Io, per esempio, c’ero. E la polizia sparava ad altezza d’uomo. Punto.
Update: su Carmilla il link al Libro bianco realizzato all’epoca e ai file audio di Radio Radicale (ci lavorò anche la vostra umile narratrice) e l’articolo di Camilla Cederna. Consiglio vivissimamente lettura e ascolto.
Anche io c’ero.
La testimonianza, assieme a quella di decine di altri compagni, ma anche di comuni passanti è raccolta nel famoso “libro bianco” con tanto di fotografie indubitabili ed indelebili.
Il 12 maggio del 1977 Cossiga ordinò una carneficina.
Lo vidi bene quel celerino inginocchiarsi, prendere la mira e spararmi un lacrimogeno che mi colpì alle gambe per poi andarsi ad aprire in una nuvola di fumo pochi metri più in là.
Io, sola passante in via del Governo Vecchio, che cercavo di raggiungere un posto sicuro mentre facevo la staffetta fra il Partito Radicale e Piazza Navona per portare notizie all’Agenzia Notizie Radicali di cui ero redattrice.
E la sera vomitai arancione e le mie lenti a contatto si trasformarono in una mostruosa sfoglia di plastica con piccoli aculei e crateri… tanto per dire cosa potevano contenere quelle bombe “sfollagente”…
Cossiga mente.
Ma la logica secondo cui la difesa dal terrorismo giustifica qualunque azione, perfino l’omcidio resiste imperterrita.
Non c’è alcuna differenza fra il “casareccio” sparare nel mucchio, nel corso di una festa non violenta, e dichiarare una guerra.
Il solo scopo rimane quello di affermare che la repressione, la violenza, la negazione del libero pensiero e l’eliminazione fisica sono le armi giuste per sconfiggere il terrorismo.
E la libertà.
Be, così “sull’onda” dell’agitazione che mi è presa, e che si è aggiunta a quella che già avevo per la presentazione direi che: abbiamo “disturbato poche famiglie felici” allora, e soprattutto se l’atteggiamento dei “disturbati di famiglia” è questo, direi che abbiamo “disturbato poco” in generale. troppo poco. che peccato! 🙂
KoSSiga é sempre lo steSSo… con l’aggravante di un rimbecillimento che ha già raggiunto la fase avanzata…
in verità lui cerca di attirare attenzione… da piccolo sognava di fare la “drag-queen” ma i pastori sardi non gliel’hanno mai permesso.
xapeiron…
i pastori sardi non debbono risentirsi della mia battuta, anzi… lo sguardo schifato che al tempo dedicarono al giovane KoSSi en travesti fu lodevole.
In quanto all’ambiguità dell’ex picconatore basta aver assistito al suo show a Cronache Marziane per comprendere quale era la grande ambizione giovanile di Franchecco…
x marcellus.
La battuta sui pastori sardi te la potevi risparmiare. Per quanto riguarda la vocazione ambigua non saprei.
x marcellus
non so quale viaggio lisergico tu abbia fatto per vedere le facce dei pastori indignati per il comportamento del Cossiga.
Ti invidio, ti vedo contemplante volti segnati dal tempo che giudicano l’operato del Cossiga.
xapeiron…
i pastori sardi non debbono risentirsi della mia battuta, anzi… lo sguardo schifato che al tempo dedicarono al giovane KoSSi en travesti fu lodevole.
In quanto all’ambiguità dell’ex picconatore basta aver assistito al suo show a Cronache Marziane per comprendere quale era la grande ambizione giovanile di Franchecco…
xapeiron…
i pastori sardi non debbono risentirsi della mia battuta, anzi… lo sguardo schifato che al tempo dedicarono al giovane KoSSi en travesti fu lodevole.
In quanto all’ambiguità dell’ex picconatore basta aver assistito al suo show a Cronache Marziane per comprendere quale era la grande ambizione giovanile di Franchecco…
xapeiron…
i pastori sardi non debbono risentirsi della mia battuta, anzi… lo sguardo schifato che al tempo dedicarono al giovane KoSSi en travesti fu lodevole.
In quanto all’ambiguità dell’ex picconatore basta aver assistito al suo show a Cronache Marziane per comprendere quale era la grande ambizione giovanile di Franchecco…
maryOne?
cazzo.. sta roba è proprio potente…
@ maryOne
vedi? bastava farli cadere dalla poltrona per il g8. invece c’era ciampi alla tv a dire di RINUNCIARE al diritto di manifestare. il resto è conseguenza.
il fattore K riappare e quando lo fa non bisogna essere impreparati o consigliare il Litio. Il fattore K non e’ una sindrome bipolare, ma monopolare. Sassolineggia con mira. Le sue uscite sono lucide e curate come la canna di un fucile di precisione. Noi fissiamo la canna e non vediamo il buco dei proiettili. Quando Kassandra parla bisogna guardarsi intorno e chiedersi cosa ci regala la cronaca. Una delle cose che mi vengono in mente e’ che in questi giorni si parla di incriminazioni per i fatti di Genova. Ci sono altri uomini d’ordine che rischiano (poco) per una abu graib casalinga. Il fattore Kappa sembra un valium rassicurante che induce sonnolenza e fa sperare in una assoluzione a breve o lungo termine. Figlioli, le Kassandre non vi abbandonano, un giorno si sapra’ chiaramente che quei pazzi del g8 si sono presi a bastonate tra loro e hanno pure sporcato in giro tanto che le brave forze dell’ordine si sono imbrattate di succo di pomodoro mentre cercavano di pulire. Contessa, credo che lei capira’: intemperanze giovanili e comuniste.
Non so se in questo caso il fattore K voglia parlare a loro, o alla pubblica opinione (di questi tempi sensibile al ripristino dell’ordine e della verita’ storica) sta di fatto che le sue uscite non sono mai casuali. Aprirei un gioco con voi per cercare di individuare cosa vuole mestare, ovviamente nel presente parlando del passato. Vi invito a farlo e anche a ripercorrere la strada degli altri sassolini, come nella fiaba. Sono di pietra e puzzano un po’, non dovrebbe essere difficile. Facciamo anche noi un po’ le Cassandre.
mmmm
nonostante quel che mi sto fumando, non credo che se fossi uno sbirro del g8 sarei felice di quel che dice kassandra. l’ultima volta che ne ha parlato (indirettamante o meno) a placanica son saltati i freni della macchina.
Ultima parte della trascrizione di una puntata di report in cui l’ex presidente parla anche di Giorgiana Masi.
E’ interessante leggerlo per intero e lo trovate:
http://www.carmillaonline.com/archives/2003/07/000343.html#000343
Resta la domanda: perch’ proprio ora apre la saccoccia?
……FRANCESCO COSSIGA
I segreti che io mantengo, so. Ma in parte io me ne sono dimenticati.
Che è il modo migliore per mantenere un segreto, quello di dimenticare…
FRANCESCO COSSIGA
Sì, esatto, io me ne sono quasi dimenticato del tutto; altri segreti che io mantengo, ma non segreti di Stato, per esempio, non l’ho mai detto alle autorità giudiziarie e non lo dirò mai, i dubbi che un magistrato e funzionari di polizia mi insinuarono sulla morte di Giorgiana Masi: se avessi preso per buono ciò che mi avevano detto sarebbe stata una cosa tragica.
IMMAGINI REPERTORIO SERVIZIO TG3
“17 gran brutto numero, 17 anni fa moriva Giorgiana Masi, e l’età di Giorgiana Masi rese ancora più crudele quell’assassinio; ultimo anno di liceo disegnava da professionista e sfilava in corteo accanto agli operai, per il Vietnam, per Valpreda e anche, perché no, per i referendum: Giorgiana scappava, c’erano le cariche della polizia e la polizia in borghese, qualcuno vestito da manifestante un proiettile l’ha colpita alle spalle. Cossiga disse che si sarebbe dimesso se avesse avuto le prove che la polizia aveva sparato. Ecco le immagini, cambiano i tempi, è arrivato il colore, e l’assassino di Giorgiana è ancora a piede libero, e anche i genitori di Giorgiana sono morti, di crepacuore”.
FRANCESCO COSSIGA
Ecco io quello credo che non lo dirò mai se mi dovessero chiamare davanti all’autorità giudiziaria, perché sarebbe una cosa molto dolorosa.
Perché sono implicati i servizi?
COSSIGA
No, se no non sarebbe una cosa dolorosa.
MILENA GABANELLI
Poiché sarebbe doloroso dire chi ha ucciso Giorgiana Masi, l’uomo che più ha invocato la pacificazione nazionale, Cossiga, dice non parlerò neanche davanti alla magistratura. Deduciamo che la morte di una ragazzina innocente non sia stato un incidente, ma bel altro. Forse un ordine per imporre poi le leggi speciali? E se il segreto vale per Giorgiana Masi perché non vale più per l’Iraq? Mercoledì scorso con una esclusiva Repubblica titola:” La guerra segreta del Sismi. Sono stati i nostri servizi a fornire informazioni riservate sugli obiettivi da bombardare e avrebbero trattato la resa del gota politico militare iracheno”. Questo significa che siamo stati e siamo direttamente coinvolti nella guerra. Però ci chiediamo: i nostri servizi e chi li coordina sanno stare abbottonatissimi, tant’è vero che in nome della sicurezza dello Stato da 30 anni noi non riusciamo ancora a sapere chi sono i mandanti delle stragi, e poi si fa invece trapelare una notizia come questa che rischia di esporre lo Stato ad eventuali atti di terrorismo. E’ proprio difficile da capire.
A proposito dell’eterna inGiustizia italiana, invito a passare da me.
e pensa te che io quì giorno mettevo l’erba nella pipa di Lama: che bei ricordi, che bella gente… i nuclei sconvolti clandestini, gli indiani metropolitani, covo qui covo là covo tutta la città.
Ma temo che oggi si sia persa un po’ di spinta ideale… sarà tutta questa letteratura, questo continuo indicativo presente, eh Loredana?
Cossiga è andato ormai…
Ogni tanto ritorna con qualche sua cazzata.
@ sifossifoco – pprrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr…
Io credo che Cossiga sia consapevole e lucido,
al contempo profondamente malvagio e mentitore
No, Sifossifoco, non si è perso nulla: si è semplicemente indirizzato in altre forme. Almeno, è quanto ho la testardaggine di pensare. La letteratura, per come la vedo io, non è un mondo separato di privilegiati (lettori o scrittori). Ma sono, si sa, una colpevole ottimista.
Non ti vedo nel programma:
http://www.irecoop.veneto.it/kinderkom/prog.htm
Per caso vieni solo a guardonare anche tu (= come giornlista)?
Se c’è il divieto di fare un comizio, e questo divito viene dall’autorità (giusto o sbagliato che lo si reputi) il comizio non si fa. Punto.
Ops, nel caso in cui si voglia comiziare lo stesso e pacificamente (come faceva Gandhi per esempio, che non sempre era autorizzato) che si fa? ma ovvio, come no, gli si spara ad altezza d’uomo e piu’ ne crepano meglio è. Tutti problemi in meno.
Ci hanno pensato in tanti, sai, nel corso della storia e per fortuna alcuni sono vissuti anche poco per trovare il tempo di raccontarla. Altri l’hanno pensata e praticata, ma non sono esattamente giudicati come esempi di esseri umani, piuttosto spesso li si assimila a prodotti biologici di scarto.
Comunque vorrei sapere se la Lipperini ti ha autorizzato a scrivere coteste considerazioni, se non ti ha autorizzato…ahi..ahi…ahi…io non ci dormirei la notte…attento alle pallottole vaganti 🙂
(onde evitare spiacevoli deduzioni ti ricordo che faccinasorridente sta per ironia)
P.s.
un consiglio: ogni tanto (sia mai diventi un’abitudine) prenditi anche qualche pacifica e piacevole liberta’, forse ne guadagneresti in amore verso te stesso e gli altri.