TRE

Prima nota.
Gli “amici di Drive in” mandano via mail un lungo comunicato dove ricordano fra l’altro, unitamente a molti pareri favorevoli forniti all’epoca da Maurizio Cucchi, Omar Calabrese eccetera:

“Contro il Drive in si è mossa da mesi una vera e propria macchina del fango. Chi in mala fede, chi acriticamente, chi semplicemente non ricordando, confonde o accomuna il programma culto degli anni ’80 con “Colpo Grosso”. Drive in, trasmissione libera e libertaria, una parodia dell’Italia degli esagerati anni ’80, della Milano da bere, del riflusso, dell’edonismo reaganiano, era un programma comico e satirico. Le ragazze “fast food” erano iperboli: figure retoriche viventi, caricature al pari del paninaro, del bocconiano, del dott. Vermilione, della top model, della professoressa, della moglie dell’onorevole Coccovace”.

Seconda nota.
C’è una recensione da non perdere, con annessa discussione, su Il libro dei bambini di Antonia Byatt, fatta da Wu Ming 4.

Terza nota.
Che in realtà è una considerazione. Nessuno si è accorto che il 6 aprile, giorno in cui è stata fissata l’udienza per il premier, è anche il secondo anniversario del terremoto a L’Aquila?

155 pensieri su “TRE

  1. Andrea, e’ evidente che ho usato il ‘lei’ con un intento preciso, contenta quindi della tua reazione. Il tuo stile di comunicazione con Zauberei e in generale non mi piace, proprio tu che parli di legnate e sei il primo ad usare uno stile distanziante, come se il consapevole e raffinato (dal punto di vista retorico-argomentativo) fossi soltanto tu. Loredana ti ha invitato a moderare i toni con Zaub e io sono d’accordo. Magari e’ pure vero che ti meriti l’oscar, lo scudetto ecc., infatti moltissime delle cose che hai detto le condivido. Io non confondo genere con sesso, altrimenti non avrei detto che i generi non sono due (una lesbica e’ donna per l’anagrafe) e poi sulle donne vere, per carita’, ho specificato. Altrimenti io la Butler che cosa la leggo a fare? Se mi sbaglio apprezzo moltissimo chi me lo fa notare, chi apporta la sua intelligenza (quella che hai e’ evidente) al dibattito, ma mi piace che lo si faccia su un piano di parita’ e senza andare a fare le pulci (in modo aggressivo) a persone intelligenti e competenti, come Zaub per dirne una. Potevi tranquillamente non essere d’accordo sulla questione ‘butch’ e io sono d’accordo con te, ma dare dell’ignorante ad una persona che non conosci e ammetti di non conoscere (quello che scrive intendo) e’ quanto meno scorretto e dialetticamente abbi pazienza, imbarazzante, proprio da ‘legnata’. Lei poi e’ stata cosi’ assolutamente disponibile che ha permesso ad una discussione davvero interessante di andare avanti con mio grande piacere.
    Comunque chiarita la faccenda ‘toni’ e ‘legnate’ ti avverto che non e’ arrivato il finezza-time, spero di non deluderti e ti mando un caro saluto.
    ps=Condivido il post di Zaub. E su Lady Gaga pensavo ad Alejandro, ottimo video, dove appunto abbiamo genere non come ‘sex’ dove Gaga interpreta ruoli maschili-femminili del famoso binarismo e i suoi patner interpretano ruoli che giocano su stereotipi per rovesciarli.
    ps=Andrea, io sono nemica acerrima delle opposizioni binarie (io amo la moto, mi vesto spesso da ‘boscaiolo’, ho comportamenti che vanno al di la’ dell’aspetto normativo del mio sesso, sento sulla mia e la nostra pelle la norma del ‘sex’ ed e’ per questo che mi identifico in quello che dice Butler) come e’ piuttosto normale per chi viene dalla militanza…..

  2. Zauberei, non so, bisognerebbe fare uno studio per verificare come da Drive-in in poi i modelli del femminile sono cambiati. Così su due piedi mi viene in mente che in tv ci sono le veline e c’è Daria Bignardi, Milena Gabanelli, Luciana Littizzetto, Bianca Berlinguer.
    Poi se tu ti arrabbi perché i modelli sono pochi, fai benissimo. La discriminazione parte dal tuo corpo, sei tu che ne hai esperienza. L’esperienza è come una ‘posizione’ da cui, diciamo così, si leggono cose che altri non leggono. E’ insomma intelligenza. L’argomento che aveva utilizzato Tiziano Scarpa che si diceva “indignatA” perché ognuno ha astrattamente una “parte femminile”, nonostante le migliori intenzioni, mi pare un esercizio intellettuale. Quindi il discorso che produci a partire dalla tua esperienza è molto importante. È a te che deve spettare la parola, a chi ha esperienza.
    .
    “Essere in una moneta sociale spendibile con gli altri.” Appunto, come fai a costruirti senza gli altri, il loro sguardo, le loro parole. L’imitazione e lo stereotipo mi pare siano una soglia verso gli altri. Piano piano si adattano gli stereotipi alla propria individualità. Poi è un bambino fortunato, grazie a quello che sai avrà molte parole per capirsi. Zauberei, tranqua ‘sto bambino sta in ‘na botte de fero!
    Olga scrivo aggressivo, lo so è sempre stato un mio difetto. Non sono nemmeno intelligente, mi muovo in base all’affettività e sono autodidatta. Mi danno fastidio i discorsi che possono attaccare la dignità delle persone. Col tempo mi sono accorto che il genere, forse, ne contiene la maggior parte.

  3. Grazie Andrea! figurati, anche io ogni tanto mica scherzo, soprattutto quando mi sento un ‘boscaiolo’ tanto per tornare al continuum….Quello che io dicevo sull’autorita’ e’ esattamente quello che tu dici sull’esperienza (legame esperienza-conoscenza), siamo in perfetto accordo. I modelli appunto sono pochi. E anch’io prima di dire che e’ tutto partito da Drive-In dovrei fare delle ricerche approfondite. Quello che so per certo e’ che Drive- In non e’ immaginario pluralista. Su questo c’e’ poco da ribattere. Hai perfettamente ragione a sentirti a disagio su certi discorsi, il genere e’ terreno di violenza simbolica per eccellenza, bisogna fare moltissima attenzione. Anch’io sopra senza specificare rischiavo lo scivolone, ma io ho ben in testa che cosa significa rispetto, ascolto, dialogo con la diversita’. Uno dei miei maestri mi ha insegnato l’arte del dialogo e del conflitto, la sintesi equilibrata di questi due momenti, senza conflitto non c’e’ politica ne’ progresso ma senza un dialogo aperto ed onesto non c’e’ ombra di democrazia, ne’ arricchimento intellettuale ed umano. Io prima di tutto voglio ascoltare ed imparare. Fino ad oggi questo mi ha ricompensata.
    Se sei autodidatta (lo siamo un po’ tutti alla fine) allora un intelligente autodidatta e poi l’affettivita’ significa tantissimo, non dirlo a me, tutti ci mettiamo i nostri fantasmi, le nostre ansie e speranze, anche Regazzoni 😉 ….un caro saluto e buona giornata

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto