AMARE CHI LEGGE: I GRUPPI DI LETTURA

Parliamo di lettrici e di lettori, dunque.
Stamattina leggevo su Collettiva della sparizione di chi legge a Roma. O meglio, della diminuzione delle librerie in centro (dico subito che, di contro, scopro ogni giorno ottime librerie in periferia: oltre la mia amata Ubik Cupra, a Pietralata e la consorella, splendida, Bookstorie a Montesacro, ho recentemente visitato la bellissima Tomo a San Lorenzo, e altre ne scoprirò). Augusto Monterroso fa l’elenco dei caduti:

“Di quindici librerie che erano presenti in tutta l’area, ne sono rimaste appena due – Altroquando e Fahrenheit 451, a cui si è aggiunta due anni fa Spazio Sette, nell’orbita Ubik – in un’area che è grande quattro volte il centro di Milano.
Facciamo qualche nome dei caduti? Amore e Psiche, Bibli, Croce, Flexi, Herder, Remainders, Arion Veneto, Odradek, Libreria del Pellegrino, Anglo-American Book, ma anche tre Feltrinelli (Red a Via Tomacelli e quelle in Via del Babuino e a Galleria Sordi). Allargando lo sguardo ad altre zone di Roma, l’ultima a chiudere in ordine di tempo è stata la libreria Bookish, a Montesacro”.

Fra i motivi, “costi insostenibili, mancanza di sostegni e detrazioni, offerte convenienti di Amazon, residenti ormai rari, lettori scomparsi (siamo un Paese dove si pubblicano circa 80mila novità l’anno, ma di cui soltanto tremila superano le duemila copie vendute)”.

Ma c’è un fenomeno di cui non si parla abbastanza, ed è quello dei gruppi di lettura: che invece si moltiplicano e funzionano e attirano. Esempio personale: ho fortemente voluto che il mio podcast, Cose (molto) preziose avesse un’espansione mensile dal vivo per visitare i gruppi di lettura e sapere da loro come hanno letto e che impressione hanno tratto dai libri presentati: fin qui sono stata a Roma, Catania, Matelica, Torino e domani sarò a Reggio Emilia per un doppio appuntamento che si deve a degustibook, un gruppo di lettura tutto femminile che domani apre ad altri gruppi, ovvero DoRaTe della Rosta Nuova, MOMO di San Pellegrino, la PARADISA di Massenzatico. E da quanto capisco se ne aggiungeranno ancora. Saremo alle 18 presso la Biblioteca San Pellegrino (la sera alle 20.30, poi, farò due chiacchiere con le sole degustibus sul Segno del Comando).

Ora, nel piccolo viaggio che sto facendo, e che continuerò a fare, noto che è qui che si riscopre l’entusiasmo di chi legge. In verità, lo sapevo da quando ho iniziato il lungo gruppo di lettura su Stephen King, online, per il Circolo dei Lettori di Torino. Tre anni e sei cicli, se non ricordo male (quello in corso, iniziato ieri, è su The Stand). Condividere le proprie impressioni, i dubbi, gli entusiasmi, l’analisi è quello che diffonde il piacere della lettura a macchia d’olio. Sottovalutare i lettori, come ho scritto su Lucy-sulla cultura, è errore gravissimo: perché lettrici e lettori, a dispetto dei pochi soldi e del poco tempo, vogliono essere avvinti, e lo dimostra il proliferare in ogni città, piccola e grande, proprio dei gruppi di lettura. Sono i “nidi di vespe”, l’azione che dai grandi luoghi, dalle fiere e dai festival giganteschi, si sposta sul territorio. Ed è questo che, secondo me, dovremmo fare: per i libri, per la politica.

Ci si ritrova lunedì.

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