Chiunque abbia il senso delle istituzioni, merce purtroppo sempre più rara, dovrebbe esigere, nell´interesse di tutti, un chiarimento del modo in cui magistratura e polizia si sono comportate a Napoli, e l´individuazione delle specifiche responsabilità, come hanno chiesto le componenti del Csm. Siamo di fronte ad una violenza di Stato, che esige un immediato e pubblico ristabilimento della legalità. Solo così sarà possibile cancellare, almeno in parte, l´effetto intimidatorio che quella irruzione può avere nei confronti di tutte le donne che intendono far ricorso alla legge 194. Per quanto riguarda la reazione politica, sono ovviamente benvenute le proteste, le condanne. Ma non bastano. Stefano Rodotà, La Repubblica
“…paladini di qualcosa che chiamano vita soprattutto pensando di dare lustro politico alla loro. ” Natalia Aspesi, La Repubblica
Per quanto riguarda oggi:
Milano, ore 18, piazza San Babila
Napoli, ore 17, piazza Vanvitelli
(ma anche Firenze, Prefettura, Bologna)
Roma, ore 17, ministero della Salute, lungotevere Ripa, 1.
Io ci sono.
A
Milano anche – 14 febbraio ore 18.00 – presidio in Via della Commenda – clinica Mangiagalli –
poi
Brescia – 14 febbraio ore 18.30 – davanti agli Spedali Civili –
Venezia – 14 febbraio ore 15.30 – davanti l’ex ospedale G. B. Giustinian, Dorsoduro 1454 (Fondamenta Ognissanti) sede attuale del consultorio
Genova – 14 febbraio dalle 17.00 in poi – Piazza de Ferrari, Via XX Settembre, Piazza Matteotti
il comunicato dei giuristi democratici
http://www.women.it/cms/index.php?option=com_content&task=view&id=368&Itemid=83
Grazie Gina!
Non ho letto il pezzo di Rodotà, ma ho potuto seguire il racconto dell’episodio accaduto al San Camillo (nel video linkato) e credo che ogni struttura sanitaria pubblica debba garantire h 24 la possibilità di ricorrere alla legge 194 concretamente. Non avere in organico sufficienti medici non obiettori significa non garantire, volutamente, questo diritto; di fatto un comportamento in contrasto con la legge. Poi nel caso specifico si somma la mancata assistenza.
Alle 17:00 ci sarò anch’io.
lucio
Non mi risultano ospedali Sant’Anna a Bologna; probabilmente volevi scrivere Ferrara; ma mi rendo conto che digitare “Ferrara” può essere traumatico 🙂
Sarebbe sufficiente LICENZIARE il Magistrato che ha ordinato un simile intervento e l’Ufficiale della Polizia che ha deciso di eseguire un simile ordine palesemente contrario non solo al buon senso ma, probabilmente, anche a qualche legge e nel farlo ha rinunciato alla prerogativa, che gli è concessa, di non eseguire ordini con i quali non è d’accordo.
Non succederà, ed è qui il problema.
Blackjack.
qui c’è da rifare un bel cambio di paradigma.
da anni ormai femminismo è una parolaccia. non a caso declinata in vetero-femminismo, e non c’è niente di peggio che dire “vetero” oggi.
ma non è solo questione di linguaggio. o di mode. è sostanza.
è l’idea del femminismo, dei diritti delle donne, che è una parolaccia.
l’attacco alla 194, la sacralità della vita, il ruolo della donna “solo” come procreatrice…
non possiamo stare a guardare. stare qui a vedere disgregati uno dopo l’altro diritti su diritti come se fossero noccioline…
Intanto posso dirvi che la manifestazione romana è stata splendida. Domani vi racconto meglio. Ma, per essere stata convocata solo ieri sera, era di una forza, di una compattezza, di una sacrosanta rabbia, insperate.
L’aborto.
Ecco, io se non voglio rimanere incinta mi proteggo, prendo la pillola, per esempio. Metto l’anello vaginale. Uso il preservativo.
(se ho 3 figli da mantenere e non ce la faccio, prendo un anticoncezionale).
Ma se una donna per qualsivoglia motivo dovesse averne necessità, perché lo Stato dovrebbe negarle un scarosanto diritto? Perché dovrebbe farle rischiare la vita? Certamente una donna che decide di interrompere la gravidanza non lo fa con il sorriso sulle labbra e a cuor leggero…
E se glielo vieta lo Stato, questa donna si rivolge a strutture fantasma, in cui l’igiene e la sicurezza probabilmente sono optional…
Perché non tolgono anche il divorzio? Ah no, quello no…
Vorrei capire chi vorrebbe abolire o modificare la legge 194. Onestamente, non ci arrivo.
Carissima Loredana, ho visto purtroppo gli scontri di Napoli al tg.
Ma la forza mi è arrivata. La forza delle donne che manifestano per diritti duramente conquistati e fondamentali.
Se avessi potuto, avrei partecipato anch’io.
Attendo il racconto di domani.
Non ho potuto partecipare alle manifestazioni.
Una grande, infinita solidarietà a chi c’è stata.