LE REGOLE DEL CONDOMINIO

Sulla stroncatura di Perceber da parte del Corriere della Sera si sono moltiplicate le risposte: per esempio quella di Giulio Mozzi e, oggi, quella di Azione Parallela che rilancia così:
"Io però ho da chiedere a De Rienzo uno sforzo in più: le regole minime non bastano. L’amministrazione di un condominio si fonda (quando si fonda) su regole minime, la morale si fonda su regole minime, la democrazia si fonda su regole minime, il metodo scientifico si fonda su regole minime, l’arte no, la letteratura no (e non la religione, e non la filosofia: il caro, vecchio spirito assoluto di Hegel!). Se De Rienzo mi porta un esemplare di scrittore che abbia una qualche sia pur minima ambizione letteraria, e mi fa vedere come quell’ambizione sia sostenuta dal rispetto delle regole minime, io riprendo la penna e stronco Perceber (anche se il Corriere non pubblicherà una seconda stroncatura). Altrimenti, stronco De Rienzo (e anche in questo caso il Corriere non mi ospiterà)".

Update: risponde anche Leonardo Colombati.

50 pensieri su “LE REGOLE DEL CONDOMINIO

  1. Anni fa ho acquistato un appartamento in uno stabile.
    Al momento del rogito mi è stato incluso nel contratto il regolamento condominiale che fa esplicito divieto al parcamento di automezzi GPL nei garage del seminterrato.
    Siete in grado di dirmi se tale decreto ha valenza anche a livello condominiale o se devo richiedere il consenso
    dell’assemblea per variare il regolamento di consominio ?

  2. In compenso Giulio mi ha spiegato (in vibrissebollettino.net) perché a lui, scrittore di racconti, piacciano tanto [come editor della Sironi] gli scrittori torrenziali alla Avoledo/Colombati… (a me fa affanno solo prenderli in mano, certi libroni alla Infinite Jest).
    P.S. Perché non ti sei ancora complimentata con me per il migliaio di visite ottenute in pochissimi giorni dal mio blog neonato?

  3. non si sarà complimentata perchè avrà pensato al migliaio di email che hai mandato per fare pubblicità al neoblog:-)

  4. non si sarà complimentata perchè avrà pensato al migliaio di email che hai mandato per fare pubblicità al neoblog:-)

  5. La verità è che le mie mail di invito alla vernice sono andate a ruba. Roquentin si è addirittura messo in lungo per l’occasione:-)

  6. Angelini, caro. Alla 30.000 visita ti regalo una copia in rot 13 de “La Guida Galattica per Blogging Dummies”. L’incipit del sacro libro è celebre, ed è questo: “O Internauti, saprete sin da subito che il counter di Splinder è farlocco!” 🙂

  7. Approfitto di questo blog per complimentarmi con Lucio Angelini, che seguo da tempo come traduttore e come scrittore dell’infanzia (non “per” l’infanzia, che sarebbe banale). Il blog non soddisfa ancora pienamente il mio senso estetico un po’ “camp” – io e il mio compagno abbiamo una piccola web agency, possiamo dare qualche consiglio, anche se nemmeno il nostro blog è ancora allo stato ottimale, abbiamo poco tempo per lavorarci quanto vorremmo, però quando lavoriamo per altri siti facciamo meglio, come questa intro in flash:
    http://www.movimentomosessualesardo.org/
    Però ci piace molto come scrive Angelini, quel tono di sarcasmo lucido e tagliente, molto bello il post su Simona Vinci che lascia il newsgruppo, altro che il buonismo lipperiniano, tutto un colpo al cerchio e uno alla botte, sembra sempre il comico di Foligno che c’era ieri sera al programma di Lillo e Greg, che diceva: “Meglio Fuligno, ma certo anche Milano… ma certo anche Torino… ma certo anche Roma”. Sicuramente linkeremo il blog, un’altra nota di controcanto rispetto al coro restaurativo che in rete copre ogni voce dissenziente, come un muro del suono anzi, una muraglia di nicknames. Noi ci firmiamo col nostro nome e cognome, e anche Angelini, perché, come ripete Carla Benedetti: “Che ragione c’è di filtrare la nostra identità? Non sarà questa una procedura imposta dai nuovi poteri? Sì, quelli che producono questa bella orizzontalità in cui il mondo sta sguazzando prima dell’apocalisse assicurata. Il nome è uno dei vincoli col mondo e con la collettività. Perché la maggiranza dei bloggers è così contenta di disfarsene?” (Carla Benedetti)
    Un caro saluto ad Angelini, allora, e speriamo in uno scambio di link.

  8. Proclamo quello di Angelini e quello dei gay cagliaritani i due blog più DELIRANTI in lingua italiana. E’ appropriatissimo che si linkino tra loro, e spero collaborino, d’ora in avanti.
    Il commento più sublime degli ultimi mesi lo ha lasciato un tale “Gio” su vmo:
    “Sentite io Moresco non l’ho letto. A dar retta alla prof Maria sa tirare qualche bestemmia e parolaccia. Se voi credete che questo basti per una sfida all’Ok Corral con Calderoli e gente della sua risma, beati voi, amici.”

  9. Uomo della verità, perché mi dedichi così tanta attenzione?
    Non la merito.
    Solo di striscio ti faccio sapere che non appartengo a nessun clan e a nessuna claque.
    Ho la fortuna di essere un uomo libero, e che non ha bisogno di prostituirsi davanti a nessuno.
    Riconosco che la mia condizione è invidiabile, se non unica.
    Però, la mia libertà la uso nel rispetto assoluto degli altri, e nella più alta considerazione che ho sempre del loro lavoro (sia esso di buona qualità o scadente).
    Quando stimo una persona, come è il caso di Lucio Angelini, ma ce ne sono altri, non mi vergogno di lodarli pubblicamente, firmandomi con nome e cognome. Di Angelini, in particolare, mi sono reso conto che subisce molti attacchi per il carattere “sbarazzino” che ha, che lo porta a volte ad esagerare, ma mai nessuno tiene conto delle sue qualità letterarie, considerevoli.
    Vedi, io non sono mai stato, e spero di non esserlo mai, geloso degli altri e in particolare di chi è più bravo di me.
    La vita mi ha dato tutto (credo) per essere un uomo felice.
    E lo sono.
    Bart
    (Sembri uno che ha frequentato it.cultura.libri. Stesso livore, stessa bruttura genetica).

  10. ma bart, vai tranquillo, era solo un’impressione, vai e uccidi!
    cultura libri non ho mai avuto la (s)fortuna di frequentarlo. ho letto da angelini il pezzo su quella manzona short di simona vinci (angelì, taglia ogni tanto, sii più sintetico eddai!) e mi è venuta l’orticaria in soluzione shoum. il blog lipperinico è molto meglio, per quanto ci sono certi ceffi, ogni tanto… quel roquentin, per esempio, me sembra un onorante funebre intellettuale… roquentin, quanto fai per una corona?… a quanto un cofano?… dai bart, non fare l’offeso, magari è proprio così, tu ti prendi le cotte per colombati, colombaioni e nik novecento paceallanimasua… sei un cottaro, e vabbè, vuol dire che ti piace l’horror vacui… pure a me, ti dirò… infatti mi piace angelini, e vvai angelì, sei tutti noi, continua così, c’hai già tre fans, i due cagliagayss e bart, adesso mi accodo anch’io…

  11. ma bart, vai tranquillo, era solo un’impressione, vai e uccidi!
    cultura libri non ho mai avuto la (s)fortuna di frequentarlo. ho letto da angelini il pezzo su quella manzona short di simona vinci (angelì, taglia ogni tanto, sii più sintetico eddai!) e mi è venuta l’orticaria in soluzione shoum. il blog lipperinico è molto meglio, per quanto ci sono certi ceffi, ogni tanto… quel roquentin, per esempio, me sembra un onorante funebre intellettuale… roquentin, quanto fai per una corona?… a quanto un cofano?… dai bart, non fare l’offeso, magari è proprio così, tu ti prendi le cotte per colombati, colombaioni e nik novecento paceallanimasua… sei un cottaro, e vabbè, vuol dire che ti piace l’horror vacui… pure a me, ti dirò… infatti mi piace angelini, e vvai angelì, sei tutti noi, continua così, c’hai già tre fans, i due cagliagayss e bart, adesso mi accodo anch’io…

  12. Di Angelini dà fastidio l’eccedenza, a volte, ma tolta quella rimane una simpatia che nonostante i tuoi sforzi non riesci a suscitare.
    Comunque l’hai letto: sei scemo anche tu? L’hai usata tu, ‘sta parola. Non mi firmo, prudentemente (come te del resto), per schivare la mia dose di veleno.

  13. @ quell’ “unica”, Ivan, è tirata un po’ per i capelli, va da sé.
    La stiracchiata mi è venuta da dargliela per quell’intervento gratuito de L’uomo della verità (anche lui mica ha scelto una firma da poco!:-) )
    Certo che la mia condizione non è unica! Ci mancherebbe! Il mio augurio è che moltissimi altri la vivano come accade a me.
    Del resto, ho già dimenticato la battutaccia de L’uomo della verità, a seguito del suo post di risposta.
    Ma, vedi, ho avuto per un momento l’impressione negativa di ritrovarmi in it.cultura.libri, dove queste cose erano di casa tutti i giorni, ed ora toccava ad uno ora toccava ad un altro, e di tutto si parlava fuorché di libri (solo rare volte, e spesso en passant)
    In ogni caso, io, che non sono ormai più giovane e sono uscito dal mondo del lavoro, ho a disposizione tutto ciò che mi può servire per essere felice. Sia questo tutto, poco o tanto. Temo solo per la salute, che non è legata ad una nostra scelta. Per il resto, ho tracciatao ormai la mia rotta, vicina ormai alla sua destinazione.
    Se mi volto indietro vedo una lunga distesa di mare; se guardo avanti, vedo l’approdo.
    Quando dico di essere un uomo libero, significa che dico anche queste cose, perché le sento dentro di me, e mi paiono belle da poter condividere.
    L’ho fatta lunga, mi scuso con te, ivan, e con gli altri che eventualmente si siano infastiditi.
    Bart

  14. ma certo che sono scemo, anonimo; e me ne vanto. oggi è scemo chi legge: e non solo angelini, ma anche te, i tuoi meravigliosi libri. purtroppo. beh, ora vado a finire il tuo ultimo romanzo, son talmente suonato…:-)

  15. ma certo che sono scemo, anonimo; e me ne vanto. oggi è scemo chi legge: e non solo angelini, ma anche te, i tuoi meravigliosi libri. purtroppo. beh, ora vado a finire il tuo ultimo romanzo, son talmente suonato…:-)

  16. Scusate se interrompo l’affascinante discussione in corso e ritorno all’argomento del post iniziale, ma…
    …nel mio condominio ci sono delle vecchiette che a volte mi danno sui nervi (come l’aura filosofica che circonda Perceber, e Colombati lo sa): però il 12-13 giugno sono andate a votare, magari perché le ho convinte io, però ci sono andate. Quindi se mi chiedono di cambiare una lampadina o aggiustare una tapparella lo faccio (lo facevo anche prima). Ora, Colombati è, assieme a un pugno di sfigati (Genna-Evangelisti, la Lippa, Wu Ming, il sottoscritto) uno dei pochi ad essersi espresso sui referendum. Quindi anche lui merita che, da buon condomino, gli dia una mano: non sapendo come vanno le sue tapparelle, entrerò in libreria e comprerò Perceber, passando oltre libri probabilmente più impeccabili e conformi alle regole, i cui autori avevano di meglio da fare che scrivere quattro righe prima del 12 giugno. Vorrà dire che, a loro, ci penserà la redazione culturale del Corriere a portargli la spesa a casa e riparargli le tapparelle. Si fa così nei condomini, no?

  17. ehi, ma anche io ho parlato (“stra”, in tutti i sensi, prima del referendum). anche io ho comprato il libro di colombati (verità, cambiato con uno che mi avevano madato per recensione, però non l’ho più ricambiato. cosa che il libraio mi consentirebbe! ehi. l’ho tenuto). però se preferisco il grande gatsby lo posso dire?
    per la verità come è spesso io sto in un palazzetto con poche persone, non in un vero condominio 🙂 però sono anch’io una sfigata, come giù più volte detto.

  18. “quantunque i suoi critici (lo stimassero o meno) definissero d’avanguardia le sue opere, nell’intimo del suo cuore lui non amava la letteratura di carattere sperimentale, sè-denigrante o scopertamente metafisica, alla Samuel Beckett, alla Marian Cutler, alla Jorge Borges.
    le logiche fantasie gli piacevano assai meno di un onesto e semplice racconto d’avventure, di un romanzo sottilmente sentimentale, di storie d’un realismo anche fittamente circstanziato alla Tolstoi”.
    era qualche giorno che cercavo di spiegarmi, poi ho trovato questo. 🙂

  19. “Ho la fortuna di essere un uomo libero, e che non ha bisogno di prostituirsi davanti a nessuno.
    Riconosco che la mia condizione è invidiabile, se non unica.” [!!]
    Posto che confermo tutto ciò che è stato scritto a mio riguardo (così vi scanso, almeno spero), avrei una domanda per Bartolomeo di M.: ma tu sei davvero convinto di ciò che hai scritto? (riportato sopra, soprattutto della seconda parte) La tua condizione è unica?
    [completamente OT, mi rendo conto, ma l’affermazione mi sembra davvero divertente]

  20. Uomo della verità, uau. Appena hai finito, passamelo. Sa com’è, finora ho scritto solo l’incipit: “Nella fattoria tutto era tranquillo.” 🙂
    Punto e basta. Siamo di troppo nel post.
    @ Bart
    Quel che hai scritto è piaciuto molto anche a me!

  21. @ Bartolomeo: capito. Ho letto it.cultura.libri (mai intervenuto, ho solo letto vecchie discussioni), via google, varie volte.
    Vi dico sinceramente che mi avete fatto venire la curiosità di leggere Perceber, e vado a comprarlo, altrimenti non capirò mai il motivo di tanto strepitare (magari non lo capirò neppure dopo averlo letto, ma non importa). Da quando lessi una sorta di recensione anticipata di Giuseppe Genna mi devo essere perso qualcosa…(all’epoca sottovalutavo Genna: sbagliavo io, precisazione doverosa)

  22. A me l’uomo della verità ricorda tanto il Magritte del forum di Maltese Narrazioni.
    Così, tanto per essere anch’io un po’ OT (teleeeefonooo…. caaaasaaaaa….)

  23. Tenero Angelini. Visitatori unici e refresh, questi sconosciuti :D… Non importa, il blog è bello perché è vario. Ti ho mandato un suggerimento in mail, cmq 🙂

  24. Per Basile & Borgna. Troppo buoni. Incantato di fare la vostra conoscenza:-) Appena decido di linkare qualche blog, metterò sicuramente anche il vostro.
    Il mio resterà tecnicamente penoso. Sono negato per scienza e tecnica.
    Per Ano Nemo. Nomen omen. “Ano” la dice lunga:-/
    Per Babsi. Prova a visitare più volte il mio blog e controlla di quanti scatti il contatore avanza ogni volta. A me sembra tutto regolare. Se preferisci pensare che “dia i numeri”, per me va bene ugualmente. Contenta tu, contenti tutti.
    Per Giuseppe Genna/uomo della verità: divertente l’articolo su Melissa e Aldo Nove nel tuo blog. Corro subito a dirlo a Thomas Fazi, fidanzato di Melissa.

  25. Per Biondillo.
    1) Confronta con quest’altra scheda dedicatami da Giugenna: “Per te il velo di
    Maia è il copricapo della sopraccigliuta aliena della seconda serie di
    SPAZIO 1999. Sei esperto di questo e quèlo, sei versato in tutto e quindi ti
    si può assorbire dal pavimento con uno scottex. Non ti danno più l’lsd
    perché sei come Obelix: sei caduto nel vascone di pozione magica da piccolo,
    è sufficiente. Hai un santino di Basaglia sopra il letto in mogano e ogni
    notte, prima di addormentarti insieme a Baloo, lo ringrazi, buonanima. Porti
    i capelli alla Napo orso capo e ne vai fiero, perché lì in mezzo, dicono,
    sono conservate le ceneri di Andersen.”
    2) Spiacente, se “insultavo” non ero io. La mia mitezza è nota. Al massimo sfottevo. Ricordo che nei commenti ai tuoi Vomitoria fui di un’eleganza da manuale:-)

  26. Sinceramente, Angelini, credo tu abbia toppato.
    Ad una attenta analisi del testo “l’uomo della verità” non è di certo Genna.
    Riconosco certe ricorrenze lessicali, certe locuzioni, un certo uso sonoro della frase tipico di un altra persona (che non ti dico, ovviamente).
    So quello che dico, fidati. A te ti riconoscevo sempre quando insultavi, sotto nickname, su NI 😉

  27. All’attenzione di Lucio Angelini, e solo per la precisione: non siamo “Basile e Borgna”, IO sono Basile Borgna, anzi, per dire il nome completo: Basile Pesaro Borgna. Il mio partner nella web agency, nel blog e nella vita si chiama Vincenzo Maria Ostuni.

  28. “Per te il velo di
    Maia è il copricapo della sopraccigliuta aliena della seconda serie di
    SPAZIO 1999”
    Questo è un autentico Giugenna.
    Naa, fidati, “l’uomo della verità” è un altro. Sono un filologo attento, io.
    Un giorno raccoglierò le simpatiche facezie che mi hai dedicato, Angelini. Sotto nick o meno. Poi decideremo insieme se erano insulti o sfottò.
    Su quelle che ti ho dedicato io è presto fatto, te le metto dentro questa parentesi: ( ).
    (come? E’ vuota? Già, è vuota!)

  29. angelì, ti facevo più sveglio. non so se risentirmi o esser contento, perchè a me piace essere unico e irripetibile e allo stesso tempo riconosco a genna di essere altrettanto. ma biondillo – che non è mica fesso e ha stile -ha ragione. angelì, volevo dirti anche (dato che qua siamo in pieno clima da volemose bene) che mi sei simpatico. anch’io sono una simpatica canaglia come te. e poi scrivi molto bene, ma questo lo sai già. (ma la sintesi, cazzo!!!;-))

  30. angelì, ti facevo più sveglio. non so se risentirmi o esser contento, perchè a me piace essere unico e irripetibile e allo stesso tempo riconosco a genna di essere altrettanto. ma biondillo – che non è mica fesso e ha stile -ha ragione. angelì, volevo dirti anche (dato che qua siamo in pieno clima da volemose bene) che mi sei simpatico. anch’io sono una simpatica canaglia come te. e poi scrivi molto bene, ma questo lo sai già. (ma la sintesi, cazzo!!!;-))

  31. Uomo della verità: in genere sono sintetico, ma in questo caso il dibattito su Simona (peraltro sfrondatissimo rispetto all’originale) andava riportato nei suoi vari risvolti. Non si può, inoltre, riassumere pbianchi, lui sì MITO di it.cultura.libri!
    Comunque grazie per le gentili parole.
    Per Biondillo: vedi che sei un permalosone?

  32. e adesso? che facciamo? stiamo assistendo, qui nel lipperinico blog che dio lo conservi come cirio ma con dei future bonds valevoli, a qualcosa che mesi fa sarebbe stato impensabile su ni: un dialogo civile, educato, di sotterranea simpatia e stima tra angelini e biondillo (o viceversa, anche se a viene prima di b e dunque è in ordine alfabetico che ho citato, nevvero). il commentarium-vomitorium di ni prima della debacle faceva male al cuore di noi tutti, forse si stava davvero arrivando alle sbrodolate biliari di culturalibri (vedi report angelineschi); c’è voluto il blackout, e ora da lippa i due si scambiano un segno di pace. sono cose che fanno bene al cuore di un cinico come me, ve lo dico chiaro e intonso.

  33. e adesso? che facciamo? stiamo assistendo, qui nel lipperinico blog che dio lo conservi come cirio ma con dei future bonds valevoli, a qualcosa che mesi fa sarebbe stato impensabile su ni: un dialogo civile, educato, di sotterranea simpatia e stima tra angelini e biondillo (o viceversa, anche se a viene prima di b e dunque è in ordine alfabetico che ho citato, nevvero). il commentarium-vomitorium di ni prima della debacle faceva male al cuore di noi tutti, forse si stava davvero arrivando alle sbrodolate biliari di culturalibri (vedi report angelineschi); c’è voluto il blackout, e ora da lippa i due si scambiano un segno di pace. sono cose che fanno bene al cuore di un cinico come me, ve lo dico chiaro e intonso.

  34. Uomo della verità. Direi che il massimo complimento che un sedicente scrittore o artista possa
    auto-elargirsi, nel medesimo istante in cui si atteggia a umilissimo figlio
    di Maria, è proprio ‘anomalo’ (= ‘fuori dal coro’, ‘non classificabile’,
    TANTA è la sua originalità e straordinarietà!).
    Ebbene, mi rifiuto di considerare Ciccillo scrittore anomalo:-)

  35. angelini, ritratto tutto. sei un simpatico rompicoglioni come sempre. non sei proprio cambiato. però come rompicoglioni sei anomalo. contento?;-)

  36. angelini, ritratto tutto. sei un simpatico rompicoglioni come sempre. non sei proprio cambiato. però come rompicoglioni sei anomalo. contento?;-)

  37. “L’anomalia” era una categoria pseudosociologica che nulla aveva a che fare con il valore o il disvalore delle opere prodotte dall’autore.
    Ma cosa lo dico a fare?

  38. geometrie variabili
    “la quinta delle lezioni americane di italo Calvino,quella finale- se non si conta la sesta,sulla coerenza,mai completata- è dedicata al tema della molteplicità e lo scrittore vi traccia una storia ideale del romanzo come aspirazione enciclopedica.il primo autore in ordine cronologico citato da Calvino è Goethe,che nel 1780 confidò a charlotte von stein la sua intenzione di scrivere un “romanzo sull’universo”.Il prossimo,in questa lista vertiginosa che esalta i voli più alti e più ambiziosi dell’immaginazione romanzesca(e verrebbe quasi voglia di scrivere immaginazione romantica),è Flaubert:quello di Boward e Pecuchet,si intende,non l’altro scrittore la cui massima ambizione era scrivere un grande romanzo su niente.”
    Guido Almanasi(non trascuratelo mai.certe sue prefazioni valgono il prezzo intero del biglietto).No,non c’è altro

  39. Per Biondillo. Una appassionata di gialli mi ha detto che ‘Con la morte nel cuore’ non le è dispiaciuto, anche se, secondo lei, è troppo lungo: dovresti compattare di più.
    Contento?

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