Solo per segnalare che sullo stesso argomento intervengono:
Marco Rovelli su Nazione Indiana.
Giulio Mozzi su Vibrisse.
E poi: Matteo Bordone, Contaminazioni, fra gli altri.
(Non on line, altro lungo articolo, oggi, di Carlo Bonini)
Aggiornamento: Antonella Beccaria.
E un documentatissimo dossier su Carmilla.
Ulteriore e assai raccomandato aggiornamento: splendido post di Leonardo.
Ma non hanno già detto pressoché tutto Luca Di Marameo e Angeletti?
Il dossier di Carmilla sarà documentatissimo ma non aggiornatissimo. Mancano per completare il quadro delle bufale sataniste il caso delle Bestie di satana e la svolta impressa alle indagini sul mostro di Firenze da Michele Giuttari. In pratica il dossier è un florilegio dal classico e semper citato Lasciate che i bimbi. Senza possibilità di commento.
E le bufale sulle stragi di stato in Italia? Smontate una per una dalla magistratura… vatte a fidà!
Binaghi, vedo che la possibilità di commentare, su questa vicenda, non te la fai comunque sfuggire. Qui e ovunque sia possibile. Sia.
Prima di tutto, una banale considerazione: se vi sono cittadini accusati, putacaso, di omicidio e qualcuno ha seri dubbi sulla vicenda e pensa che i media stiano invertendo l’onere della prova, a che vale ribattergli che “tuttavia, gli omicidi esistono”?
Grazie, lo sappiamo tutti che gli omicidi esistono, è pleonastico affermarlo, non ci è stata fornita alcuna informazione utile. Il fatto che gli omicidi esistano non significa che *questo specifico omicidio* sia stato commesso da questi specifici imputati. A maggior ragione se l’omicidio è presunto perché manca il cadavere.
L’abuso sui minori esiste, esiste eccome. E va stroncato senza pietà. Io ho una figlia di due anni che è tutta la mia vita, figurarsi se la cosa non mi inquieta.
Però questi reati vanno stroncati *dove e quando si verificano davvero*.
Fine della banale considerazione.
Aggiornamento per aggiornamento, andrebbero citati i casi degli ultimi anni in cui a
Modena (1997-2001),
Brescia (2001-2006),
Torino (2004-2005)
Asti (2001-2007),
Bari (2004-2005),
Bergamo (2004),
Verona (2002-2007), Bolzano (2003-2007),
casi *molto simili* (talora identici) a quello di Rignano e a quelli accaduti in America negli anni ’80 si sono rivelati inconsistenti, ma solo dopo aver triturato la vita di molti imputati innocenti.
Aggiornamento per aggiornamento, andrebbe ricordato che la Procura di Milano, nel 2000, ha deciso di sciogliere il suo “pool anti-pedofilia” guidato da Pietro Forno, dopo il reiterarsi di accuse a vuoto e richieste di arresto che hanno registrato un tasso di errore del 50%, davvero troppo alto.
Per contrastare polveroni di questo tipo è nato il Centro di Documentazioni sui Falsi Abusi sui Minori, i cui fondatori, secondo me a ragione, dicono che lo sperpero di risorse pubbliche a caccia di mostri presunti non soltanto lascia intatto il problema della pedofilia, ma crea diversivi per chi gli abusi li compie davvero. (E non sono avanguardo-situazionisti, sono normalissimi genitori e insegnanti, per giunta cattolici).
Bestie di Satana e Mostro
di Firenze non c’entrano proprio niente con la casistica in esame, citare quegli episodi significa non aver capito di cosa si sta parlando in questi giorni.
Nessuno sta dicendo che non esistono i matti e i criminali, ma che la ricerca di una determinata fattispecie di reato, unita a criteri di interrogatorio del minore (ma anche dell’adulto, vedi Recovered Memory Therapy) più che discutibili se non del tutto anti-scientifici, ha amplificato l’allarmismo sociale e prodotto un’epidemia di false accuse, sulle quali i media hanno suonato la grancassa “mostrificando” persone innocenti.
Voglio ricordare di quale fattispecie di reato stiamo parlando, perché vedo molta confusione: l’SRA riguarda una presunta cospirazione pedofilo-satanista ordita da persone insospettabili, quasi sempre maestre d’asilo o comunque operatori/trici dell’infanzia, con la perpetrazione *quotidiana* di abusi di cui nessuno si accorge, per anni, in mezzo a noi. E tanto più le persone sono normali e insospettabili, tanto più barocca è la teoria del complotto.
Non stiamo parlando quindi di Pacciani (omicida pregiudicato, padre violento pluridenunciato) e nemmeno di Andrea Volpe (personaggio “deviante” etc.) , stiamo parlando della persona a cui affidi fiducioso i tuoi bimbi tutti i giorni. Un’intera categoria professionale è implicitamente sotto accusa, negli asili e nelle scuole materne c’è un’atmosfera pesantissima.
Eppure il Tribunale dei Minorenni parla chiaro: oltre il 90% degli abusi sui minori avviene in famiglia, quasi sempre nuclei familiari dissestati, e in forme per nulla elaborate, senza i barocchismi di cui leggiamo negli atti di certe istruttorie.
Quello che sta avvenendo nei confronti di maestre, educatrici e insegnanti è un gigantesco transfert della colpa.
Ebbene, negli USA la quasi totalità dei casi di questo genere si è conclusa con proscioglimenti e assoluzioni (McMartin, Wenatchee, Kern County etc.), e anche in Italia, negli ultimi anni, i polveroni sono sfociati in nulla.
Non capisco: perché queste cose non bisognerebbe dirle? Di quale grave colpa ci si macchia facendo notare che su certe cose bisognerebbe andare coi piedi di piombo?
Inoltre, a forza di dipingerle come reali, le leggende metropolitane rischiano di inverarsi: proprio perché i matti e i criminali esistono, la continua titillazione mediatica di certe fantasie potrebbe “dare l’idea a qualcuno”.
Del resto, è la teoria di Marco Dimitri su Andrea Volpe: “Quello è uno psicopatico che si è nutrito per anni dei racconti (falsi) sul mio conto, e gli è saltata una rotella”. Ed è anche l’avviso che danno Kerekes & Slater alla fine della loro maxi-inchiesta sugli snuff movies: alla data del 1998, nessuna polizia del mondo era mai riuscita a dimostrarne di averne sequestrato (tantomeno visto) uno, ma a forza di parlarne a qualcuno sarà venuta l’idea di girarne.
Se questo fosse vero (e io non lo so), non solo avremmo il diversivo, ma anche la più tragica eterogenesi dei fini: non solo cercando i mostri finti favorisci l’attività di quelli veri, ma addirittura contribuisci a crearne degli altri.
Sono intervenuto (vedasi i miei commenti), non per scatenare linciaggi nei confronti dei presunti mostri di Rignano (su cui ho espresso dubbi), ma per stigmatizzare la strategia mediatica di Luther Blissett che la Lipperini ha citato nel suo post.
Questa:
“Luther Blissett non crede alla classica, inefficace “controinformazione” (il cercare di “ristabilire la verità”). Al contrario, vuole spingere le cose al limite, dove del tutto naturalmente esse si capovolgeranno e sfasceranno. Bisogna andare più lontano nel sistema della simulazione, spiazzare ed esagerare la paranoia, portare il loro gioco (la “disinformazione”) fino all’estremo paradosso, passare ai bounty-killers mediatici informazioni stupide o sbagliate (notizie di assurde cospirazioni, depistaggi, indizi intollerabilmente ambigui…). Fare della logica propria del sistema l’arma assoluta. Omeopatia mediatica : superare l’intossicazione (panico morale) aumentando la dose di veleno (psicosi del complotto) può renderci immuni e rivelare l’intima assurdità dei loro teoremi”.
Se poi si vuole rigirare la frittata e presentarmi come un novello cacciatore di untori, va bene.
Inoltre: le teorie di Marco Dimitri su Andrea Volpe godranno pure grande credito tra gli esperti. Io invece nei casi di satanismo conclamato e omicida vedo la complicità di chi è sempre pronto a denigrare gli inferni familiari e la creduluità cattolica, ergendosi a difensore della libertà di espressione di sottoculture che inneggiano a deviazione e perversità.
Ad esempio, non alle maestre d’asilo, certo, ma a Marilyn Manson io il microfono lo toglierei.
Clerico-fascista, nevvero?
Binaghi, non so se pecchi di ingenuità o di malafede: tu hai citato uno spezzone che si riferiva ad un’altra vicenda, la beffa di Viterbo (che ho linkato solo ed esclusivamente per sottolineare come una delle testate citate nel caso di Rignano avesse già innescato, ai tempi, una caccia alle streghe immotivata).
Ti è stato risposto, più volte, di non confondere i due piani: quello della beffa, appunto, e quello della controinformazione. Mi sembra che tu insista a farlo, inserendo oltretutto nella discussione argomenti non pertinenti (mancava solo Marilyn Manson all’appello, ma noto che hai provveduto). Chi è che rigira la frittata e mischia gli elementi in virtù non di una riflessione sulla vicenda di Rignano, ma delle proprie personali antipatie?
Nemmeno tu hai aggiunto nulla di nuovo alle due sole possibili risposte ormai badite e ribadite in ogni blog: 1) occorre prudenza, sempre, prima di sbattere mostri in prima pagina;
2) occorre vigilanza, sempre, affinché chi è venuto al mondo con la massima fiducia negli adulti non si ritrovi “fratto” e con
la psiche sconquassata…
Meglio, a questo punto, aspettare in compunto silenzio che le indagini sui fatti di Rignano evolvano e la nebbia si diradi. Magari, per ingannare l’attesa, potremmo indignarci per i nuovi orrori metropolitani (= ‘avvenuti in metropolitana’):- /
P.S. Come spiegava Angeletti a Luca Di Marameo, alzare il polverone sulla pedofilia opponendo i rari
casi di
ingiusta denuncia ai ***troppi*** casi di ingiusto insabbiamento rischia di
far abbassare l’allarme sul fenomeno e di inculcare l’idea che gli abusi sui
minori siano quasi sempre esagerazioni dei giornali, anziché vasta e diffusa
prassi.
La risposta sopra era rivolta a WM1.
Lucio, a me pare che gli inviti alla prudenza non stiano venendo solo dai blog. Ieri Massimo Ammaniti, oggi la direttrice del centro di psicologia giuridica di Tor Vergata, per citare solo due casi.
Mi sembra anche molto chiaro che a far abbassare l’allarme, eventualmente, siano proprio le psicosi degli adulti che vedono pedofili ovunque, e non chi cerca di reinquadrare il fenomeno. Ricordando, se serve, che la stragrandissima maggioranza di quegli abusi, avviene, purtroppo, in famiglia: certo, è più facile accusare i mostri che vengono dal buio, là fuori…
“Ricordando, se serve, che la stragrandissima maggioranza di quegli abusi, avviene, purtroppo, in famiglia”:
Serve, serve. E non sto a citarti, per non farmi sgridare di nuovo, due opere online che lo confermano:-/.
Angelini scrive: “Meglio, a questo punto, aspettare in compunto silenzio che le indagini sui fatti di Rignano evolvano e la nebbia si diradi.”
Non potrei essere più d’accordo. Però il problema qui è che, purtroppo, il silenzio non c’è stato, all’inizio della vicenda. La Lipperini cita gli articoli di Bonini in cui si avanzano i dubbi sull’inchiesta, ma quelli sono a pagina 18, in prima pagina Repubblica scrive “Asilo dell’orrore a Rignano, altri indagati, 5 nuove denunce”. Nei primissimi giorni la colpevolezza quasi sempre è stata data per scontata, con un eccesso colpevolista, e come si fa a cancellare una prima impressione, che spesso tende a sedimentarsi, se non calcando molto sui casi risoltisi in nulla, la dimostrazione che bisogna andare coi piedi di piombo? Questo è il punto, secondo me.
@Lipperini
Perchè la mia contrarietà a un certo modo di fare comunicazione deve nascere da personali antipatie?
Io non conosco nessuno dei signori che si celano dietro sigle milaniste o cinesi. Di Blisset avevo letto Q e mi era pure piaciuto. Poi ho trovato in rete “Lasciate che i bimbi” e ci ho ragionato sopra, magari male, trovando l’intera operazione marcatamente ideologica e complessivamente negativa. Sono pensieri, però: posizioni e controposizioni.
Niente di personale.
Provo a rispondere alla domanda del signor binaghi.
Risposta: Sì, esatto.
Inoltre avrei un consiglio sull’uso del microfono appena sottratto.
wm3
Wu Ming 1, “Di quale grave colpa ci si macchia facendo notare che su certe cose bisognerebbe andare coi piedi di piombo?”
MI stupisco di te, andare coi piedi di piombo è troppo faticoso. Si fa prima a buttarsi sul divano per seguire un bel processo in tv, e tra uno spot e l’altro è così intrigante accusare i rompicoglioni che pretendono di insinuare dei dubbi con la scusa che ci sono stati casi di processi montature, condanne ingiuste, vite distrutte e risarcimenti milionari. Cosa ci vuole per accusarli, anche non velatamente, di difendere pedofili e satanisti? Bastano due righe, poi se i sei di Rignano risullteranno innocenti, saremo tutti contenti e conterà solo la felicità dello scampato pericolo per i bambini, è ovvio che è meglio un falso allarme che una setta di pedofili in libertà. Altro che piedi di piombo, bisogna muoversi subito; pantofole leggere, un bel divano e un megaschermo.
Purtroppo, credo veramente che contro i piedi di piombo, la pigrizia della ragione è un bel passo veloce verso la notte della ragione e sottoscrivo il tuo intervento. “cercando i mostri finti favorisci l’attività di quelli veri, ma addirittura contribuisci a crearne degli altri”.
@wm3
Mettiti a 90 gradi
che provvediamo
Basta così. Subito.
WM1 cita Brescia fra i casi di ‘falsi allarmi’. Non sono aggiornatissimo, ma mi risulta che in primo grado furono condannate almeno due persone a 15 e 10 anni.
Purtroppo, a fronte anche degli ingenti costi economici (avvocati e altro) che un simile procedimento penale comporta, molti dei genitori hanno gettato la spugna. Purtroppo.
Mi informerò, a breve, sullo stato dell’arte del Processo d’Appello. Non sono informato sugli altri casi.
Sui numeri relativi ai casi di falsi abusi c’è qualcosa che non mi quadra: all’apertura dell’anno giudiziario 2006 i dati raccolti e presentati dalle Procure italiane (tutte) riportano un bassissimo 0,5% di falsi abusi a fronte dei procedimenti attivati.
Ah, dimenticavo: per quanto riguarda il processo di Brescia è calata, sui giornali locali, una mannaia pesantissima; nessuno ne scrive e ne parla. Solo qualche accenno su uno dei due giornali locali, Bresciaoggi, dopo il battage dei primi giorni.
Non male.
Blackjack
Binaghi:
il microfono andava tolto tanto tempo fa, ma a Paul McCartney, noto vizioso e fomentatore di ogni forma conosciuta di turpitudine. Senza Helter Skelter, niente Manson (Charles, non Marilyn), e adesso staremmo tutti più tranquilli.
Vorrei timidamente sapere da lor signori intellettuali perchè frasi razziste debbano essere motivo di pubblica riprovazione e indizio di reato (beninteso, sono daccordo)mentre l’incitamento allo stupro, al suicidio, all’incesto vanno considerate come espressioni artistiche, alla cui difesa si ergono paladini della democrazia?
Valter, guarda che il vero motivo della devianza giovanile e non, dell’inquinamento atmosferico, dei pedofili, dei guerrafondai e dei leghisti è di quel tal imbrattacarte che metteva i suoi nemici (nemici! orrore: avversari) in pozze di merda bollente. Poi è colpa di Leo Fender. Poi delle minigonne.
Ricordo solo che, all’indomani del matri-fratricidio, le forze dell’ordine cercarono i dischi di Marylin Manson nella stanza di Erika. Non ne trovarono alcuno: trovarono solo i Lunapop.
non solo trovarono anche autori horror con parti sottolineate. poi si scoprì che l’autore horror era verga… che, in un certo senso…
…una volta o l’altra, mi piacerebbe sentire un parere su cosa dimostrano le decine di casi di “squilibrati” che feriscono o uccidono un genitore o un figlio perché “erano posseduti dal demonio”.
O sulle migliaia di casi di violenza sui minori che non vengono denunciati perché le vittime si confidano con un parroco che le invita a mettere la famiglia avanti a tutto.
Prendo atto che sistematicamente si vuole negare ogni relazione tra il crimine e la sua apologia, e che ci si agita per l’inquinamento dei fiumi ma non per quello delle menti.
Avanti così, che è tutta salute.
ehi! e io che giro con la maglietta dei marduk con la scritta Jesus Christ Sodomized? che dovrebbero fare? mettermi in manicomio?
@girolamo
E’ proprio questo il punto.
A differenza di altri, secondo me i “casi” non dimostrano mai niente, per un’elementare principio epistemologico: il particolare non fa regola.
Se un caso di abusi rituali si è rivelato come una bufala non significa che tutte le denunce di simili casi lo siano. Se c’è un prete pedofilo non significa che la propensione è diffusa tra i colleghi, ecc. Fare ragionamenti di tendenza o di sostanza sulla cronaca è mistificatorio: meglio la fiction dichiarata tale.
Le mie obiezieni a sottoculture sataniche tipo Manson non sono storiche (non m’importa se lo squilibrato di turno ascolta Manson o i Lunapop) ma etiche: è un’oltraggio alla persona, come il razzismo, e come tale va censurato.
A meno che uno è orbo.
@Luca
No, solo multare chi te l’ha venduta. Poi, se tu fossi mio figlio, ti consiglierei di scopare di più.
valter è un erotomane. si voleva fare pure WM3.
Ci hanno provato, perso la causa. sorry.
Ah, ma tu (valter) sei quello del cronista padano. Ritiro tutto, non sono uno da prendersela con i poveretti… W gli esorcisti informatici. Ma va ciaper’.
a Brescia secondo me è successo un fatto inquietante: ci sono state fiaccolate a favore di chi è accusato di abuso e sono state rivolte parole avvelenate verso le famiglie delle “presunte o vere vittime”, (mi pare di ricordare anche a me che un paio di persone furono condannate) inquietante perchè è un gesto che scavalca la giustizia e crea dei giustizieri. Lucia
in una delle prime fasi del procedimento,Pacciani fu accusato di essere il mostro adducendo tra le prove inconfutabili un disegno macabro che poi si scoprì essere il tentativo di riproduzione di un’opera di un pittore Cileno(un tale Olivares,mi sembra).Detto questo devo confessare che una volta mentre frugavo in una libreria di remainders sono stato colto spiacevolmente di sorpesa da uno splungone esagitato sui vent’anni che entrò di gran carriera chiedendo al commesso opere relative alla pratica satanica e non romanzi di genere.D’istinto mi è venuta voglia di trascinarlo fuori afferrandolo per il collo giusto per fargli un discorsetto.Poi ho pensato che comportandomi in quella maniera sarei stato il coglione del caso,fino a prova contraria.Il problema,e vale per tutto il quadro,è che agitarsi a vanvera non aiuta nessuno
lucia, forse non ti sei accorta che quelli che tu chiami ancora “accusati” non sono più tali. Tutti assolti il 6 aprile scorso “perché il fatto non sussiste”. L’amministrazione comunale di Brescia ha dichiarato di non aver mai avuto dubbi sull’innocenza delle maestre. E la CGIL ha scritto questo comunicato:
Brescia 6 aprile 2007
CGIL – BRESCIA
FUNZIONE PUBBLICA
COMUNICATO STAMPA
La giornata di oggi è una di quelle belle giornate che ti riconciliano con le istituzioni.
La sentenza di assoluzione “perché il fatto non sussiste” emessa dalla seconda sezione del Tribunale di Brescia su tutti gli otto imputati di pedofilia della scuola Sorelli, coinvolti in un incubo durato troppi mesi, è un fatto importantissimo che spero possa portare un po’ di tranquillità a persone che sono state rovinate umanamente e professionalmente da accuse infamanti.
Anche l’Amministrazione comunale, prendendo atto della positiva sentenza, dovrà offrire il patrocinio legale a tutte le persone coinvolte e procedere poi ad un attento esame della propria organizzazione interna per evitare in futuro che comportamenti, anche involontari, non siano in grado di evitare il dilagare assurdo di sospetti favorendo l’alimentarsi di un clima di ansia e preoccupazione tra le famiglie e gli operatori delle scuole.
Dopo la sentenza odierna potranno essere visti in una luce diversa anche i procedimenti tuttora aperti e relativi alla scuola materna Abba e cioè la conclusione definitiva per le due persone assolte in primo grado e per le quali la Corte Costituzionale deve decidere in merito all’inappellabilità della prima sentenza, ed il riesame della posizione dell’unica persona condannata in appello, che rischia di rimanere il capro espiatorio di una vicenda terribile.
Spero che le scuole materne comunali tornino ad essere, anche nell’immaginario collettivo, quel luogo educativo di crescita e di tutela dei bambini come sono nella realtà.
Luciano Pedrazzani
Segretario Generale FP CGIL Brescia
Quando i casi di falsi abusi rituali si contano a “decine”, la loro natura dovrebbe transitare da “particolare” a qualcosa di più emblematico, soprattutto quando si scopre, in molti di essi, la realtà di “casi fotocopia”. Il panico, l’allarme sociale che generano, permane, a dispetto degli esiti processuali, e si imprime nel ricordo collettivo pronto a riemergere nel nell’episodio successivo. Il clamore che suscita l’esplosione di ognuno di questi casi non ha il medesimo corrispettivo al giungere delle sentenze o allo sgonfiarsi delle inchieste. Brescia è uno di questi casi, ed è molto significativo il suo continuo ritornare come citazione favorevole “all’accusa”.
Ancor più significativo è un altro particolare della vicenda di rignano: membri del comitato dei genitori citano il “caso Mac Martin” come precedente probatorio della realtà del fenomeno degli abusi rituali e della sua dimensione associativa.
Chi ha passato loro questo materiale come “buono” ? E perchè? Quali agenzie informative sono all’opera, e quali scopi perseguono ? Citare quel caso a carico degli accusati è come dire che le bombe le mettono sempre gli anarchici perchè c’è lì Valpreda che ce lo ricorda. Eppure…non siamo tanto lontani dallo scopo, perchè a 40 anni di distanza da piazza fontana, qualcuno dei dubbi sulla buonanima del vecchio pietro ancora ce li ha.
wm3
Emblematico presuppone allegorico. Si può fare, purchè lo stesso diritto si riconosca a chi segnalando casi effettivi ne trae spunto per stigmatizzare la deriva dei costumi.
Al di là degli insulti che non ci stannno, questo è il punto vero, wm3. Cronaca, allegoria e pedagogia sociale.
Suvvia, Valter e Luca, datevi un bacino e combattete uniti per la concordia dei viventi.
(perdonatemi per l’intervento non lungo ma lunghissimo, ma ho accumulato nei giorni scorsi…)
Binaghi, però tu adesso mi devi spiegare in cosa consistono questi “casi effettivi”. Ho riletto tutti i tuoi interventi, e non capisco quanto in essi ci sia di ingenuo o di semplice rifiuto a prescindere, più che di determinati temi, delle persone che su questi temi riflettono. Andiamo con ordine.
Cominci in maniera limpida, netta:
“Le iniziative di Luther Blisset hanno avuto l’effetto complessivo di ridicolizzare l’allerta su certi tipi di crimini o derive sataniste.”
Può darsi. Perché no? A me non dispiacerebbe, e guarda, in questo sono ancora più drastico di chi è intervenuto prima di me. Lo dico apertamente: non credo esista pericolo alcuno di deriva satanista. Perlomeno se vogliamo dare al termine “satanista” una sua – discutibile, per carità – legittimità. E io non sono né un satanista né un fanatico blissettiano, anzi. Ma proseguiamo, così ci capiamo meglio.
Chiedi alla Lipperini: “raccontaci cosa vi siete detti dopo che avete scoperto che “Le Bestie di Satana” non erano l’ennesima montatura clerico-fascista”. Poi prosegui: “Il dossier di Carmilla sarà documentatissimo ma non aggiornatissimo. Mancano il caso delle Bestie di satana e la svolta impressa alle indagini sul mostro di Firenze da Michele Giuttari.” Questi per te sono “casi di satanismo conclamato e omicida”.
Qualsiasi satanista “vero” ti tirerebbe i pomodori appresso, d’accordo, ma io come detto satanista non sono, quindi proseguo:
“Se un caso di abusi rituali si è rivelato come una bufala non significa che tutte le denunce di simili casi lo siano.”
Certo. Però: il cosiddetto SRA (Satanic Ritual Abuse) andava di moda negli anni ’80 in USA e si rivelò, appunto, quella che tu chiami una bufala. Potrei dirti che in Italia le mode arrivano sempre con un certo ritardo, ma peccherei in cattivo gusto. Intanto però è utile ragionare su un paio di dati: i casi di abuso su minori da parte di gruppi organizzati (satanisti e non), esistono, ma sono rarissimi. Non sono io a dirlo ma, tra gli altri, la stessa Marina Valcarenghi che è intervenuta un paio di giorni fa a Radio3. I casi invece di abuso da parte di singoli “satanisti”, sono praticamente ancora più rari. Qualcuno dice addirittura inesistenti. I casi documentati parlano in effetti o di elementi mentalmente instabili che ricorrono a un immaginario “gotico”, o di individui che utilizzano l’apparato iconografico satanico per meglio controllare le vittime dei loro abusi. Di rituale insomma non sembra esserci niente.
Quindi qui non si tratta di negare l’evidenza dell’abuso sui minori: ma io trovo onestamente scandaloso che un crimine tanto atroce venga tirato fuori (dai media, dalla stampa, da noi che commentiamo ecc) solo quando questo viene ridotto a una barzelletta di messe nere e ali di pipistrello.
E arriviamo infine all’ultimo punto:
Dici: “a Marilyn Manson io il microfono lo toglierei”, e ti chiedi perché mai “l’incitamento allo stupro, al suicidio, all’incesto vanno considerate come espressioni artistiche”. Da questo deduco che gli atteggiamenti devianti sono da imputare anche a chi, cattivo maestro, nelle sue canzoni inneggia a comportamenti – diciamo così – antisociali.
Ora: nel caso specifico, è vero che gli argomenti di Manson (Marilyn) possono essere considerati, appunto, antisociali. Ti dico di più: l’80% di tutta la musica “popular” è un continuo inno ai comportamenti antisociali. Questo sin dai primi bluesman degli anni ’20, figurati: droga, sesso, prostituzione, violenza… Ti riporto un simpatico estratto dalla Shave ‘Em Dry di Lucille Bogan (una donna): “Ho capezzoli grossi come l’ultima falange del pollice/E una cosetta tra le gambe che farebbe venire anche un morto/Le tue palle ciondolano come i batacchi di una campana e il tuo cazzo è dritto come un campanile/Ho scopato tutta la notte scorsa e la notte prima/Eppure ho ancora voglia di essere sbattuta/Ti prego scopami, scopami fino a farmi piangere”. Era il 1935. Marilyn Manson a confronto sembra gli Abba. Ma non è questo il punto. Il punto è che, secondo te, “si vuole negare ogni relazione tra il crimine e la sua apologia”. Io non so che dirti, Binaghi: non conosco nessuno che sia diventato eroinomane dopo aver sentito Heroin dei Velvet Underground. E dire che, di gente che ama i Velvet, ne conosco parecchia, pure troppa.
Concludo: su Rignano, in ogni caso, non mi esprimo. Non mi piace il gioco degli innocentisti o colpevolisti a priori. Nei tuoi interventi però, Rignano scompare. E quello che ne esce, è semplicemente una “deriva dei costumi” (citazione tua) più immaginaria che reale, in cui le colpe vengono distribuite per vox populi, e gli argomenti prendono a prestito, più che dalla cronaca, dalla leggenda.
Saluti
@Volta
Riprendo puntualmente miei citazioni, ma non argomenti: ti limiti a esibire una sorta di indignazione di sinistra: non credi che esista pericolo alcuno di deriva satanista, non credi che ascoltando Heroin qualcuno abbia mitizzato l’eroina al punto di provarla (ma hai trovato il tipo sbagliato: io sono uno di quelli, anno 1976) non senti e non credi, appunto, è la tua sensibilità, ma altra gente è più disposta a crederci, sente le cose in altro modo (cattolici, dirai, stupidi e creduloni per definizione, l’inbtelligenza sta altrove, a sinistra, di monopolio) ma siccome due fedi non fanno una prova, facciamo che al posto di opinare ti leggi per esempio:
Offeddu-Sansa
I ragazzi di Satana (Rizzoli)
Di Chio – Murgia
Satana in tribunale (Paoline)
Michele Giuttari
Il mostro (Rizzoli)
dove giornalisti i primi poliziotto l’ultimo esibiscono testimonianze, sentenze e anche congetture su base indiziaria.
Quanto alla polemica con Blisset, si riferisce a un caso e a un libro, dove si è attuata una strategia mediatica secondo me condannata all’eterogenesi dei fini: pretende di demistificare e inquina irrimediabilmente il campo.
Ci ho scherzato sopra in un romanzo e l’ho detto qui.
Questo per puro amore di polemica intellettuale.
Incrociare le lame, perchè no, si fa tra uomini.
Per puro amore di polemica ti do una dritta per il prossimo romanzo: il gangsta rap, mai letti i testi? ah, dimenticavo, quella è acuta analisi sociale.
adesso ti saluto e vado a dare fuoco ad una chiesa. così perchè ascolto i mayhem e mi è venuta voglia di fare qualcosa.
Si deus est, unde Velvet?
Binaghi, per piacere, te ne prego… Non vedo proprio cosa c’entri nella discussione una mia presunta “indignazione di sinistra” (?), i “cattolici stupidi e creduloni” (??) e il “monopolio dell’intelligenza” (???).
Tu citi tre libri: uno delle edizioni paoline e quindi, concedimelo, quantomeno di parte (voglio dire, se parliamo di satana…), uno sul mostro di Firenze e uno sulle bestie di satana, casi che, come detto, non hanno niente a che vedere con quello di cui si sta parlando qui. Per riprendere la citazione dell’utente Luca, un esempio simile potrebbe essere quello dei Mayhem (e Burzum, Darkthrone ecc ecc): gente che *ha fatto proprio* un immaginario satanico e che l’ha riversato nelle proprie gesta, e non che *è stata ispirata* da un qualsivoglia culto satanista. Potrà sembrarti una distinzione di poco conto, e invece è sostanziale. Per dire: i vari Burzum ecc erano anche dei tolkieniani fanatici. Quindi devo dedurne che roghi di chiese, omicidi ecc sono da imputare alla nefasta influenza di Frodo?
La paranoia satanista, mi dispiace, esiste. Visto che siamo in vena di autobiografie, ti riporto un caso (piccolo e trascurabile) che ho potuto conoscere bene, non in prima persona, ma almeno in maniera laterale. Dunque, a fine ’90, una delle più “pericolose” (stando ai giornali dell’epoca) sette sataniche era una fantomatica Loggia, di cui arrivarono a occuparsi il Cesnur, il Telefono Arcobaleno, il Comune di Roma ecc ecc. Tra le righe, era piuttosto evidente l’accusa di pedofilia. La Loggia, secondo questi signori, apparteneva al circuito satanista capitolino, e in particolare a quanto accadeva dalle parti dei Castelli. Tutto partiva da un testo – mediocre – che citava a man bassa Crowley e LaVey. Va bene. Ora: questa Loggia, non è mai esistita. Era appunto un testo (ripeto: mediocre) a tematica sostanzialmente sessuale (onanismo e sodomia, che non è la stessa cosa di pedofilia), che citava il papa nero LaVey e poco altro. Firmato: la Logga Nera. Che è un po’ come dire: Epifanio Dasastrana, o il Circolo dei Pupazzi. Da qui, ugualmente, via con la caccia alle streghe. Probabilmente ne parla anche qualcuno dei testi da te citati…
Infine: non so cosa ti ha spinto nel ’76 a darti all’eroina. Se pensi che veramente sia stata colpa di Lou Reed, ci credo. Ma quindi cosa dobbiamo fare? Vietare la vendita del primo Velvet Underground? Bruciarlo? “Levargli il microfono”? E’ anche a un brano come Heroin e a quello del 1935 di Lucille Bogan che si deve la deriva dei costumi da te evocata? E i Beatles che hanno ispirato Manson (Charles)? La regina lo saprà che ha fatto baronetti quattro fomentatori di massacri? Ecc ecc ecc
In tutto questo, Rignano non c’è più, evaporato in un’allucinazione…
Niente da fare.
Altra lingua.
@volta
T’informo che la prima traduzione italiana dei testi di Lou Reed l’ho fatta io (Arcana Editrice, 1978)
Mai pensato di togliergli il microfono: Lou Reed non è Marylin Manson. Comunque non si può far finta di non sapere che le rock star sono gli unici uomini politici di cui i teenagers sono disposti a seguire le indicazioni, da almeno quarant’anni a questa parte.
@luca (wm3)
Non ci siamo capiti: a me l’idea di un romanzo sul satanismo l’ha data non la cronaca, ma la sicumera che i Blisset hanno mostrato nel negare il fenomeno, è per questo che ho voluto comunicarglielo.
“Incrociare le lame, perchè no, si fa tra uomini.”, detto sul blog di una donna, oltretutto, è frase quanto mai inopportuna.
Giusto per precisare: mi chiamo luca ma non sono quello che così firma in questo thread. Quando intervengo su lipperatura lo faccio solo ed esclusivamente come wm3. Questo distinguo non è fatto per prendere le distanze da altri interventi, ma solo per non aumentare la confusione di chi legge.
Poi: Lou Reed non è Marylin Manson. A parte l’ovvietà biologica mi chiedo dove stia la differenza se è ai fantomatici “cattivi maestri” che si vuole dare addosso. Forse il fatto che musicalmente continua a piacerti il primo, mentre ti fa schifo l’altro? Oppure perchè oggi il vecchio Lou ha più l’aspetto da professore universitario che da pusher?
Oppure perchè l’eroina, come è noto, ha fatto meno danni e vittime del satanismo?
Infine: la sicumera dei Blisset(t) ha, in 5 anni di esistenza, individuato e scandagliato tante di quelle tendenze e fenomeni che caratterizzano il paese, questo paese, oggi, che non ti basteranno molte vite a cogliere tutte. In compenso forse potrai ricavarne spunto per qualche altro romanzo. Speriamo più illuminista.
wm3
E’ evidente che parliamo un’altra lingua, binaghi. D’altronde sei tu ad aver interpretato i miei interventi come esempi di “indignazione di sinistra”.
Che dire, fai pure. Manson non è Reed, figuriamoci. Io Manson lo detesto anche assai, i suoi dischi li trovo pessimi, la sua musica irritante ecc ecc. Il paragone tra i due non regge: Reed si vestiva da nazista mooolto ma moooolto tempo prima del Marilyn su Mtv. E’ anche per questo, in fondo, che Manson resta un personaggio innocuo.
Continua pure la crociata, io chiudo qui (senza incrociar lame, of course). E di Rignano, si riparlerà al momento opportuno.
Ah scusa, questa me l’ero dimenticata ma te la devo proprio dire:
“Comunque non si può far finta di non sapere che le rock star sono gli unici uomini politici di cui i teenagers sono disposti a seguire le indicazioni, da almeno quarant’anni a questa parte.”
Con questa frase, dimostri semplicemente di non seguire più i teenager da… almeno quarant’anni.
@wm3
An me interessa l’immaginario sintomale: i romanzi sono un modo per praticarlo coscientemente. Lasciate che i bimbi era un romanzo, che non incidentalmente conteneva cronache e controcronache, e la demolizione di una falsa accusa di cui nessuno vi toglie il merito, ma a me è sempre interessata di più la retorica che c’è dentro: il romanzo illuministico.
Io ne ho scritto uno che può definirsi l’opposto: sono due narrazioni.
In entrambi i casi c’è solo della mitologia o dell’invettiva, c’è un tentativo di comprendere le dinamiche dell’immaginario di massa e dell’influenza mediatica. E’ su questo terreno che m’interessa discutere.