L'ANNO DELLE COZZE

“Ma perchè te la prendi con un povero blogger indifeso?”
“Perchè non contano i nomi, la popolarità e quant’altro. Conta il fatto che, quando si avanzano critiche ad una donna,  non si parte dalle sue posizioni politiche – come sarebbe corretto in questo caso – ma dal suo aspetto fisico”.
“Che noia”.
“Già”.

28 pensieri su “L'ANNO DELLE COZZE

  1. e cavolo…la fidanzata di quello che parla (se ne ha una)deve essere per lo meno la regina di saba….bisogna capirlo se ha gusti difficili!!!!penso che una persona che apre un discorso in quel modo si commenti da solo,e rimpiango i minuti persi per ascoltarlo.va bè,ha voluto dire la sua…io dico la mia:impiccati!!!!

  2. Altra faccia della stessa medaglia: ci sono quelli che, sempre attaccati “come cozze” (loro sì) allo scoglio dell’aspetto fisico di Debora Serracchiani, commentano: “Ma che carina! Accidenti, dimostra 25 anni, mica 38! Ma dai nooo, non ci credo: trentoooootto?”.
    Poi – se va bene, ma solo se va bene – commentano *anche* ciò che ha detto.
    Più spesso si fermano prima.
    Non se ne esce.
    Ciao!

  3. ma che c’entra la fidanzata di quello che parla? io voglio VEDERE LUI, se non sbaglio il Sig. Claudio
    sono curiosissima, voglio valutare statura, capelli, viso, muscolatura spalle, addominali, pelle…spesso sento uomini “alti” 1,60, coi denti in fuori, il riporto, la forfora e la pancia valutare l’aspetto fisico di colleghe donne..

  4. Lippa io c’ho provato: ma appena ho sentito il suo strascicato strafottente (e, perdonami, romanesco) “Debborah” ho avuto un modo di disgusto. Quando poi ho sentito la parola “cozza” ho spento. Non lo ascolto e non mi piace.
    Si fotta.

  5. Boh io pure dopo cozza me ne sono andata.
    Che mi veniva da commentare! Eh ir bello der blog qualsiasi minchione può argomentare in base alla sua sintassi interiore eh! Senza supervisioni di sorta.
    Poi mi sono ricordata del fatto che certe sintassi dilagano.

  6. Agli occhi di questi maschi non si può essere ne brutte ne belle che comunque tentano di metterti fuori gioco con questi “colpi bassi”(ricordo infinite battute sulla Iervolino o sulla candidatura di Segolene Royal in francia). Con questi maschi, non si può essere.

  7. fantastica debora. apre l’intervento dicendo “io vengo da una città lontano, la città di udine, che per darvi delle coordinate sportive è la città dell’udinese e della snaidero.” Sa benissimo a chi si rivolge. il suo intervento politico è la cosa più bella che s’è vista in italia da non so quanti decenni.

  8. nel merito non stava dicendo cose troppo criticabili(ma scendendo nella scala del buongusto per far collimare lo scadente livello degli appellativi direi che ascoltandolo pareva la caricatura di quello che cerca di venderti i calendari della polizia al telefono,mettendoti pure una certa pressione)

  9. Premesso che avevo già visto su youtube l’intervento di debora serracchiani e mi erano piaciute sia le sue parole che il suo aspetto; e premesso che anch’io, come gianni, ho smesso dopo pochi secondi di ascoltare le idiozie del blogger che erano tali pur prescindendo dalle sue considerazioni sull’avvenenza della giovane delegata del PD. Ecco, premesso tutto questo, mi chiedo: non sarebbe più utile, e sensato, ragionare sul problema per cui i nostri concittadini, e soprattutto la maggioranza delle donne maggiorenni, hanno votato entusiasticamente per quello che a ragione Sartori definisce “un sultanato con tanto di corte e di harem”? Perché tutto discende da qui, perfino la difesa da parte delle femministe di sinistra delle indifendibili favorite del sultano (Mara Carfagna, la Brambilla ecc)…

  10. Contesto nell’ultimo commento: “la maggioranza delle donne maggiorenni” e “i nostri concittadini.
    Primo, non mi piace generalizzare per categorie quando si parla dei votanti di una determinata fazione politica (le donne, i vecchietti di retequattro…) , sa di prevenuto. Secondo, se continuiamo tutti a ripetere che la maggioranza degli italiani ha voluto e vuole il b., come dicono i suoi sondaggi, finiamo per crederci, della serie profezia che si autoavvera.
    L’ha votato al piu’ un italiano su quattro. Se ha vinto e continua a vincere, e’ solo per debolezza degli avversari e per l’elevato livello di sfiducia e astensionismo (che sfiora ormai il 50%) in chi non vede alternative valide, ma se andassimo ad analizzare a fondo i dati (cosa che chi da’ le notizie si guarda bene dal lasciarci fare) scopriremmo che non ha aumentato di molto i suoi consensi, anzi ne ha persi rispetto ai tempi e alle votazioni migliori.
    Poi, si’, che in alcuni casi i sondaggi non siano fasulli completamente, che un minimo di fiducia la riscuota a torto anche in chi non l’ha votato, puo’ essere. In effetti, la propaganda, l’uomo forte, colui che fa, la compattezza della maggioranza, la presunta sicurezza… sono tutti argomenti che fanno presa in chi ragiona in bianco e nero. Ma sono anche argomenti a orologeria, prima o poi il bluff si scopre, se non perdiamo tutte le liberta’ prima.
    Mi giunge nuova quella delle femministe di sinistra che difendono le indifendibili. Magari meriterebbe un’analisi piu’ approfondita.
    Per il resto, sospetto che anche questo intervento del blogger sia il solito pretesto per attaccare comunque, con le armi a disposizione piu’ atte a screditare e svilire, chi ha detto qualcosa di scomodo e condivisibile, facendosi portavoce di tanti.

  11. a me alcune cose che ha detto la Serracchiani non hanno mandato in visibilio, ma quello che mi fa inca@@re davvero è che su facebook il suo video gira con il titolo: “le apparenze ingannano”. Intendendo: toh, è carina e non è del tutto demente! Toh!!
    Ho provato a farlo notare, ma…

  12. Aggiungo una cosa: il suddetto blogger sarà sì povero e indifeso ma, come ho appena scoperto grazie ad uno dei commentatori, il suo video al momento appare nella home page del sito YouDem.tv, che dovrebbe essere – se non vado errato – la tv ufficiale del Partito Democratico.

  13. Perfetto! Proprio come temevo io: se e’ vero, e’ la coda avvelenata dello stesso PD a lanciare simili schizzi corrosivi.
    Certo che se e’ cosi’ c’e’ da esserne tristi: un intervento condivisibile solo in parte, (sono d’accordo con Luisa), all’acqua di rose, in alcuni punti simile alla scoperta dell’acqua tiepida, potrebbe gia’ essere troppo rivoluzionario per tal partito.
    Del resto, la lotta politica all’interno per poltrone e poltroncine e’ sempre stata spietata, e il maschilismo imperante: ricordate quella bellissima scenetta dell’unica puntata di Raiot della Guzzanti, su una riunione in una sede DS? Perfetta!
    Per quel poco che ho avuto a che fare con quell’ambiente, la trovavo verosimigliantissima. Mi sa che anche per quello il programma sia stato censurato.

  14. “Mi giunge nuova quella delle femministe di sinistra che difendono le indifendibili”
    Evidentemente frequenti poco questo blog. Chiedi alla sua titolare. Per quanto riguarda il voto delle donne alle elezioni politiche del 2008, è ovvio che si intendono “le votanti”, e non chi si è astenuto, se no non si parlerebbe di “voto delle donne”. Così com’è ovvio che per “sultanato” si intende tutta la coalizione oggi al governo (Lega, il Movimento per l’Autonomia di Lombardo ecc), non solo il PdL o il suo leader.

  15. Mi spiace per tutte voi signore non centro-destriste che non siete in grado di vedere la noncozzità di Silvio.
    Per voi sinistrorse è il male assoluto, e invece è il bello assoluto.
    A Hollywood recentemente ci hanno fatto un film, si chiama “Il curioso caso di Benjamin Button”, e nella parte di Silvio c’è Brad Pitt. Questo perché negli States sanno capire e riconoscere il fascino.

  16. Ho ascoltato l’intervento di questo tipo e mi è dispiaciuto perché nonostante sia sacrosanto dare rilievo al fatto che una donna viene giudicata ancora prima che apra bocca, sia da destra che da sinistra, si finisce comunque per fare pubblicità e dare importanza alle parole di un pirla qualunque.

  17. Ma cosa significa esattamente “cozza”? dal discorso che ho sentito aspettavo i deprecabili apprezzamenti sulla venustà della “udinese qualsiasi” ma non ne ho sentiti, piuttosto è la banalità del pensiero che sgomenta, mi sembra invece che con cozza intendesse una somiglianza morale con Moretti, ma vedo che la interpretate tutti con “bruttona” che mi pare che non sia il suo caso.
    Continua però a sfuggirmi l’interesse del fatto, l’audio intervento è più che altro nullo di interesse, certamente è più gravido di interesse il commento di Ekerot, clinicamente intendo.

  18. Sentir parlare Debora Serracchiani è stata una scoperta meravigliosa.
    Brividi lungo la schiena e possibilità nuove immaginate. Migliori.

  19. Colpire l’aspetto fisico per minare l’autostima è una pratica che non appartiene al nord, specie a un posto come il Friule dove la gente è abituata a giudicare i risultati e non le chiacchiere. Il fatto che un’affermazione del genere qui sia percepita con ira e non con stupore, per me è già indice del diverso ruolo che le donne hanno nelle varie zone geografiche d’Italia. Da noi una percentuale altissima di aziende è gestite da donne, inclusa quella fondata e gestita da mia nonna. Ricordo una vacanza in Sicilia dove solo perché si viaggiava da sole io e una mia amica ci chiamavano le longobarde. La tristezza è che da voi a Roma e più giù ancora peggio, la donna è ancora l’accompagnatrice e sempre accompagnata dal maschio, quindi ci si sente autorizzati a valutarne le forme invece che l’operato. Così se una donna esprime un’opinione forte si va a vedere se ha un bel culo. Nel caso abbia un bel culo anche l’opinione verrà ascoltata, in caso contrario si liquida come cozza. Mi sembra davvero un segno di civiltà. D’altronde per anni la donna immagine della sinistra romana è stata la Ferrilli, il che la dice lunga.

  20. Il suo obiettivo lo raggiunge però: è riuscito a farci incazzare. Parte con un attacco “ad personam”, e successivamente non dice niente (l’aggrapparsi al “non c’è niente di nuovo”, variante morbida del dare del nazista all’oggetto dellattacco) che non sottolinei la sua pochezza di Uomo Irrilevante.

  21. Il fatto che ancora ci si riesca ad arrabbiare per una comportamento così diffuso lo considero positivo, tanto per dire che qualcosa di positivo ancora riesco a vederlo.
    Che una donna debba essere considerata per quello che dice e per quello che fa, senza nessun coefficiente che intervenga a correggere – in positivo o in negativo – la valutazione, mi pare ancora lontano all’orizzonte.
    Penso all’spetto fisico, su cui mi pare siamo tutti d’accordo, ma pure al fatto stesso di essere donna, che non ho mai capito perché, in alcuni casi, dovrebbe essere considerato una specie di sgravio morale. Mi scuso con le femmininiste, ma questo io l’ho sempre considerato una forma intollerabile di discriminazione nei confronti delle donne stesse, una specie di autoconfinamento eterno in uno stato di minorità.
    Per questo non ho condiviso, e veramente nemmeno l’ho capita, la difesa ad oltranza che le femministe hanno fatto della ministra delle pari opportunità all’indomani della manifestazione di piazza Navona.
    Ero presente in quella piazza e il giorno dopo ho visto criminalizzati sui giornali, anche quelli delle sinistra istituzionale, i partecipanti alla manifestazione e santificata la ministra. La satira di Sabina Guzzanti, che ha chiuso la serata ricca di moltissimi altri interventi, poteva essere criticata sotto molti punti di vista, l’ultimo dei quali, secondo me, era quello dell’inaccettabilità del fatto che una donna criticasse in modo così radicale un’altra donna.
    Ma perché se una donna pensa che il comportamento di un’altra donna è inacettabile non lo dovrebbe dire, quali tutele, complicità e connivenze debbono essere osservate da parte di una donna nei confronti delle altre donne?
    Per me apostrofare una donna come cozza e apostrofarla come santa ‘a prescindere’ è esattamente la stessa cosa, forme di discriminazioni belle e buone.

  22. Il blogger che parla, per me, parla da cozza. Si sentisse per lo meno, e si desse un giudizio. Sai Loredana, anche dare importanza a signori del genere, per me, è non essere dalla parte della bambine/donne…

  23. quando ho visto la serracchiani su you tube ho pensato che era in gamba, che stava dicendo ai dirigenti del pd tutto quello che avrei voluto dire io, che era da tanto che non sentivo parlare di politica in un linguaggio così lineare e diretto e che la cosa mi piaceva, che finalmente era una che non parlava dei soliti intrighi di palazzo, ma di come provare a costruire qualcosa partendo dalle ceneri della sinistra. ho pensato che mi sarebbe piaciuto ascoltarla ancora al posto delle solite facce che si vedono in tv e che difendono da anni le loro postazioni di potere. non mi è venuto in mente che poteva essere una cozza o una bella. però conosco molto bene quel tipo di posizione mentale nei confronti delle donne: brave, preparate, informate , tutto quello che vuoi…ma prima di tutto sono belle o brutte? sono cozze o sirene? mentalità dura a morire, ancora quanta strada dobbiamo fare…e poi in regime d sultanato con tanto di harem la lotta non è facile. meno male che c’è la lippa:-)

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