"PUPA" E' IN LIBRERIA: OVVERO, PERCHE' HO SCRITTO UN LIBRO PER RAGAZZI

1455990_335885826553211_2131376184_nHo scritto un libro per ragazzi, che esce oggi in libreria. Si chiama Pupa, è illustrato (magnificamente) da Paolo d’Altan, ha la prefazione di Lidia Ravera e lo pubblica Rrose Sélavy. Perché l’ho fatto? Perché avevo voglia di raccontare una storia, perché credo nelle storie, perché mi ha reso felice farlo. Perché l’ho fatto con un piccolo editore? Perché questo piccolo editore è speciale: intanto si chiama Rrose Sélavy,  il nome con il quale Marcel Duchamp firmò alcune sue opere, e questo già prometteva bene, ma soprattutto perché fa poche e buone cose, e le segue con amore. I “quaderni quadroni”, che è la collana che ospita Pupa, sono progetti pensati e preziosi. Fin qui ne sono usciti tre: Che mestieri fantastici!, di Massimo De Nardo, con anagrammi di Stefano Bartezzaghi e illustrazioni di Tullio Pericoli, Il topo sognatore e altri animali di paese di Franco Arminio con disegni di Simone Massi e, appunto, il mio. I libri di Rrose Sélavy si trovano in queste librerie.
Pupa si può definire una distopia. Ma non c’è solo questo: anzi, questa è la cornice. Come da scheda, la storia si svolge così:
“In un futuro molto prossimo, i bambini sognano di essere selezionati per un lavoro importante: fare i Nipoti Sostituti significa infatti tenere compagnia ai Richiedenti, i vecchi rimasti soli perché le famiglie non hanno tempo di andarli a trovare. Adele ha ottenuto il suo primo incarico e si presenta all’appuntamento piena di buona volontà e consapevole delle istruzioni ricevute a scuola: portare fiori e paste, prepararsi a guardare la televisione e sfogliare album di fotografie. Ma Pupa, la sua Richiedente, non è una vecchia signora come le altre: non solo non guarda la televisione e non rimpiange i tempi andati, ma costruisce oggetti fantastici e meravigliosamente inutili, e soprattutto conosce il potere delle storie. Nei pomeriggi trascorsi con lei, Adele conoscerà un cammello-dinosauro e un jinn, un demone del fuoco, che sono stati i compagni di avventure di Pupa durante la sua infanzia di colona italiana a Bengasi, fra datteri e bombe. Adele impara ad ascoltare e a raccontare: perché le storie, come si sa, cambiano il mondo”.
Per me, immaginare il futuro significa anche (e a volte soprattutto) narrare il passato. Nel caso specifico, ho restituito in Pupa i racconti di mia madre, che è stata colona italiana a Bengasi da uno a diciotto anni. Pupa è il nome che le hanno sempre dato i suoi familiari, e ancora qualcuno la chiama così, a dispetto dei suoi novanta bellissimi anni. Anche alcune delle avventure della “mia” Pupa le appartengono: non il  jinn, ma non potrei giurarci.
Questo è il mio piccolo regalo natalizio: so che in questo 2013 ho scritto molto, ma il quarto libro è il più amato. Spero che una parte di questo amore arrivi anche a chi lo leggerà. E ancora una volta grazie, commentarium.

21 pensieri su “"PUPA" E' IN LIBRERIA: OVVERO, PERCHE' HO SCRITTO UN LIBRO PER RAGAZZI

  1. Ma tu ci spiazzi! Come mai non ci avevi accennato niente?
    Beh chiederò al mio libraio di fiducia (e non alla catena che compare nel tuo elenco come libreria di vendita nella mia città) e aspetterò pazientemente che arrivi…

  2. Cari amici e lettori di lipperatura e di Pupa, potete contattarci direttamente qui: rroseselavyeditore@gmail.com / 0733.971310
    Oppure potete farci scrivere o telefonare dal vostro libraio “di fiducia”.
    Pupa arriverà velocemente.
    Per quando sarà, buona lettura.
    Massimo

  3. Che bella notizia! Leggerò il libro prima possibile e vi cercherò il filo che lega le mamme alle figlie e alle nonne. Imparerò qualcosa di nuovo e, di sicuro, questo qualcosa mi sorprenderà! Grazie,
    Laura

  4. Ma che splendida sorpresa! Ho appena fatto arrivare nella “mia” libreria indipendente di fiducia (ad altissimo rischio chiusura :-() i libri per l’infanzia di Settenove che ci hai segnalato…direi che ordinerò il tuo intanto che vado a ritirarli!
    Grazie e tantissimi auguri.

  5. Lo voglio! Lo voglio! Lo voglio!
    Questo è un messaggio “subliminale” rivolto a colui che passerà sicuramente qui sul blog e magari ancora non sa cosa regalarmi a Natale 😉 (Diabolica maceratese d’adozione)
    Brava Loredana che ho quasi finito Morti di fama e inizio subito Pupa!

  6. Anche noi lo abbiamo ordinato! Non vedo l’ora di averlo tra le mani. Naturalmente una copia è già mia.
    Poi speriamo di riuscire a organizzare una presentazione, cosa che sta diventando sempre più complicata, non so perché…

  7. Ops! Nella mia città così tanto fermento editoriale!?? Dopo la benemerita LiberiLibri (che sta a due passi da casa mia!) da cui pesco spesso a piene mani, pure questa scoperta!
    Dato che ho appena finito di divorare “Non è un Paese per vecchie” e soprattutto “Di mamma ce n’è più d’una” (riflessioni a go-go in testa…), temo proprio che andrò a prenotare anche questo racconto, prima di immergermi in “Morti di fama” nei quali temo di riconoscermi almeno in parte.

  8. vedo che a Genova nessuna libreria lo ha prenotato. Feltrinelli è in difficoltà e Assolibri ha chiuso.
    Potresti provare con la libreria “Ultima spiaggia” che ha una sede a Camogli e una a Ventotene dopo che il proprietario – un libraio entusiasta che d’inverno se ne sta a Camogli – ha venduto, qualche tempo fa, Assolibri.
    un bacio

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