Pubblicità progresso: fino al 30 aprile è possibile partecipare al Trofeo RiLL per il miglior racconto fantastico, organizzato dall’associazione RiLL in collaborazione con le riviste Carmilla, Il Foglio Letterario, Liberalia, Prospektiva, Tangram, La Vallisa, la Nexus Editrice, la fanzine Anonima Gidierre, la manifestazione Lucca Comics & Games 2004, la Federazione Ludica Romana e la Federazione Ludica Siciliana.
Il Comitato Promotore, formato dai Riflessi di Luce Lunare, gestirà le varie fasi dell’iniziativa e selezionerà, tra gli scritti pervenuti, i racconti finalisti. Questi saranno poi valutati dalla giuria nazionale (fra gli altri, il direttore di Radierai Sergio Valzania, gli scrittori Eraldo Baldini, Franco Cuomo, Giulio Leoni, Giampiero Rigosi, i premi Urania Donato Altomare e Massimo Mongai, i ludologi- e altro- Luca Giuliano, Andrea Angiolino e Beniamino Sidoti).
Ciascun testo verrà giudicato per l’originalità della trama e dell’intreccio, per la forma e la chiarezza narrativa. La cerimonia di proclamazione dei vincitori avrà luogo nell’autunno 2005, all’interno della manifestazione Lucca Comics & Games; sarà cura del Comitato Promotore comunicare (per lettera o via e-mail), fra luglio e ottobre 2005, le modalità della conclusione del trofeo (data, luogo, orario…) a tutti i partecipanti.
Il racconto vincitore verrà pubblicato sulle riviste Prospektiva e Tangram; inoltre, il suo autore riceverà un premio di 250 euro (dal Comitato Promotore), e un buono acquisto di 55 euro in prodotti della Nexus Editrice. Il racconto secondo classificato sarà invece ospitato sulla rivista Il Foglio Letterario e sulla fanzine Anonima Gidierre.
Il Comitato Promotore, infine, si impegna a curare la stampa di un volume con i migliori lavori o a cercare altre fanzine e riviste interessate a pubblicarli.
Le redazioni delle riviste Carmilla, Liberalia e La Vallisa, in particolare, si riservano di scegliere fra i premiati uno o più racconti da ospitare sulle proprie pagine.
Spettatrice, ho letto l’articolo di Moresco i cui argomenti dellto alla Bertè _ Non sono una signora_ mi intrigano molto. Ma, quando lui dice, “C’è corruzione anche nell’ambiente letterario…la gente non parla ha paura di restare isolata…”, che vuol dire? Che ne sa lui, se qualcuno resta isolato? Se resta isolato Moresco non lo viene a sapere, perchè magari l’isolato ha litigato con qualche potentone in privato, o a Moresco la cosa sarà stata raccontata chissà come. Insomma, che abbia ragione gl? Che si tirino fuori l’argomento tanto per parlare? A me va benissimo, eh? Però dirlo. E’ tanto per parlare. Altrimenti, che Moresco facesse delle accuse precise. “Quel teatro stabile viene gestito male. Quella casa editrice pubblica libri di autori raccomandati”. Non così. che vuol dire così?
cara ilposto, grazie:-)))) è bello non essere presi in faccia.
cmq si può rincarare la dose, sondaggio: datemi il nome di DUE autori italiani che siano provvisti a) di un punto di vista b) di un’estetica c) di tematiche
qualsiasi esse siano.
sono esclusi:
a) il corpo
b) ho mal di pancia
c) la mia infanzia infelice mangiando merendine del mulino bianco
d) si stava meglio quando si stava peggio.
grazie.
ma no gl, quello dell’infanzia con le merendine era proust.
Gl, che vuol dire essere presi in faccia? Era un refuso? Secondo me sei troppo categorico sugli autori italiani. Dici contemporanei?
Due autori
Valerio Evangelisti
Italo Calvino
Mondadori e/o Einaudi.
Il complotto si si svela.
…a pesci in faccia, sorry.
intendevo italiani e contemporanei. ma forse si potrebbe allargare ad europei.
no, non sono categorico, è che culturalmente siamo al terzo mondo, dal mio punto di vista. sindacabilissimo, ovvio.
Ale c, sul complottodi Calvino posso essere d’accordo, ma Evangelisti che c’entra?
Andrea C,
ti devo delle scuse perché non mi sono spiegata bene, la battuta greve “Tornate tutte in gabbia” era rivolta all’opera dell’erudito Carlotti.
@ale c – ok allora avevo capito…ieri sono andato sul sito di Carlotti…istruttivo davvero.
vedi gl, se vogliamo alla tua “lista di argomenti banali” potremmo aggiungere molte altre voci:
“l’ammore”, “il bene contro il male”, “il disagio dei passaggi fondamentali della crescita”, “il fallimento”, “la paura della morte”, ecc. ecc.
solo che se ci mettiamo a fare questo gioco, pigliamo tutta la libreria e la buttiamo nella monnezza. se vogliamo ci sono addirittura libri che parlano di due o tre di questi “argomenti banali”… questo li rende ancora più banali?
crash di ballard parla del corpo – banale!
il giovane holden parla di “come sistava meglio quando mangiavo lemerendine del mulino bianco americano che adesso le stesse merendine mi fanno venire il mal di pancia”
rumore bianco di don delillo parla di “ho mal di pancia e, visto che ho paura che questo mal di pancia mi uccida, preferisco rinunciare al mio corpo…devono essere state quelle merendine che ho mangiato dopo l’evento tossico aereo che da quando c’è stato non si sta più bene come una volta!”
e poi ci sono i promessi sposi che parlano di “un mal di pancia che mi è venuto, ma che è opera di dio che mi ha fatto accettare quelle merendine dal monatto che le ha date pure a don rodrigo, solo che io ho un corpo puro e invece lui no e allora io sopravviverò e potrò tornare a come stavo bene prima, con lucia e ce ne possiamo andare a vivere fianlmente nel mulino bianco”.
a scuola, nel medioevo (gli anni 70), quando ci andavo io, alcuni maestri particolarmente illuminati ci facevano scrivere delle storie partendo da un “binomio fantastico”, cioè due parole che non c’entravano niente…tipo “mucca e accelleratore di particelle” o “impiegato delle poste e nitrato d’argento”.
io, non so perchè, scrivevo sempre storie in cui qualcuno, ad un certo punto, si mangiava l’uovo al tegamino, a me piaceva, era la mia poetica.
scrivevo delle storie davvero pallose, l’originalità della mia poetica non bastava.
Ha Ragione Nicoletti
di Marco Candida
(ripubblico a furor di Cletus questo pezzo… sperando che Carlo non cecchini)
Ha ragione Nicoletti.
Noi blogger facciamo tutti schifo!
Schifo! Schifo Schifo!
Schiiiiiiifoooooo!!!
Noi facciamo finta che non sia così,
ma è così!
Ma guardiamoci in faccia una buona volta!
Guardiamoci in faccia!
Facciamolo una buona volta!
Guardiamo questo sito di Pordenonelegge!
Gran Bel sito, oh sì!
MA NESSUNO CHE SI COMMENTA CON NESSUNO!!!!
Altrc che “lo scrittore è un lettore”
MA VA LA’!
LO SCRITTORE E’ UN NON-LETTORE!!!
A uno scrittore dei libri degli altri non GLIENE FREGA UN CAZZO!!!
FA FINTA!!!
Vuole leggersi solo i suoi di libri!!!
E così eccoci qua, a noi blogger!
Tutti a scrivere e NESSUNO a LEGGERE!
E PORDENONESCRIVE!!!
FA SCHIFO PURE LUI!!!
TUTTI QUESTI SCRITTORI CHE NON SI COMMENTANO FRA DI LORO
CHE APPENA UNO COMMENTA – UN ESTRANEO, UNO DELLA PLEBE – SUBITO
A FARGLI CAPIRE CHE è UN CRETINO – QUANDO TUTTI SANNO CHE LA FACOLTA’ DI LETTERE E FILOSOFIA E’ LA FACOLTA’ PIù FACILE DEL MONDO!!!
MA DA QUANDO IN QUA BISOGNA ESSERE EINSTEIN PER LEGGERE UN NARRATORE?!
MA ANDIAMO!
E poi perché gli scrittori non commentano?
Tu, Mozzi, perché non commenti?
E tu, Garlini, perché non commenti?
E BIONDILLO (Biondillo ti ho visto da costanzo!!! CHE CI VADANO COSTANZO E MORELLI A FARE I FALEGNAMI!!! MA COSA CAZZO HANNO BEVUTO PRIMA DELLA TRASMISSIONE?!)
BIONDILLO perché non commenti?
E tu, Pierluigi Cappello, perché non commenti!
CAPPELLO STO PARLANDO CON TE!!!
E SCARPA!
E CENTOVALLI!
Ecco, perché Benedetta Centovalli non commenta!
Ma io dico che HA RAGIONE NICOLETTI!
OH, Nicoletti, aprici gli occhi tu Nicoletti!
Ti ringraziamo Nicoletti!
Io dico che Dobbiamo chiudere i blog!
Che dobbiamo stamparli, ficcarli in un cassetto e FINE!!!
E invece no! Nah! Stiamo sempre qua! A dar vita a questo petulante ronzio di massa!!!
Come ci permettiamo?!
Guardiamoci in faccia e diacimocelo!
La maggior parte di noi FA CAGARE A SCRIVERE!!!
Io ieri ho riletto il mio libro di centotto pagine (ed è da dodici anni che ci lavoro!) e mi sono accorto…
io mi sono accorto…
CHE E’ UNA CACATA MONDIALE!!!
E quindi dico ha ragione Nicoletti!
BASTA!
SBARACCHIAMO TUTTI!
Grazie, Nicoletti!
Io ti idolatro, Nicoletti!
Nicoletti, distruggici, Nicoletti!
Perché facciamo tutti schifo!
Siamo dei fetentoni!
Dopo aver letto il post di Moresco ho pensato:
– belle parole, ma le abbiamo sentite fino al’indigestione
– belle parole, ma chi è senza peccato scagli la prima pietra
– belle parole, ma chi le pronuncia deve essere pronto a non accettare i meccanismi che combatte (interviste, articoli sui quotidiani, convegni). Mi pare che Moresco e Benedetti non siano sull’aventino.
– belle parole, ma come faccio ad essere sicuro che se chi le pronuncia stesse in una casa editrice o in un giornale non si comporteerbbe nel modo che denuncia?
– belle parole, ma chi mi dice che non servano a fare carriera invece di fare la rivoluzione?
– belle parole, ma mi fanno muovere gli intestini quelli che sono pronti a dire il più grande scrittore vivente degli altri come fa D’Orrico e anche quelli che dicono di se stessi di essere il più grande scrittore vivente e anche incompreso.
Sì, sì…
E poi J. Ellroy che parla di mal di pancia provocati dal troppo piombo… nell’area.
E William Gibson che narra di quanto si stava bene quando Michael Jackson era ancora nero e non aveva figli biondi.
Senza dimenticare il duetto Ellis Palahniuk, nostalgici dei veri psicopatici di una volta.
Ma il mio vero, unico, idolo è: Carlotti, nostalgico dei veri pranzetti preparati della vere femmine di una volta.
A parte il mio unico, vero idolo e un inizio di Gibson per le Edizioni Nord, del quale si è subito pentito, tutti gli altri sono pubblicati da Einaudi e/o Mondatori.
Non voglio soffermarmi su un personaggino del calibro di JG Ballare, primo perché lo pubblica Feltrinelli, secondo perché continua a raccontare di quanto si stava meglio quando si stava senza psichiatri, psicologi, analisti e terapeuti… e poi ne ha parlato anche Andrea.
Vorrei però soffermarmi un istante sulle ultime opere di tal signore che cippa spesso e volentieri del buon vino, che la sua casa editrice italiana tal Einaudi gli fornisce a carrettate. Le ultime opere di questo autore, Body Art e Cosmopolis, sono: a) il corpo b) ho mal di pancia c) la mia infanzia infelice mangiando merendine del mulino bianco d) si stava meglio quando si stava peggio.
Che è?
Einaudi e/o Mondatori non ti hanno stampato il libro?
E vuol dire che non c’hia abbastanza agganci come c’ho io che però essendo un genio scrivo anche molto bene e vendo perché sono anche pop.
Ma chi è Micoletti?
Signora AleC,
direbbe Moresco che gli scrittori da lei citati appartengono alla Restaurazione, poichè pubblicati e recensiti.
Vai cercando qua, vai cercando là,
ma quando la morte ti coglierà
che ti resterà delle tue voglie?
Vanità di vanità.
Sei felice, sei, dei pensieri tuoi,
godendo solo d’argento e d’oro,
alla fine che ti resterà?
Vanità di vanità.
Vai cercando qua, vai cercando là,
seguendo sempre felicità,
sano, allegro e senza affanni…
Vanità di vanità.
Se ora guardi allo specchio il tuo volto sereno
non immagini certo quel che un giorno sarà della tua vanità.
Tutto vanità, solo vanità,
vivete con gioia e semplicità,
state buoni se potete…
tutto il resto è vanità.
Tutto vanità, solo vanità,
lodate il Signore con umiltà,
a lui date tutto l’amore,
nulla più vi mancherà.
Saludos
Iannox
Che significa Paraletterati?
… dove l’oceano non faceva altro che salire e salire e nere pinne di delfino di tanto in tanto scivolavano a pelo d’acqua e i delfini cominciavano a giocare e a fischiare proprio come ricordavo che facevano quando avevo quattro anni a Los Angeles e mia madre mi portava a passeggiare sulle colline dorate a vederli al centro di ricerca e i delfini sembravano eccitati nel vedermi e cominciavano a balzare e a saltare nella loro vasca e il sole era caldo sulle ombre erbose delle colline; e così qui a Long Beach un quarto di secolo più tardi i delfini erano ancora felici e le radio suonavano a tutto volume in inglese e spagnolo mentre gli aerei passavano su in cielo e lunghe petroliere sembravano immobili in lontananza come i pezzi del puzzle di un qualche orizzonte costiero. A causa del ricordo dei delfini riuscivo a persuadermi, per brevi intervalli di tempo, di essere ancora a casa: qualsiasi posto in California, uno stato nel quale ho trascorso metà della mia vita, era quasi bello come San Francisco.
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Sei uno scrittore e cerchi un luogo ideale dove scrivere ? “Recint case per scrittori” pensa a te.
La Recint è una società a sviluppo aziendale fondata dal magnate italo-americano Augusto Tabbone nel 1984 col motto “Pianifichiamo un nuovo rinascimento”, che progetta e costruisce appartamenti per scrittori in tutto il territorio italiano. Le nostre abitazioni sono tutte villette bivano sette per sette metri , edificate nei luoghi più belli del nostro paese , valli amene , rive di fiumi e laghi , collina – montagna – mare .I moduli abitativi sono molti e diversi .Ogni casa è provvista di una biblioteca essenziale , computer con connessine internet , satellite skytv , arredamento .Le case Recint hanno un piccolo giardino che l’inquilino dovrà curare , la Recint provvede all’attrezzatura necessaria (vanga zappa forbici ) fornendo a scelta dieci pacchi semi fiori e un pacco mix di bulbi , varietà comunque che consentono di avere il giardino fiorito tutto l’anno. Tutte le nostre case per scrittori non sono costruite singolarmente ognuna in un luogo diverso per favorire isolamento e concentrazione , comunque mai lontane più di dieci chilometri da un centro abitato di media o piccola grandezza. Sono già in corso di progettazione , pronti a breve , tre villaggi , Nord – Centro – Sud , di venti moduli abitativi di cui cinque per scrittori , il resto facente parte delle nostre altre offerte : Recint case per pittori , case per scultori , case laboratorio (richiedi informazioni) .
Sei interessato al nostro progetto e vuoi farne parte ?
Contatta i nostri uffici e richiedi un colloquio .La Recint da alloggio a scrittori che abbiano già pubblicato , ogni anno un posto è comunque riservato ad un esordiente .Non sono previsti affitto ne spese di manutenzione dell’abitazione , Recint vi consegna le chiavi della vostra piccola casa e vi permette , se vorrete , di cambiarla minimo ogni due mesi , previo accordo con gli altri abitanti o disponibilità. Recint rinnova l’abitazione a chi scrive almeno un opera pronta per la pubblicazione entro lo scadere del secondo anno dall’inizio dell’accordo . Se lo vorrà lo scrittore potrà partecipare agli speciali progetti di scrittura della Recint , ad ogni scrittore verrà consegnato un pacchetto di idee da sviluppare singolarmente o in gruppo , durante la partecipazione al progetto lo scrittore riceverà un retta mensile di 500 euro.I progetti di scrittura sono stati ideati da Recint per realizzare un margine di guadagno nel fatturato annuo della azienda che ci consenta così di crescere , reinvestendo in nuove abitazioni e nuovi talenti .Di conseguenza tutti i progetti di scrittura Recint prevedono temi di alto sfruttamento commerciale . Richiedi i nostri pacchetti gratis per farti un’idea .
Come guadagna Recint? Recint è anche gruppo editoriale ( Recint edizioni) , tutta la vostra produzione verrà pubblicata presso di noi con contratti via via personalizzati.
Rinasci con Recint!
nooo, non ci sto, procuratevi dello spazio su web e metteteci i vostri frammenti…io non me li leggo, scirtti piccolo piccolo, non giustificati, senza un punto e a capo, senza un capoverso, ma a chi volete rompere il cazzo!
ma non pensate che sia una inutile violenza al nervo ottico postare cose così lunghe? non vi mettete scuorno?
e poi dove sono tutti gli insoddisfatti? i livorosi? forse non sono a lavoro e hanno finalmente qualcosa da fare.
e poi, diciamoci la verità, ma chi cazzo è nicoletti? e poi, perchè non scrivete qualcosa di vostro invece di fare copia/incolla?
che palle…
seguo il sito di tua madre. live 24/7…non provocare, non ho nessuna dignità, sono un maschio, bianco, statura media, corporatura media, cresciuto a pallone e sputi in faccia in una città del meridione, non ho mai superato la fase anale e stasera mi vedo la partita.
Andrea C. Ma sei sempre attaccatto al computer? La tua compagna ti regala solo abbonamenti a Mc Sweeney’s?
Andrea C. Ma sei sempre attaccatto al computer? La tua compagna ti regala solo abbonamenti a Mc Sweeney’s?
Ho trovato mio fratello.
Ho trovato mio fratello.
ma che sono schedato?
frustrato. sbirro. firmati così.
su ragazzi, non siamo in chat, poi arrivano parsifal e compagni e dicono che non siamo seri.
cara aleC
non ho capito se mi stavi prendendo per il culo o se sei seria. il mio era un tentattivo serio, tanto per la cronaca.
Ma vedi cosa può accadere quando si parla di un innocente concorso 🙂
ps. sulla vicenda Restaurazione, popolare, generi, etc. credo di aver già detto tutto quel che avevo da dire, e più di una volta. Non vogliatemene.
Salve a tutti.
sono Alberto Panicucci, del gruppo RiLL Riflessi di Luce Lunare, che organizza il Trofeo RiLL per il miglior racconto fantastico.
Sono stato in qualche modo chiamato in causa e rispondo in breve, anche se in ritardo (mi scuso per questo con Loredana).
Allora: il Trofeo RiLL è un concorso con quota di iscrizione perchè, semplicemente, non abbiamo sponsor e le spese invece non mancano, come Loredana ha ricordato (grazie!). Aggiungo che negli ultimi due anni il Comune di Lucca e la manifestazione internazionale Lucca Comics & Games (dove si fa la premiazione) hanno patrocinato due volumi di racconti premiati in diverse edizioni del concorso, insieme a racconti opera di membri della giuria (Valzania, Leoni, Mongai, Cuomo, Lupi…). Queste sono evidentemente sponsorizzazioni, ma che hanno riguardato il libro (e l’editore), non il concorso… i cui guadagni di ogni edizione vengono in toto reinvestiti nell’edizione successiva (e nelle raccolte di racconti, ora).
Le antologie sono “Mondi Incantati” (Novecento Gec, 2003) e “Ritorno a Mondi Incantati” (Nexus Editrice, 2004), son distribuite (come puo’ esserlo un libro di un piccolo editore, ovviamente) nelle librerie, e reperibili anche su IBS.it (la seconda lo sara’ a breve, la prima lo e’ gia’ da un anno)….e così abbiamo parlato anche di volumi di piccoli editori in qesto blog! (^___^)
(e volumi, tanto per essere chiari, NON finanziati dagli autori pubblicati: che loro comprino copie o no, il libro si fa lo stesso, grazie al patrocinio di Comune e Fiera di Lucca, ed anche al più modesto investimento di noi RiLLini)
Cos’altro dire? Beh, mi piace citare una cosa di Montale: “il bambino che gioca cresce, l’adulto che smette di giocare invecchia”… questo per dire semplicemente che non so chi siano e chi siamo noi giocatori (di ruolo e non), basta dire che ci piace divertirci così… e lo facciamo. C’è molto infantilismo (“dorato” e non) nel mondo intorno a noi, ma credo sia più un problema generale che da ricondurre alle attività ludiche.
E questa non è assolutamente una risposta piccata a non so più quale post, ma solo una considerazione che -sulla soglia dei 30 anni- mi sento di fare, riflettendo su quell’intervento.
Ciao a tutti!
PS per maggiori dettagli: http://www.rill.it, http://www.rill.it/mondinc.htm, http://www.rill.it/ritorno2.htm
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