“«Sono loro il valore aggiunto delle librerie, grazie alla loro competenza e alla loro professionalità di librai», sottolinea ai nostri microfoni Mariano Vendola della Filcams-Cgil. Le rivendicazioni di lavoratrici e lavoratori sono essenzialmente due. Da un lato l’aumento di 1,50 euro dei buoni pasto che l’azienda vorrebbe dilazionare nel tempo. «Non stiamo parlando di milioni di euro – sottolinea il sindacalista – L’adeguamento servirebbe anche a fronteggiare il costante aumento del costo della vita».
Dall’altra, la questione del premio di risultato, che per i sindacati ha criteri poco chiari ed è ritenuto non adeguato rispetto all’impegno quotidiano richiesto a librai e libraie.
Vendola sottolinea che negli ultimi anni i dipendenti della Feltrinelli hanno affrontato situazioni difficili, tra cui periodi di solidarietà, cassa integrazione, chiusure di punti vendita e trasferimenti forzati. Nonostante ciò, hanno continuato a garantire il funzionamento delle librerie con spirito di sacrificio e dedizione, contribuendo a mantenere viva l’identità storica dell’azienda. Ora, però, chiedono che tale impegno venga riconosciuto con un accordo equo.
E poiché nel 2025 Feltrinelli celebra il suo 70° anniversario, non è possibile festeggiare la storia della casa editrice ignorando le istanze di chi, giorno dopo giorno, ne garantisce il funzionamento”.
Se ci sono testimonianze, le ospito volentieri. Solidarietà, intanto.