ANCORA SULL'ANNOSA QUESTIONE

Sono ancora a Torino, il convegno c’è stato, il resoconto ci sarà, l’idea di formare una compagnia di giro con Giuseppe Granieri anche (scherzo, ma non troppo: le chiacchierate pubbliche e private con G.G. sono un toccasana per l’umore).
Nel frattempo, sappiate che la discussione su letteratura e realtà ha occupato ieri anche l’apertura delle pagine culturali de La Stampa, con un’intervista incrociata di Giovanna Zucconi a Giuseppe Genna e FIlippo La Porta. Qui il testo integrale.
Torno.

11 pensieri su “ANCORA SULL'ANNOSA QUESTIONE

  1. oggi sul quotidiano un pezzo assai lungo di Marcoaldi sul romanzo di una esordiente raccomandata che non nomino neppure per non farle pubblicità. Ma è possibile che Repubblica non recensisca romanzi importanti di scrittori anche affermati e ospiti marchette ignobili come questa?

  2. Non è una novità che Marcoaldi smarchetti sul suo giornale. Ma questo, caro orco, che cosa c’entra con la polemica genna/la porta? Mah…

  3. L’orco abusa, non da oggi, della pazienza della sottoscritta. Non avrò la possibilità di rimanere connessa perchè sto per riprendere l’aereo: ma valga come cortese avviso. Se qualcuno ritiene interessante parlare di marchette o accusare chicchessia di farle su qualsivoglia giornale, si apra un proprio blog e si diletti pure. Non qui.
    Pacem in terris.

  4. se vuoi, cara Lippa, eviterò in futuro di intervenire nel tuo sito. Però rifletti per un attimo sulla questione che ho sollevato, che non è affatto peregrina e dovrebbe riguardarti! Se non si può dire la verità neppure in Rete (nei blog letterari) su nepotismi e corruzione delle pagine culturali dei giornali, allora stiamo freschi davvero!

  5. Orco, ma onestamente, chi se ne frega? Secondo te la cultura in Italia dipende davvero da quel che si scrive sulle pagine culturali dei quotidiani?

  6. Non cos’è la realtà. Non so se sia quella epica e di invenzione di Genna o quella descrittiva di La Porta. La realtà è quella dell’Antonio Pascale de “La città distratta” come quella del “Diario di un millennio che fugge” di Marco Lodoli. Non riesco a scegliere. Perché dovrei?

  7. “Perché nelle neuroscienze?
    “Perché il disagio dell’occidente è un disagio essenzialmente psichico”. ”
    impagabile :)))
    le neuroscienze non sono una branca della psicopatologia. Così, per i disinformati.
    sintesi ideologica: l’occidente è in crisi, ci salvano i miti e i riti.
    Ho capito, Genna mira al posto di responsabile cultura di AN, ma per ottenerlo deve far fuori quel “sinistro” di Veneziani.
    Ah, buon vecchio materialismo…
    :))
    (ps: a sentire ste robe in nome dell’epica il vecchio poeta di augusta si rigira nella tomba)

  8. già nel definire “letteratura” un solo genere di questa ( il romanzo, e per di più di una sua micro-nazione veramente idiana, come l’Italia) si rivela l’attitudine a generalizzare. Il sistema-comunicazione (in cui peraltro lavora anche chi come me ama la letteratura) non concepisce altra letteratura dal romanzo.Senza entrare in polemiche contemporanee, basterebbe ripensare alle prime emeozioni liceali.Chi non ha percepito anche sui banchi di scuolail legame tra realtà e letteratura che c’era nelle poesie di Ungaretti e poi di Montale legate al loro tempo, al concretissimo della guerra per esempio? questo per dire che si può anche stare nè con Genna nè con La porta, nè con Musil nè con Capote. E così si può stare nè gli smarchettatori dei grandi giornali, nè gli orchi vendicatori dei blog la POESIA – che può essere letteratura nè di reportage nè di immaginazione basterebbe a mediare ( e forse azzerare) le polemiche del neo-maggioritario letterario.

  9. Vi pongo questa domanda, dopo aver letto le prime cento pagine di Deis irae: ma Genna, nel libro, è come Genna nella vita?
    Un libro davvero grandioso(per ora).
    Inoltre, nell’intervista, bellissima la chiusura:
    Perché il suo è un romanzo-romanzo e non un romanzo-reportage?
    “E perché Underworld di Don DeLillo non è la cronaca di una partita di baseball?”
    😉

  10. Approfitto per chiedere se qualcuno vuole scrivere sulla propria città o sul proprio paese, o su di un luogo che gli è particolarmente caro.
    In vibrisse c’è una sezione denominata “Giro d’Italia con vibrisse” che ha già percorso varie tappe.
    Se ne può avere un’idea andando qui:
    http://www.vibrissebollettino.net/archives/giro_ditalia/index.html
    L’articolo può essere inviato direttamente a: bartolomeo.dimonaco/chiocciola/tin.it, con allegate 3/4 foto possibilmente in jpg.
    Grazie.
    Bart

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