LEGGENDA, LEGGENDARIA, DA LEGGERE

Il rapporto annuale sui diritti umani diffuso dal Dipartimento di Stato americano parla dell’Italia in questi termini:
«Il governo italiano rispetta generalmente i diritti umani dei suoi cittadini anche se vi sono problemi in alcune aree: i problemi riguardano la lunghezza della detenzione pre-processuale, le procedure troppo lunghe dei tribunali, la violenza contro le donne, il traffico di persone, abusi nei confronti dei Rom».
Cose note.
Con tempismo perfetto, comunque, l’ultimo numero di Leggendaria è dedicato a Donne, politica, violenza. Se ne parla questo pomeriggio alle 17 a Roma, presso l’ ex Hotel Bologna, via Santa Chiara 5, con Maria Luisa Boccia, Anna Maria Crispino, Ida Dominijanni, Vittoria Franco. Coordina la vostra eccetera.
La quale si troverà anche, nell’ordine e per presentare il libro: domani alle 18 a Guastalla (Reggio Emilia) presso l’ex Chiesa San Francesco; dopodomani a Bologna, alle 17.30, alla Libreria Trame, presenta Valerio Evangelisti; sabato alle ore 16 a Torino, alla Libreria Torre di Abele, via Pietro Micca 22; domenica a Saluzzo, Casa di Silvio Pellico, Piazzetta dei Mondagli 5.
Io prometto che tenterò di sopravvivere.
Voi, intanto, potreste:
– Prendere visione del bando per il Premio Città di Bari (c’è tempo fino al 4 aprile per partecipare).
– Leggere quanto ha da dire Alessandra Daniele sul “finale alternativo” di Io sono leggenda.
– Tenere d’occhio un racconto interessante di Alessio Arena su Nazione Indiana.
– Sbizzarrirvi con i titoli di Verdenero: io lo sto facendo, per esempio.

20 pensieri su “LEGGENDA, LEGGENDARIA, DA LEGGERE

  1. Lucio, ho girato il quesito agli altri giurati. Fin qui non è accaduto, ma questo non esclude che possa accadere. Quando ho le risposte, ti faccio sapere.

  2. peccato che secondo Amnesty International l’Itralia sia l’unico stato europeo che non contempli nel suo codice penale il reato specifico di tortura. Ma si sa, è comprensibile come al dipartimento di stato americano questo piccolo particolare possa sfuggire.
    In Italia, invece, grazie a questo piccolo particolare, i torturatori di Bolzaneto se la caveranno col reato prescrivibile e prescritto di abuso di ufficio. Alleluja! Italiani brava gente (lo dicono anche gli americani…)

  3. Su Will Smith e amici.
    Non ho ben capito il riferimento alla questione Obama (perché avrebbero dovuto censurare quella versione?). Però è vero: il finale “alternativo” era più sensato e bello. Anche se, va detto, senza aver seminato nulla prima diventava un po’ tosto da sostenere il discorso sulla diversità.
    Comunque togliendo la parte messianica e l’ingenuità di sceneggiatura per cui il vampiro non attacca Neville bloccato e dolorante, “I am Legend” resta godibile (accordin’ to me).

  4. @Ekerot
    Neville (interpretato da Will Smith) si rende conto della crudeltà, e dell’ assurdità della sua “crociata” solitaria, e si ritira.
    Will Smith sostiene Barack Obama, il cui programma elettorale prevede il ritiro delle truppe USA dall’Iraq.
    Io vedo un nesso logico fra le due cose. Probabilmente in origine questa versione di I am legend avrebbe voluto essere anche una metafora critica della rabbiosa “sindrome da accerchiamento” tipica degli USA. Infatti Neville chiama sempre il suo presidio “Ground zero”. Non credo però che la Warner Bros abbia esplicitamente censurato il primo finale, ne ha semplicemente preferito un altro del solito tipo manicheo e semplicistico, ritenendolo più commerciale.
    p.s.- Grazie Loredana per la segnalazione
    🙂

  5. ottima segnalazione per il Bando, grazie.
    Per la Rete, sarebbe fondamentale fosse contemplata, dopotutto, tutti o molti dei nuovi emergenti e dei prossimi emergenti sono nati, concepiti e cresciuti in rete, vedi Frascella, Babsi Jones, ecc. mentre altri scrittori già famosi sono molto presenti in rete, vedi Genna, Pincio e il collettivo Wu Ming, qui tra l’altro non siamo “in rete”?
    Bello il dispaccio del Dipartimento, “sì va tutto bene, però, però, però, tranne, però, tranne, però, tranne, tranne tranne tranne però…”

  6. A proposito di donne e politica (anche se, per fortuna, niente violenza, almeno fisica), oggi tiene banco la dichiarazione di Berlusconi che ad una giovane precaria ha suggerito di sposare suo figlio o il figlio di qualche altro milionario.
    Ovviamente Pd e Sinistra hanno criticato lo scarso rispetto per i precari che trapela da queste parole, ma se ha porre la domande non fosse stata una donna ma un uomo Berlusconi gli avrebbe ugualmente suggerito di sposare sua figlia Barbara? Mi sa di no: le persone che si fanno mantenere sono per definizione le donne, nella visione comune di cui il cavaliere si fa portavoce

  7. Gentile Loredana Lipperini,
    mi scuso se uso il suo spazio per lanciare un appello della massima importanza…
    ***
    Voglio e devo lanciare un appello sulla nuova ondata di violenza e uccisioni in Tibet. La questione asiatica sta diventando sempre più terribile, non è bastata neanche la Birmania (che ha secoli di storia fatta di soprusi e crimini… quanto il Tibet).
    In Tibet i monaci si stanno tagliando le vene, fanno atti di autolesionismo, alcuni vogliono suicidarsi. Per chi conosce il buddhismo tibetano, questo atto per un monaco è inamissibile. Comporta una deviazione dai precetti del Dharma. Ma vi rendete conto cosa arrivano a fare?
    A Lhasa la polizia cinese ha caricato anche i civili. La polizia sta arginando i tre monasteri più grandi e importanti di questa regione tormentata. Bisogna fare qualcosa. Lanciamo un appello, Pechino va boicottata, le Olimpiadi vanno boicottate, la Cina va fermata: sta portando avanti – moralmente – il genocidio nel Darfur vendendo armi ai miliziani sudanesi.
    Vi sto chiedendo aiuto. Si può intentare una raccolta firme?
    Legarci alle iniziative di Amnesty International, non so…
    Mi appello a tutti gli scrittori di Nazione Indiana, critici letterari, giornalisti, semplici lettori. A voi tutti.
    Questo è un altro modo per fare della scrittura e della Letteratura un “mezzo” etico, di denuncia, di azione civile per reclamare i diritti umani e richiamarci ai doveri semplici di cittadini del mondo.
    NINA MAROCCOLO
    ***
    progettoatem@hotmail.com

  8. Accodandomi a questo nuovo topic forse non del tutto off topic, magari aggiungendo “Legenda” al titolo; segnalo che giovedì 20 Marzo, nel primo pomeriggio (ore 15.30), si terrà la processione silenziosa e meditativa guidata da Thich Nhat Hanh, monaco zen (di fama internazionale, sulla rete c’è un po’ di tutto su di lui e su questa iniziativa). Da Piazza Venezia a Piazza Navona (a Roma ovviamente). E’ una camminata del tutto laica, apartitica, dedicata alla pace. Potrebbe essere un piccolo passo per l’uomo etcetera.
    p.s. Solo per informazione: ho sentito il Dalai Lama dire di non boicottare la Cina per le Olimpiadi. Non significa nulla, ma mi sembrava un’opinione importante da segnalare.
    p.p.s. Se fossi andato troppo fuori dal vasone e dalla netiquette (chiedo venia), non vi peritate a cancellare questo post.

  9. Caro Ekerot,
    ti ringrazio infinatamente per la tua segnalazione e la sensibilità verso l’argomento.
    Ci sarò senz’altro alla processione guidata dal grande Thich Nhat Hanh…
    Un caro abbraccio,
    Nina

  10. detta così sembra che in italia sia lecito torturare chiunque e farla franca grazie a un “buco” legislativo. certo, prevedere il reato specifico di “tortura” avrebbe un senso, ma la fattispecie rientra comunque nei reati di lesioni gravissime o tentato omicidio.
    che poi in Italia non sia previsto il reato di tortura mentre invece lo è fotografarsi per la patente con i baffi e poi tagliarseli è un altro discorso

  11. Scusa Berta, un minimo di netiquette a volte serve. Non mi pare che i commenti a questo post trattino di argomenti leggerissimi, specie i tre che precedono il tuo.
    Intervenire per scrivere “massì” è sinceramente fuori luogo.
    Questo non è un forum (e anche nei forum, peraltro, ci si danno delle regole). E’ un blog. Andare OT è tollerato. Postare commenti a vanvera, meno.
    Senza offesa, e con gentilezza.

  12. Gentile Loredana Lipperini,
    mi dispiace se le ho causato fastidi. Il mio era solo un appello accorato pro-Tibet (del 14 marzo 2008). Ma non volevo, con tutta sincerità, invadere il suo spazio, rendendo la mia presenza come poi effettivamente risulta: senza riguardo e rispetto nei suoi confronti.
    Quindi, accolga le mie più sincere scuse.
    Nina Maroccolo

  13. Ma Nina, io non parlavo di te!!! Per quanto riguarda i tuoi commenti, mi sono limitata a cancellarne due, dal momento che erano tutti identici fra loro: da questo punto di vista, nessun problema. Il blog è assolutamente aperto alle segnalazioni e agli appelli. Non lo è a chi desidera solo manifestare la propria presenza senza avere nulla da dire…

  14. Grazie Loredana!
    Seguendo la stessa onda sto portando avanti l’appello; ed ora è la volta delle petizioni. Ho scelto come organo il Parlamento Europeo. Quindi le firme arriveranno direttamente là.
    Se ti interessa ho lasciato un messaggio (con l’indirizzo PE/petizioni) nella sezione di Letteratitudine “La Camera accanto 2”.
    Il testo l’ho inserito oggi 18 marzo 2008 ore 1:24 pm. Fai riferimento, eventualmente, solo e soltanto a questo.
    Diffondi, se puoi.
    Ancora un grazie di cuore. Con affetto,
    Nina Maroccolo

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