RECINTI

Ricevo da più parti segnalazioni sulla promozione Frecciarossa, che in effetti è quanto meno sventata. Per chi non la conoscesse, è quella per cui a ottobre viaggiano gratis le donne, purchè in gruppo familiare da tre a cinque persone con almeno un bambino, oppure – il sabato- gratis se in coppia.  Sventata, appunto. Allo stesso modo in cui, nelle grandi catene alberghiere, si differenzia l’offerta per signore e signori, riservando alle prime il phon professionale e ai secondi il wi fi.
A darmi da pensare, però, è un’altra cosa. Per ora, mi limito a fornire il dato secco. Tra le critiche che ho ricevuto al libro, c’è quella che mi rimprovera di essermi occupata anche dei maschi. Troppo. Come se la vecchiaia fosse solo una questione femminile. Ora, è vero che all’interno della discriminazione anagrafica ne esiste una di genere, e pesante: ma è anche vero che l’invisibilità, la povertà, in una parola l’emergenza non appartengono esclusivamente alla battaglia delle donne. E che se la medesima si chiude nell’ennesimo recinto, come ha già fatto, il rischio è altissimo.

8 pensieri su “RECINTI

  1. A Loredà ma che è a’ settimana delle critiche imbecilli?
    Anzi, per me il problema non del libro tuo ma dell’oggetto di cui tratta è proprio nel fatto che siccome la vecchiaia è significante discriminante molto forte per tutti io avverto la differenza tra anziane e anziani reale ma meno forte che in altri momenti della vita. E per tanti versi accomunante. Non potevi fare diversamente da così.
    La promozione di freccia rossa – è un problemaccio. Non si poteva fare lo sconto al genitore con prole ?(anche perchè ve lo siete chiesti dove lo ficca uno a’prole carrozzinata su frecciarossa? sorvoliamo) Non era molto meglio? Meno discriminante – economicamente pressocchè identico?

  2. Anche a me ha colpito come quantomeno bizzarra la promozione Frecciarossa. Come dice Zaub un semplice sconto ai portatori di pupi sarebbe stato più logico…Evidentemente l’idea che la gravidanza dura solo (!) nove mesi e che dopo questo lasso di tempo la prole possa essere occasionalmente scarrozzata anche dai padri (nonni, zii ecc.) non sfiora le menti dei Frecciarossi.

  3. La promozione Frecciarossa detesta i single e donc tra poco si pagherà anche un supplemento che ricorda “la tassa del celibato”.
    Per quanto riguarda gli alberghi, per dimestichezza antica, rifiutate i cinque stelle “lager”. Pretendete dagli editori, dagli sponsor e da qualunque datore di lavoro di scegliervi il soggiorno e scapicollatevi su Google su alberghetti che non hanno nessuna vocazione sessista. Frecciarossa e cinque stelle sono per manager poveri di spirito, ritrovate il gusto della lentezza o non vi lamentate.
    Per quanto riguarda, cara Loredana, il libro, anche gli uomini invecchiano e muoiono anche prima delle consorti e vivono anche peggio di loro che hanno mille cose da fare anche a ottanta anni. Spesso come i genitori di Tommaso Pincio se ne vanno entrambi in un posto sperduto, perché l’Italia è attraversata da una tristezza e da uno sfacelo sociale insostenibile. Non solo per vecchie.

  4. @Loredana
    Rispetto alla critica che ti hanno fatto, forse è poco importante che io dica che invece aver fatto riferimento al maschile è uno dei (non pochi) meriti del tuo libro. Piuttosto, per me è una conferma del fatto che, ogniqualvolta qualcuno si impossessa delle nostre idee per una “santa causa”, forse ci dà un po’ più di visibilità, ma alla lunga si rivela il bacio della morte.
    Capisco che il femminismo sia stato importante per te e per molte donne, ma appiattire tutto su questioni di genere finisce coll’essere riduttivo per un pensiero maturo, capace di critica sociale a trecentosessanta gradi, come accade in “Non è un paese per vecchie”.

  5. Alcune differenze tra i modi di invecchiare sono anche generazionali penso. I grandi anziani di oggi, siano genitori o nonni, sono stati allevati in un certo modo, e gli uomini spesso risultano più penalizzati da un carattere frutto di un certo tipo di educazione. Ma per lo stesso motivo generazionale, molte donne hanno situazioni di povertà e invisibilità veramente estreme, non avendo lavorato, o non abbastanza. Mi sembra che il problema di genere sia quindi scarso, o almeno, principalmente pratico. Se non nel caso, centratissimo, dell’immaginario che esiste nei confronti delle vecchie: solo nonne, umili e gentili – oppure velone.
    Pensate al caratteraccio: per molti vecchi è considerato quasi un ‘naturale’ prolungamento dell’autorità e dell’autonomia che avevano da più giovani. Per le vecchie è solo acidità da simil-strega e inaridimento.

  6. Si, i recinti sono insiemi chiusi destinati ad implodere e quanti se ne incontrano nelle nostre battaglie. Se una cosa buona ci ha insegnato Internet è, appunto, fare rete. Quanto è difficile passare dalla logica IO VINCO – TU PERDI a IO VINCO – TU VINCI.

  7. ciao loredana, sto leggendo il tuo libro e spero presto di poterti intervistare…..condivido molto il tuo post. Complimenti per il percorso che stai facendo.

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