LE DONNE A CUI DICO GRAZIE

Il documentario Il corpo delle donne è ora on line in versione integrale. Approfitto per ringraziare Lorella per aver citato più volte Ancora dalla parte del bambine. E perchè il suo lavoro è uno spunto preziosissimo anche per il libro sulla vecchiaia femminile. Argomento più duro e doloroso di quel che immaginassi quando ho cominciato a lavorarci.
Approfitto anche per dire un’altra cosa: è un po’ triste che i media tradizionali scoprano che esiste un problemino come questo solo in seguito alle note vicende che coinvolgono il signor Berlusconi. Tristissimo, anzi: sono anni che l’uso del corpo femminile in televisione è sotto gli occhi di tutti. Bastava guardare Blob, ogni sera, per avere un’efficace riassunto. E poi, cosa succederà? A divorzio avvenuto si ricomincerà a guardare altrove?
La risposta, certo, è no: non finchè esistono persone come Lorella Zanardo, come Monica Pepe di Zeroviolenzadonne.it, come Giovanna Cosenza, come Annamaria Testa, come tutte le donne che ogni giorno si dedicano ad osservare, analizzare, condividere quel che accade intorno a loro.
Ma quanto di tutto questo arriva là fuori?

9 pensieri su “LE DONNE A CUI DICO GRAZIE

  1. da spaccaforno.it
    “””In giro si accennava a foto taroccate, grossomodo ho avuto anche io la sensazione che fossero rivisitate la dove mostrano il volto del premier, come probabilmente ad aggiungere un velo di bellezza sulla cera dell’uomo. Ho letto alcuni commenti che parlano di fotomontaggio e su questo si può concordare o meno.
    Personalmente qui ti aggiungo una sensazione di cui non ho trovato traccia: c’è la foto con il padre, la madre, la Letizia e il Cavaliere. Guardando il riflesso allo specchio collocato alle loro spalle si notano tre figure e non quattro (certo lo specchio è inclinato e può aver lasciato fuori una parte del riflesso) ma la cosa inquietante è che si distingue bene il riflesso del padre, poi altrettanto bene la capigliatura di donna (quella della madre o della figlia) e il terzo riflesso (a margine sinistro della foto) richiama una piccola porzione che può essere la testa di un uomo (il premier?) e non di certo l’altra donna che si vede nella prospettiva frontale della foto (non ho letto da nessuna parte che qualcuno abbia notato questo dettaglio). Nella stessa foto la famiglia (padre madre e ragazza) incrociano i bicchieri per un brindisi, mi è sembrato strano che l’ospite d’onore invece alzi il bicchiere lontano da quel brindisi, come si trovasse per fatti suoi e non per festeggiare la ragazza. La stranezza mi ha fatto inforcare gli occhiale e credo di aver notato che il bicchiere che ha in mano il cavaliere è leggermente più largo rispetto a quello che hanno in mano gli altri tre. Come mai il bicchiere è diverso? forse appartiene ad un altro servizio, di bicchieri o fotografico. Poi ci sarebbe da chiedersi come mai nel riflesso del bicchiere del cavaliere si notano tre riflessi di punti luce e negli altri invece solo uno, ma non importa, non voglio sprecare l’attenzione ai minimi dettagli. Quel che mi pare singolare di questa vicenda è che se ne parli ampiamente, ieri su porta a porta, come dici tu. Sarebbe per “par condition” che la moglie del premier usasse lo stesso salotto di Vespa qualora lo volesse a questo punto. Ma anche ciò credo che non meriti l’attenzione o tutta la nostra attenzione. Quel che ci si è dimenticati è l’intervista a Noemi Letizia fatta da Angelo Agrippa per il Corriere della Sera, pubblicata in data 28 aprile 2009, te ne propongo uno stralcio, ma ritengo che nemmeno essa meriti tutta la nostra attenzione:
    domanda – Mi racconta qual è la sua barzelletta preferita tra le tante che il premier le racconta?
    risposta – «Vi sono due ministri del governo Prodi che vanno in Africa, su un’isola deserta, e vengono catturati da una tribù di indigeni. Il capo tribù interpella il primo ostaggio e gli propone: ‘‘Vuoi morire o bunga-bunga?’’. Il ministro sceglie: ‘‘bunga-bunga’’. E viene violentato. Il secondo prigioniero, anche lui messo dinanzi alla scelta, non indugia e risponde: ‘‘Voglio morire!’’. Ma il capo tribù: ‘‘Prima bunga-bunga e poi morire».
    domanda – Nei momenti di relax, Berlusconi cosa le confida?
    risposta – «Fa tanto per il popolo. È il politico numero uno. Non dorme mai. Io non riuscirei a fare la sua stessa vita. Quando vado da lui ha sempre la scrivania sommersa dalle carte. Dice che vorrebbe mettersi su una barca per dedicarsi alla lettura. Talvolta è deluso dal fatto che viene giudicato male. Io lo incoraggio, gli spiego che chi lo giudica male non guarda al di là del proprio naso. Nessuno può immaginare quanto Papi sia sensibile. Pensi che gli sono stata vicinissima quando è morta, di recente, la sorella Maria Antonietta. Gli dicevo che soltanto io potevo capire il suo dolore».
    domanda – Perché?
    risposta – «Ho perso un fratello, Yuri, sette anni fa. A causa di un incidente stradale. Ora è il mio angelo custode».
    domanda – Noemi, per quale squadra tiene?
    risposta – «Sono patriottica, tifo Napoli. Poi, la mia seconda squadra è il Milan».
    domanda – Noemi, quando la vedremo in politica, alle prossime regionali?
    risposta – «No, preferisco candidarmi alla Camera, al parlamento. Ci penserà Papi Silvio»
    Sarà stata questa l’intervista che ha fatto sclerare la signora Veronica Lario? “””

  2. Vorrei segnalare un’altra donna da annegare in un mare di grazie. Cinzia Caporale (http://ulisse.sissa.it/personaggi/Uper060613s007).
    Il corpo delle donne è quarto di bue da esporre nella macelelria televisiva ma diventa scandalo (o tabù) da nascondere quando si accinge a dare la vita.
    Cinzia Caporale si è battuta per garantire il diritto di scelta ad un parto indolore. Garantire alle donne che lo desiderano un trattamento sanitario equo e non discriminatorio.
    Così la Nostra si è espressa nel 2006 quando si tentava di introdurre nei LEA l’epidurale:
    «Mi farò carico di richiamare alcuni concetti espressi in precedenti pareri. E’ uno scandalo, sono certa che i colleghi saranno sensibili. E’ una pieno diritto del cittadino avere a disposizione tutti i mezzi per gestire e contrastare il dolore», preannuncia la vicepresidente, Cinzia Caporale.
    Purtroppo a distanza di tempo la situazione non è cambiata. In iTALIA si partorisce nel dolore e l’unica via di fuga è il cesareo che cresce a ritmi vertiginosi.
    Cara Loredana il tuo libro per me rimane un pilastro della mia identità di donna e ora pure di mamma.
    Ma dovresti scriverne uno dedicato al parto e alal maternità. “Dalla parte delle mamme”? 🙂

  3. Clamorosamente OT, scusatemi, lo segnalo perché del libro se ne è parlato anche qui.
    Oggi a Fahrenheit verso le 17.20 presenteranno il libro “Smettila di camminarmi addosso” di Claudia Priano. Marino Sinibaldi intervisterà l’autrice.

  4. Ehi, ma siamo noi che ringraziamo te!
    🙂
    Dico sempre, in tutti i contesti in cui mi capita di parlarne, che Ancora dalla parte delle bambine, più che un libro, è un servizio sociale. E pure quello sulla vecchiaia, che stai preparando, lo sarà.
    PS: Però, che faticaccia…

  5. Sabato 9 maggio, sabato prossimo, parlerò di “Qui tutto va a puttane”, l’antologia di racconti sulla tematica della prostituzione e dello sfruttamento delle donne, antologia che contiene pure un mio racconto. Lo farò dalle 19 allo spazio sociale autogestito “La Zona”, che si trova a Bergamo in via Bonomelli 9. Se qualche frequentatore o frequentatrice di questo blog fosse dei dintorni e non avesse niente di meglio da fare, potrebbe venirci. Ciao.

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