Scrive David Foster Wallace: “Il genere di libertà davvero importante richiede attenzione, consapevolezza, disciplina, impegno e la capacità di tenere davvero agli altri e di sacrificarsi costantemente per loro, in una miriade di piccoli modi che non hanno niente a che vedere col sesso, ogni santo giorno. Questa è la vera libertà. Questo è imparare a pensare. L’alternativa è l’inconsapevolezza, la modalità predefinita, la corsa sfrenata al successo: essere continuamente divorati dalla sensazione di aver avuto e perso qualcosa di infinito”
Domenica si vota per le elezioni regionali. In estate avevo scritto questo articolo per l’Espresso. Le cose non sono cambiate.
Tag: David Foster Wallace
Vedi i social. Tu, sciaguratella, lasci un commento solo perché ti stupisce che gli intellettuali ridano dello schwa, e per giunta citi Foster Wallace, ed è tutto un fiorir di persone che si aggrappano a tende e tendoni per dichiararsi…
Dunque, non ho intenzione di reinfilarmi nella polemica su Propaganda. Altre hanno scritto meglio di me, in queste ore, sulla questione della rappresentanza e rappresentazione femminile. Sabato ho provato a porre, su Facebook, un’altra questione, non minore a mio parere,…
Due dei libri che ho amato maggiormente scrivere, Ancora dalla parte delle bambine e La notte si avvicina, nascono dalla stessa sensazione: quella che ci stia sfuggendo qualcosa, nel nostro rotolare, in modi diversi, nell’onnipresente presente di cui parlò, ai…
In realtà i discorsi fatti in questi tre giorni sui media e sulla disinvoltura, chiamiamola così, nel riferire fatti i (terribili) che hanno protagonisti bambine e bambini, ne aprono un altro, gigantesco. Vi ho fatto cenno qualche giorno fa su…
L’ho già scritto, lo riscrivo. Non è per un mio stato d’animo personale, ma mai come in questo periodo mi tengo lontana dalle polemiche. L’ultima, attesissima, riguarda il vaccino. Da una parte la retorica (pure il povero Balto hanno scomodato),…
Non so se quello che sto per scrivere sembrerà snob, o peggio ancora radical chic, o peggio peggio ancora “maestrinico”. Esprimo un disagio. Il desiderio di concretizzare e riunire le esperienze nella ricerca di una lingua diversa, di un modo…
Per il primo post del nuovo anno guardo indietro. Undici anni fa, per l’esattezza. Per una di quelle straordinarie coincidenze, due discorsi vengono pronunciati davanti a due diverse platee di laureandi. La prima è a Stanford, la seconda è nell’Ohio…
“Vorrei riuscire a trasformare un ministero dell’emergenza in un ministero di prospettiva. Un piano di tre anni, medio termine. Lo presento oggi pomeriggio in Senato. Le linee programmatiche dell’istruzione e del sapere per staccare questo Miur dal rosario di problemi…
Diciamo che me lo aspettavo, ma diciamo anche che una campagna elettorale così mi auguravo di non vederla mai. Diciamo che anni di sollecitazioni alla reazione istintiva e violenta stanno dando i loro frutti. Diciamocelo. Poi, lascio parlare David Foster…