TITOLI CRUSCANTI

Donm2Sì, lo so: chi di refuso ferisce, di refuso perisce. E poi non è bello fare le pulci agli altri. E poi il peccato sarebbe, è, veniale. Ma il fatto è che da sei mesi a questa parte, come è noto, ci sono un paio di personaggi a me cari da sempre che sono nuovamente entrati nella mia esistenza. Uno è, come da serie di post, Mozart. L’altro è Don Giovanni. Parimenti noto è che fra una ventina di giorni torna alla luce, con dovuti ampliamenti, il saggio della sottoscritta sul medesimo: fatto sta che, complice il 250° mozartiano, più un paio di film che sono giornalisticamente pertinenti (Casanova, Il libertino), più, volendo, i non pochi argomenti suggeriti dalla questione “sesso con o senza agape” (vedi qui) dell’amabile Tenorio si parla parecchio (stamattina, per esempio, mi sono fatta una chiacchierata con Chiara Gamberale a Radio 24).
La faccio corta: il Magazine del Corriere della Sera dedica la copertina ai “nuovi libertini” (con Johnny Depp che fa la faccia cattiva): all’interno, oltre al servizio del film su John Wilmot c’è un pezzo (sigh) sul “decalogo del libertino moderno”. Intendiamoci, era accaduto più volte (per esempio nel bicentenario dalla prima rappresentazione praghese del Don Giovanni di Mozart) che qualcuno avesse la geniale idea di andare a chiedere in giro chi fossero i Don Giovanni di oggi. Sgarbi, per esempio, era già stato intervistato nel 1987 (non giurerei su Lory Del Santo, ma è molto possibile). Passi. Passi anche per le dichiarazioni di Manuel Casella. Ma, santissimi numi, perché nel giro di una riga e mezzo Lorenzo Da Ponte diventa Giovanni Da Ponte e l’adorabile Zerlina si trasforma in tappetino (sì, Zerbina, avete capito bene)? E, cosa più grave, perché “la personificazione del seduttore” sarebbe il protagonista de Il ritorno di Casanova di Schnitzler che è, semmai, il suo Requiem?
Giuro, non lo faccio più (però sono una nota spergiura: e se qualcuno intervista Daniele Interrante chiedendogli se nel suo catalogo son già milletrè faccio uno sproposito).
Ps. Consolatevi con Baudelaire:

Don Juan aux enfers

Quand Don Juan descendit vers l’onde souterraine
Et lorsqu’il eut donné son obole à Charon,
Un sombre mendiant, l’oeil fier comme Antisthène,
D’un bras vengeur et fort saisit chaque aviron.

Montrant leurs seins pendants et leurs robes ouvertes,
Des femmes se tordaient sous le noir firmament,
Et, comme un grand troupeau de victimes offertes,
Derrière lui traînaient un long mugissement.

Sganarelle en riant lui réclamait ses gages,
Tandis que Don Luis avec un doigt tremblant
Montrait à tous les morts errant sur les rivages
Le fils audacieux qui railla son front blanc.

Frissonnant sous son deuil, la chaste et maigre Elvire,
Près de l’époux perfide et qui fut son amant,
Semblait lui réclamer un suprême sourire
Où brillât la douceur de son premier serment.

Tout droit dans son armure, un grand homme de pierre
Se tenait à la barre et coupait le flot noir;
Mais le calme héros, courbé sur sa rapière,
Regardait le sillage et ne daignait rien voir.

4 pensieri su “TITOLI CRUSCANTI

  1. Noi veneziani, modestamente, nel nostro piccolo, abbiamo in Massimo Cacciari (61 anni) uno degli uomini più affascinanti e ambiti d’Italia: al ***quarto posto su 50*** nella classifica curata dal mensile “Luna” e ripresa ieri dal Gazzettino di Venezia:-).

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