POCHE E VELOCI NOTE SUL SALONE

Ci vorrà un po’ di tempo per elaborare, mi limito a qualche nota sulla porzione di Salone del Libro vissuta nei giorni scorsi. Scrivo porzione perché il Salone è stato, quest’anno in particolar modo, tentacolare eppure coerente nelle decine di diramazioni, alte, pop, medie, artigianali, critiche, giocose, serissime. Dunque, in primo luogo, grazie a Nicola Lagioia e a tutti i compagni di via, per questi mesi, prima ancora che per questi giorni.
Tre spunti sulle conversazioni fatte (trovate i podcast di Fahrenheit qui)
Javer Marìas e il tempo lento. Quello della scrittura (usa la macchina da scrivere per forzarsi a quel tempo lento), quello della lettura (il romanzo, per Marìas, viene forzato dall’interno e ampliato fino ad essere altro: speculazione, disamina letteraria, fra l’altro).
Walter Siti e il farsi storici dei sentimenti. Non è che lo scrittore debba raccontare i fatti, o illudersi di poterli cambiare. Ma interpretare e narrare i sentimenti, sì. Che non sono sempre identici nel tempo. Odiare, per esempio, non avviene allo stesso modo.
Maylis de Kerangal e il linguaggio. O meglio, farsi “ventriloqua” del linguaggio altrui. Corniche Kennedy, che è del 2008, compie esattamente questa operazione sul linguaggio, non solo verbale, dell’adolescenza.
Una considerazione sul #metoo
Molto semplice, se credete: tutte le ospiti, ed erano tante, sono state rispettose dei tempi, nessuna ha sottratto spazio alle altre, tutte hanno ascoltato quanto le altre dicevano. Non è così comune. Trovate il video qui.
Una chiosa, già sentita, sulla letteratura fantastica e sul cosiddetto “pop”
In realtà c’è poco da chiosare.  Non vale la pena continuare a rispondere a chi sostiene che il fantastico è faccenda da ragazzini e da autori non letterari, salvo nei casi in cui cui un dotto critico si degni benevolmente di fornire il proprio canone che accoglie nell’empireo della letteratura qualche scrittore o rintracci bagliori di perturbante in una produzione considerata realista. Volendo, si può ascoltare.
Qui, l’incontro sulle scrittrici del fantastico.
Qui, la serata Game of Thrones (che includeva non poche parti critiche, per la cronaca).
Fra non molto, on line anche i racconti scritti da Vincenzo Latronico, Sacha Naspini, Veronica Raimo, Danilo Soscia nella nostra “Villa Diodati”.
Grazie, e all’anno prossimo.

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