Ieri sono andata in crisi. Su Twitter, Iris Versari mi chiede di libri che parlino di ambiente letterario ed editoria. Romanzi, immagino almeno. La prima cosa a venirmi in mente è una canzone di Alberto Fortis, si chiamava Milano e Vincenzo, e cominciava così:
Vincenzo io t’ammazzerò, sei troppo stupido per vivere, Vincenzo io t’ammazzerò, perché non sai decidere.
Il Vincenzo in questione esisteva davvero, ed era un discografico e talent scout della Rca. Il giovane Fortis, in quel 1978, era profondamente stufo del modo in cui i cantautori venivano trattati dalle major.
Sì, ma i libri?
Giustamente, sempre su Twitter, Lella Bianchi indica Il lavoro culturale di Luciano Bianciardi (ma anche La vita agra, aggiungerei). E poi, anche se in trasfigurazione, la Trilogia sulle arti di Thomas Berhnard: Il soccombente, A colpi d’ascia e Antichi maestri.
E poi?
La musa di Jonathan Galassi? Bukowski, magari? Sicuramente mi sfuggono i titoli più importanti. Ergo, questo è un post aperto: rispondiamo a Iris, ne va del nostro onore.
Gli ultimi giorni dell’editoria, romanzo di Thomas Engelhardt.
Edizioni Sylvestre Bonnard, Milano 2004.
ISBN 88-86842-79-1
Sicuramente non tra i più importanti ma da lettore dico che è un buon libro.
Saluti
Chiedi alla polvere, J.Fante
Pancetta, Paolo Nori