
    Sic.
    La firma è del team dell’ufficio stampa di Striscia.

  13. Mrco bravissimo, due notizie fresche fresche eh! Una in cui si dice che una querela è stata archiviata, un’altra – che tratta di tutt’altri alrgomenti – in cui si lamenta il fatto di avere diffuso una conversazione privata (certo però che se in quella conversazione ci fossero stati “altri” interlocutori, la cosa sarebbe stata gabellata come :BAVAGLIO).
    Sempre più lontani dal mondo.

  14. Timeo Strisciam et dona ferentes 😀
    Specificare in che consiste la “battaglia” prima di richiedere di metterci la faccia sarebbe troppo, eh? Qui si va avanti con gli appuntamenti al buio, vedo…

  15. *LA MANCATA RISPOSTA VERRÀ VALULATA COME UN NO”.
    Esiste il reato di imbroglio mediatico? Se sì, eccone un caso.

  16. Infatti. Le donne che non risponderanno verranno forse considerate “contrarie” alla “battaglia” e verranno messe alla gogna per questo?
    Concordo anche io con l’analisi di Luca. E sempre di più. Questo è il tentativo di dividere e disperdere quanto si sta realizzando fino a questo momento.

  17. Mah mi s che questa cosa della mail rimarrà nella stess atana delle risposte della Cucciari: senza dimostrazione. Spero di no, però.

  18. Il fatto che i giornali debbano essere coerenti, ovvero non appoggiare le campagne per un diverso immaginario femminile e contemporaneamente pubblicare pubblicità svilenti è fuori di discussione, detto questo qui non si sta discutendo di questo ma del fatto che si è creato, ad arte, un video che sembra il proseguo di un altro (fatto da un’altra persona: Lorella Zanardo) usando le stesse modalità per – è evidente – fuorviare il pubblico. Ho sempre pensato che Striscia sia un programma calmieratore del dissenso, contenendolo all’interno dello stesso sistema che critica e questa ne è la prova più evidente (ma non unica). Creare un video del genere per sentirsi “impegnati” proprio laddove invece si è stati i principali collaboratori di un immagine di femminile da cornice (vedi veline che sono tutto ormai, tranne che satira delle vallette ma vallette al quadrato, innalzate, nell’immaginario collettivo, a star per la capacità di stare zitte e mute e stacchettare 5 minuti su un tavolo) è il modo migliore per vanificare l’operazione di sensibilizzazione, per inquinare le acque e calmierare – di nuovo – quel dissenso a un modello di femminile univoco portato avanti contestualmente da MEDIA, POLITICA e SOCIETA’.
    E’ un’operazione scorretta e squallida. Per conto nostro, da tempo, ci battiamo chiedendo coerenza ai giornali progressisti tanto come a quelli conservatori, perché il movimento femminile è trasversale e non politicizzato ma che questa lotta, che la lotta di quanti non si sentono rappresentati dalla sottocultura al potere, venga svilita con un’operazione di così bassa lega è vergognoso! Boicottiamo Striscia, raccontiamo questa storia a tutti quelli che la guardano e pensano pure, in questo modo, di essere persone che combattono le ingiustizie della società con spirito critico.
    Non è questa la televisione e il tipo di denuncia che vogliono le persone che ogni giorno si applicano per migliorare questo Paese!

  19. @ Luca: non è che mi indigno. Non mai guardato “Striscia” per più di 5 minuti consecutivi perché letteralmente non la reggo. Che sia TV di regime lo penso da sempre.
    Ma so pure che gode fama di paladina della cittadinanza, che è seguitissima e che molti spettatori fanno conto sulla sua veridicità.
    Perciò per “Striscia” sarebbe un colpo se si dimostrasse che imbroglia, che manipola le interviste e che insomma, in quanto giornalisti, sono dei giornalisti disonesti.
    E credo che loro stessi abbiano paura di un tale sputtanamento, altrimenti non reagirebbero con la violenza che stanno dimostrando.

  20. Concordo con chi dice che le strategie di trolling messe in atto su questo blog dai fedelissimi di Ricci, per altro con toni davvero isterici, sono rivelatrici di quanto lorsignori stiano perdendo la testa e di come stiano sbattendo il grugno contro la propria stessa obsolescenza. Non potendo attuare il killeraggio mediatico (tecnica che li contraddistingue da sempre, a prescindere dal merito per cui viene spesa), dato che Loredana Lipperini non è un personaggio televisivo, né produce video come la Zanardo, vengono qui a fare cagnara, a buttarla in gazzarra. L’obiettivo è distogliere il blog dagli argomenti di discussione e impantanarlo in una polemica infinita pro o contro Antonio Ricci, cosca Repubblica contro cosca Mediaset, etc. La solfa viene ripetuta a macchinetta.
    E’ chiaro che in rete, dove non c’è palinsesto né regia, né montaggio, e tutti valgono per uno (con tanto di IP riconoscibile), il terreno per Ricci è duro: è come il Colonnello Custer a Little Big Horn. Anzi, è Custer a Little Big Horn in mutande. Eccolo il genio comunicativo decantato da intellettuali e semiologi scoreggini di vario ordine e grado (qualcuno è passato anche di qua). Vorrei sentirli adesso attestargli la loro stima e il loro apprezzamento.
    Detto questo, credo che dopo avere sgamato certi patetici mezzucci (si sa che il troll non è una creatura molto intelligente) l’unica cosa da fare sia appunto lasciare cadere le provocazioni. Che poi è la tecnica di autodifesa e di sopravvivenza di qualunque blog che si rispetti. Questo blog in particolare credo meriti davvero di essere salvato dal pantano e di proseguire per la propria strada. Chi è d’accordo alzi la mano…

  21. Alzo la mano subito. Però, Wu Ming 4, mi resta la rabbia per quello che è stato fatto sul documentario di Lorella Zanardo.

  22. Ovviamente sono d’accordo con Wu Ming. Ultima risposta a Strilla e non ne darò più. Forniscimi un indirizzo mail valido e ti invio l’immagine. Non sono così stupida da violare le leggi sulla privacy che riguardano la corrispondenza privata.

  23. “La mancata risposta verrà valutata come un no”: simpatici, davvero. Non è prevista l’ipotesi che “io non metto la faccia in una cosa organizzata da Striscia o Mediaset” (che, sulle presenze gratuite dei vari personaggi filmati con o senza tapiri, realizza profitto attraverso la vendita degli spazi publbicitari, profitti che si guarda bene da condividere con chi di fatto lavora gratis per loro). Non voler avere a che fare con loro è già finire su una black list (non è disposto ad impegnarsi, dunque…). Poi, tra un anno, se non hai risposto (dunque sei stato valutato come dissenziente) cosa succede? Un pettegolezzo su di te viene pubblicato sul Riformista? Girano un video su di te con i calzini colorati? Chiedono a una passante cosa pensa di Marylin Manson, e poi montano il sonoro in un’intervista alla tua ex ottenuta da una tizia che, con la maschera della strega di Biancaneve, si presenta come inviata del mensile “La Mela oggi”? Passano la tua e-mail a Niccolò Strilla?

  24. Con gli occhi chiusi cercava di riflettere sul da farsi. I gomiti appoggiati alla scrivania, la testa fra le mani Antonio si sforzava di pensare ad un nuovo modo di strumentalizzare le donne, alzò il viso solo un istante per urlare:
    “Stilla o Strilla o come ti chiami muoviti, quante volte devo dirtelo rispondi che sono faziosi e comunisti, rompi di più, ti diamo uno stipendio cerca di guadagnartelo!”
    La sua mente non trovava pace, non gli era ben chiaro in quale momento l’operazione gli fosse sfuggita di mano, quando aveva sfruttato, plagiato e distorto quel video sulle donne?Oppure quando aveva mandato una finta giornalista in piazza a fare domande?O ancora quando aveva montato il video in modo che le risposte sembrassero riferirsi a Repubblica? Come poteva fare a convincere tutti che dopo vent’anni di tette e culi e veline ora lui era il paladino delle donne?
    Poi all’improvviso un lampo di genio, finalmente Antonio aveva trovato la soluzione, da stasera sarebbe partita la novità, altro che quote rosa, altro che parità dei sessi, stasera partirà la vera rivoluzione sessuale, anni di battaglie verranno finalmente ascoltate, da stasera al Gabibbo affiancheremo …una Gabibba. E’ così bello essere una genio postmoderno.

  25. Ecco certo “se si dimostrasse” che imbroglia, ma finora i casi sono pochissimi e marginali (e ogni organismo è destinatario di querele, le quali si vincono o si perdono).
    Quindi fatemi capire, il sessismo è condannabile, ma quello di striscia lo è di più (che poi non ne fa).
    Diciamo che il non rispondere alle provocazioni, come si dice, è un modo onorevole per sottrarsi alla competizione, quando non si hanno argomenti (e ricordo che siamo partiti da una presunta dichiarazione della Cucciari, ma alla fine come al solito cercate di fare un polverone e non rispondere a una semplice domanda: potete dimostrare le sue affermazioni? No, è chiaro). Ma sì dai ve lo concedo, non datemi più retta.
    Cara lalipperini, scusa, ma di quale privacy vai parlando? Una notizia così eclatante come quella che hai appena dato (dopo quella della Cucciari) non capisco quali dati sensibili violerebbe. Oppure anche qui voi la chiamate privacy, mentre in altri posti lo chiamate “bavaglio”?
    Fatemi il piacere va.
    E poi la mia mail on la vedi? Vedi tutto anche gli IP!

  26. Certo che hanno sguinzagliato un bel po’ di sgherri, stavolta! Non nego che sia divertente vederli arrabattarsi per proteggere il loro padrone 🙂
    Spero che sia davvero il segno che anche lo squadrista Ricci sente il terreno cedergli sotto i piedi.

  27. 1.finalmente ho visto lo scempio del “Corpo delle donne 2”. E’ una vergogna ed uno schifo. Non per i contenuti ma per l’operazione di ribaltamento
    2. sarò ingenua, ma…mica dire che l’immagine della donna in TV sia degradante implica che da altre parti non lo sia
    3. che Geppi Cucciari abbia visto o meno che la pubblicità fosse su repubblica, non cambia a) che la pubblicità fosse degradante e b) che l’intervista sia stata presa con l’inganno
    4. io fino a qualche settimana fa pensavo che le persone fossero tutte “belle persone” come sembrano quelle che frequentano questo blog. Avrei volentieri continuato a pensarla così, ma purtroppo il mondo attorno a me mi sta facendo risvegliare in un incubo. Il mondo “fuori” è spaventoso e le argomentazioni da troll me lo confermano 🙁

  28. ho riletto con attenzione il testo della mail….. e’ strutturata come la proposta di un venditore truffaldino…. uno di quelli che spesso e volentieri a striscia si fregiano di smascherare….. ti mando il libro a casa e se non vuoi pagare l’invio di un miliardo di altri libri me lo devi restituire entro 2 giorni per raccomandata con allegata una dichiarazione siglata col sangue….. se non mi fai sapere entro l’8 marzo che sei con noi vuol dire che sei contro le donne…..
    mi suona cosi’ ambigua sta cosa…….. ma fare le cose in maniera trasparente? perche’ mandare mail dal sapore ricattatorio? perche’ oscurare meta’ video per non mostrare l’intervistatore sovrapponendoci un’altra immagine? perche’ non mostrare contestualmente anche l’immagine che si vuole commentata? perche’ tutti questi tagli di montaggio? …. a me tutte ste domande rimangono senza risposta…….

  29. Daniela, non è il primo caso. Molte persone mi hanno chiesto notizie del “nuovo documentario di Lorella”. Ribaltamento, appunto.
    Luisa, ho sentito Geppi al telefono ieri sera e nel post ho riferito quello che mi ha detto.
    Torno sulla questione Sisley, che ha organizzato anche una serie di flash-mob. Non mi pare di secondo piano: utilizzare le stesse tecniche di protesta e cavalcare la medesima.

  30. D’accordissimo con luca sul fatto che l’obiettivo sia la manifestazione del 13. Se il vento cambia sulla questione di genere, un intero sistema viene giù. E Ricci è uno di quelli che casca da più in alto.

  31. Vero. Il problema è tenere la guardia alta, Adrianaaaa. Perchè se tutti, dalla televisione alle aziende di abbigliamento, stanno cercando di vanificarla, significa che dobbiamo trovare il modo di mantenere alta la guardia e forte la voce. Pensiamoci, perchè questo è tutt’altro che un momento facile.

  32. Penso anch’io, Loredana, che sia un momento in cui tutto è in gioco e ne avverto le insidie. Però penso anche che è stato fatto tanto in termini di progettualità, che non ci presentiamo a mani vuote e che abbiamo anche la forza di difendere il tanto buon lavoro che si sta mostrando. Di fronte agli attacchi feroci che stanno arrivando, inaugurati nella loro virulenza da Aldo Grasso ma che si manifestano oramai senza ritegno (il rispetto sapevamo già di non averlo), vedo con piacere che ne leggiamo agevolmente gli intenti, le mosse, abituat e abituati come siamo a fronteggiare tutto. Alla manifestazione del 13 febbraio seguirà tantissimo, sta già accadendo ovunque. Si vede dai blog, certo, ma si sente dai commenti delle persone che incontriamo: c’è un gran parlare, una grande consapevolezza che dobbiamo anche alla diffusione del lavoro di Lorella Zanardo, ai tuoi libri, al vostro lavoro e a quello di tante donne capaci. Ho visto con grande piacere che di fronte al primo grosso e inqualificabile attacco, quello di Matrix, ci siamo ritrovati tutti pronti a sostenere lo stesso obiettivo e questo è un valore del quale dobbiamo ricordarci sempre perché dà forza, quella che deriva dal sapere che la strada che abbiamo intrapreso è l’unica possibile per uscire da un incubo che delle volte sembra non avere fine. Ma avrà fine. Lorella a Bruxelles ha detto che l’obiettivo della sua vita è lavorare per liberare le ragazze, so che in moltissimi lo condividiamo e che siamo pronti a fare tutto il necessario. La rete è un grosso strumento, perché non è soltanto virtuale: al momento buono ci siamo tutte e tutti e siamo tante e tanti. Se il sistema, come avverte giustamente Adrianaaa, viene giù, noi ne abbiamo pronto uno migliore, fondato sul rispetto e le competenze di ciascuno sono già al servizio di ciò che possiamo mettere al mondo. Forza.

  33. Mi unisco all’applauso. Il sistema migliore sta tirando giù l’altro, per questo si agitano tanto. Finita la contrattazione, stavolta si cambia sistema.

  34. Mi pare sia una lotta impari. Di qua, persone che, senza essere prezzolate, cercano, un pezzettino alla volta, di cambiare cose che sentono offensive, irrispettose, che feriscono la loro dignita’ e quella di chiunque ne venga toccato, cose che rendono il mondo attorno un po’ peggiore ad ogni giro del globo attorno al sole. Dall’altra, gente che o percepisce uno stipendio per mantenere lo status quo o vi e’ rimasta irretita in buona fede, e attraverso maschere e strategie varie cerca di opporre un muro di gomma ad una materia — la libera circolazione di idee — che ha la consistenza dei sogni e dunque penetra ogni dove. Caso mai, se, come sembra, un 25 aprile dell’immaginario femminile sta arrivando, bisogna fare molta attenzione a riconoscere i 26aprilisti, rapidissimi a smettere i panni di un ventennio e rifarsi una illibatezza putrida. Sara’ per questo che non c’e’ stato uno o una tra i difensori di quel programma a presentarsi col proprio nome? Grazie a tutte le partecipanti di questo blog (a partire da Loredana Lipperini , of course), e’ sempre educativo leggervi.

  35. Per quel che vale: io ci sono. Loredana non mollare, non facciamoci intimorire dalle truppe cammellate del padrone. “Stilla” combatte con una virulenza e una cattiveria da soldatessa mercenaria. Mah.

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