Tag: Lindqvist

Ho usato solo una volta lo schwa in Danza macabra, e spiego perché, prendendola da lontano. Nel 2004, lo scrittore svedese John Ajvide Lindqvist scrive un romanzo di vampiri, Lasciami entrare. Al centro c’è Eli, dodicenne, né maschio né femmina. Al momento di scriverne in Danza macabra ho usato lo schwa: e trovo corretto, nel caso di Eli, usare il termine vampirə. Mi piacerebbe che si potesse ragionare pacatamente su questo: ovvero, avere una risorsa in più, quando serve: e nessuno me lo ha imposto. Neanche il politicamente corretto, posso giurarlo.

DI HORROR E DI SVEDESI

L’incontro cagliaritano con John Ajvide Lindqvist è stato interessante (oltre che divertente). Intanto, anche l’horror svedese soffre delle stesse difficoltà di affermazione di quello italiano: benissimo i gialli, ma tutto quanto odora di sovrannaturale non è particolarmente gradito. Inoltre, l’invasione…

VAMPIRI E UN PUNTO A CAPO

Non è che la vostra eccetera non voglia occuparsi di letteratura, come mi viene rimproverato nei commenti, o come i soliti scrittori con il cognome che finisce in consonante rimproverano altrove. E’ che rivendica il diritto di scegliere quando e…

BRICOLAGE

Tarda serata. Torno a casa, e trovo sul tavolo L’estate dei morti viventi di Lindqvist. Non riesco più a staccarmi, accidenti a lui, faccio le ore piccole e la giornata odierna ne risentirà. Segnalazioni in briciole: il Noir anti-Sarkozy di…

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