Mi capita di fissare nella memoria non tanto o non solo il momento esatto in cui avviene qualcosa di determinante, qualcosa che segnerà uno spartiacque nella mia vita (il prima e il dopo, e il dopo non sarà più lo stesso), ma i gesti insignificanti che precedono quel momento.
Della nascita dei miei figli ricordo le partite a dadi con un’amica infermiera prima di entrare in sala parto.
Del contratto che dopo ventisei anni avrebbe messo fine a una vita precaria ricordo la targhetta del taxi che mi portava al luogo della firma.
Della morte di mia madre, ancora così vicina, ricordo la panchina su cui mi sono seduta tre giorni prima, senza immaginare, col primo vento fresco di fine estate che mi accarezza il piede destro sfilato dal sandalo, e le prime foglie ingiallite.
Della morte di Chiara Palazzolo, rammento la galleria che porta al Policlinico Gemelli. Una sciocchezza, ma non ricordavo di esserci passata prima di quel momento, e magari non era vero, ma non ricordavo comunque, e nella mia mente c’è il rivestimento interno della galleria e il pensiero stupido quanto è lungo questo tunnel, non finisce mai.
Oggi è il compleanno di Chiara, il terzo senza di lei, il terzo in cui mi viene in mente la galleria che porta all’ospedale dove l’avrei vista per l’ultima volta. A differenza degli altri due anni, non ci saranno iniziative pubbliche: non fisiche, intendo, come la cerimonia degli addii del 2012 alla Casa delle Letterature o l’annuncio del concorso delle biblioteche di Roma del 2013.
Però ci sono state e ci sono tante storie che si uniscono nell’affetto di chi ha amato Chiara e i suoi libri: sul gruppo Facebook dedicato a lei e sulla sua pagina troverete le fotografie delle librerie (di Siracusa, ma non solo) che oggi hanno esposto in vetrina i suoi romanzi. L’hashtag #PerChiara ha circolato sui social in questi giorni, come viene ricordato qui. Moira Trani ha creato un Giveaway de Il bosco di Aus. Domani esce sul nuovo numero del Mucchio Selvaggio un mio articolo sull’horror dove si parla di Chiara. Infine, il concorso ideato da Diario di Pensieri Persi. E sicuramente qualcosa mi sfugge.
Cos’altro possiamo fare, noi che abbiamo amato l’amica e la scrittrice, se non cercare di ripetere il suo nome, in ogni occasione possibile, affinché nessuna delle due venga dimenticata, in un mondo che dimentica tutto, anche quello che è accaduto ieri, o stanotte stessa?
Buon compleanno, Chiaretta.
Grazie… è bello in una gelida (e un po’ nebbiosa, dalle mie parti) mattina di fine ottobre, leggere una sconosciuta che scrive di cose che sono simili, ma più che simili, a quelle che tu stessa provi e pensi. Grazie, perché suscitare empatia non è da tutti. e anche una foglia o una nuvola alle volte sono tutto ciò che la vita ci regala.
F. 🙂
Grazie , Loredana . Oggi Chiara non spegnerà le candeline – ma noi accenderemo tutte le fiaccole che possiamo per tenere viva la memoria di lei .