RASSEGNA STAMPA.3

Alcune novità e un po’ di rassegna stampa.
Su Giap! molte notizie sull’Assessore Donazzan che chiede la messa al bando dei libri nelle scuole venete: leggete.
La cinquina del Premio Campiello 2010 ha scritto alla Fondazione Campiello chiedendo una presa di posizione. Nel blog di Michela Murgia la mail e la risposta.
Interventi e articoli:
Il Tg3 delle 19, ieri sera.
Giovanna Zucconi su Tuttolibri de La Stampa
Libération

Un articolo dell’assessore al Comune di Venezia Gianfranco Bettin
Antonio Moresco su Il primo amore
Carla Benedetti su Il primo amore
Agoravox
American Leftist

7 pensieri su “RASSEGNA STAMPA.3

  1. Oggi ho recuperato la lettera del 16 gennaio di Bova e Costa http://ilgazzettino.it/articolo_app.php?…) sconcerto che si somma allo sconcerto, voglio dire prima si richiamano a un’affermazione di Barbara Spinelli e poi argomentano con: “Noi vogliamo stare dalla parte dei buoni perché sono loro i nostri eroi”. E’ una frase da bambino in età prescolare per la miseria! Fra questo e l’ultimo articolo dei Wu Ming con la storia della Donazzan viene veramente voglia di sbattere la testa contro il muro.
    Come si possono eleggere simili individui?
    Un saluto e grazie per il lavoro enorme che sta facendo di questi giorni.

  2. Ho letto la risposta del Presidente della Fondazione Campiello, Andrea Tomat, alla lettera degli scrittori dell’ultima ‘cinquina’, seguendo i link proposti da Loredana L., ma mi pare piuttosto ‘strana’, tanto nel merito, quanto nella logica! Si veda in particolare il “_Per questo_ sono convinto”… eccetera (cito uno stralcio più sotto).
    E allora il punto è: La Murgia e i suoi colleghi possono davvero dirsi rassicurati? E’ dando ‘indirizzi politici’ a bibliotecari e docenti che si “tiene sempre viva l’attenzione su importanti questioni morali?” O non ho capito bene la risposta?
    Ecco lo stralcio dell’ ehm… “nettissimo” Presidente (paura di far arrabbiare la Donazzan? Cavolo, allora bisogna proprio che continuiamo a tenerla d’occhio, a tenerla!):
    “Non condivido le dichiarazioni provocatorie di alcuni esponenti politici della nostra regione, sono certo che nessuno ritenga difendibile Cesare Battisti, e io certamente sono tra i più favorevoli ad una dura condanna. Per questo sono convinto, che nessuno degli esponenti politici della nostra regione voglia ostacolare la libertà di pensiero, quanto, piuttosto, porre l’accento sull’importanza di tener sempre viva l’attenzione su importanti questioni morali”.

  3. Stefano io invece ne sono piuttosto soddisfatta. C’è anche questa cosa per le persone che sono particolarmente ostili all’appello – una specie di desiderio politico di volerlo ribadire e allo stesso tempo la necessità di difendere i firmatari dall’incredibile gesto limitante. Non credo che a COnfindustria importi un angolo di sega di Donazzan. Credo piuttosto che questo è il massimo dei toni che ci si possa aspettare da loro, coerentemente con la loro linea da sempre. POi si può discutere – è pur sempre gente che fa presentare il Campiello da Vespa eh.

  4. @zauberei
    che scrive: “Credo piuttosto che questo è il massimo dei toni che ci si possa aspettare da loro”.
    Ecco, appunto: ohime’ su questo siamo d’accordo…
    (e l’ohime’ è appunto riferito a ‘loro’ e non a te zauberei, mi raccomando!).
    Ciao 🙂
    Stefano Dop.

  5. Mi scuso se è già stato segnalato. Umberto Curi sul Corriere del Veneto http://bit.ly/dF5DeS notevole per come ricorda alla Donazzan quella bagatella che è la fedeltà ai nostri principi costituzionali. Un brano: “Diventa un’esponente delle istituzioni, una rappresentante di tutto il popolo di questa regione, di destra e di sinistra, e in tale veste ella dovrebbe avvertire l’obbligo di corrispondere con rigore ai suoi doveri istituzionali. Ebbene, compito di chi eserciti il referato all’istruzione è quello di operare perché cultura, aggiornamento, istruzione, formazione, si diffondano quanto più ampiamente possibile. Mentre a lei non compete affatto stabilire quali letture debbano essere fatte e quali evitate, quali libri debbano essere letti e quali invece cancellati o proibiti. Non si tratta di una sottigliezza, ma dell’interpretazione corretta di un ruolo in se stesso molto delicato, per il quale non sono possibili sbandamenti, come quello di cui ora si discute.”

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