L'OPUS DEI E I LIBRI

Sul quotidiano, il Diario di oggi è dedicato all’Opus Dei. Con un piccolo intervento della sottoscritta che riguarda il rapporto fra l’Opera e i libri…

   “La natura e le attività  dell’Opera sono state spesso romanzate: ma è la prima volta che finiscono in un romanzo”, dice Giuseppe Corigliano, portavoce dell’Opus Dei. Il romanzo è evidentemente Il Codice Da Vinci di Dan Brown. Il modo in cui tratta l’Opera è esemplificato nell’unico comunicato ufficiale della Prelatura, emesso a New York nel 2003: “descrive membri dell’Opus Dei che praticano macabre mortificazioni corporali, che uccidono persone; afferma che la Prelatura usa mezzi di coercizione e il lavaggio del cervello; insinua che abbia prestato garanzie alla banca Vaticana in cambio del proprio costituirsi in prelatura personale. Tutte queste affermazioni sono assurde e senza fondamento”. Ma perché rispondere ad un autore di fiction? “Spiaceva – risponde  Corigliano – che il libro diffondesse menzogne  in gente semplice”.

   Dan Brown, però, altro non ha fatto se non assemblare saggi e articoli che hanno alimentato la cosiddetta leggenda nera dell’Opera: Opus Dei del religioso paolino Giancarlo Rocca, Historia oral del Opus Dei del sociologo spagnolo Alberto Moncada, The Secret World of Opus Dei dell’ex gesuita Michael Walsh. “Miti negativi”, li definisce il portavoce, “dovuti al fatto che siamo nuovi nella storia della Chiesa: nessuno si sognerebbe di attaccare i francescani. E bisogna considerare che, inizialmente, gli insegnamenti di san Josemaría Escrivà destarono scandalo all’interno della stessa Chiesa, e suscitarono sorpresa e fastidio in campo laico”.

   Tra i fastidi per l’Opera, anche un  libro autobiografico di Maria del Carmen Tapia,  Oltre la soglia: una vita nell’Opus Dei (Baldini&Castoldi). “Ma l’autrice si è ricreduta in occasione della canonizzazione di Escrivà – dice Corigliano – affermando di non aver mai pensato che “il carattere forte” del fondatore fosse un ostacolo alla santità. Del resto, lo stesso Escrivà ha sempre detto che la porta dell’Opera è socchiusa per entrare e spalancata per uscire. Il problema dei fuoriusciti non esiste”.
Esisterebbe, invece, il problema dei libri “silenziati”, di testi (come quelli citati) introvabili se non su Internet: a sostenerlo sono le organizzazioni anti-opera, come quella cui fa riferimento Dan Brown: l’Odan (Opus Dei Awareness Network). Di più: secondo l’Odan, i testi che la Chiesa metteva all’indice sino al 1948 sarebbero ancora proibiti dall’Opus Dei. Qualche esempio: le opere di Zola e  di Benedetto Croce, la gran parte di Gabriele D’Annunzio e di Ugo Foscolo, La critica della ragion pura di Kant, e poi testi di Spinoza, Voltaire, Rousseau, Hugo, Stendhal.  Smentisce Corigliano: “Avendo la Chiesa abolito l’indice, l’Opera non potrebbe mai riproporlo. Solo, negli anni Settanta, Escrivà mise in guardia dai libri di influsso marxista. Da qui a parlare di lavaggio del cervello ce ne corre”.

8 pensieri su “L'OPUS DEI E I LIBRI

  1. Opus Dei a parte, anche oggi si viene tranquillamente silenziati… magari dal Grande Vecchio della Restaurazione:-) o dalle esigenze del mercato, vera Opus Diaboli.
    P.S. Perché non hai cancellato il falso messaggio inviato ieri a mio nome?

  2. Alla fine si finisce col parlare sempre di Dan Brown. Evidentemente tira, tira più lui un carro di buoi che un pelo di figa. A forza di parlarne me lo state facendo diventare simpatico, tanto. La destra ne parla, la sinistra pure, per non esser da meno il centro fa centro parlandone ovviamente, e in libreria manuali su “Il Codice” e su “Angeli e i Demoni”; insomma alla fine qui andrà a finire che il Vaticano ce lo canonizza il Brown. Comunque non è lui il peggio della letteratura, anzi: per certi versi è bello leggerlo, fa molto hollywood, ma si lascia leggere. Il peggio è ben altro.
    Iannox

  3. Oltre a segnalare un altro sito di fuorusciti dall’OD (www.opuslibros.com) devo fare anche una dichiarazione d’intenti.
    Questa cara organizzazione mi attira. Non ci posso fare niente, mi sento votata all’adesione. Peccato che la mia bassa origine e qualche ideuzza molesta possano essere d’intralcio a una accettazione della domanda per diventare numeraria o aggregata.
    Mi sto decisamente impegnando a modificare tutti quegli aspetti che sarebbero oggetto di sicuro rifiuto.
    Obiettivi raggiunti
    Non metto più le dita nel naso. Coltivo una palese idiozia e dipendenza dalle altrui volontà. Ho eliminato tutti i libri indicati da Lolip dagli scaffali. L’astinenza è un dato di fatto. Quando sento parlare di D. Brown mi si rivoltano le budella (ma tendo all’esagerazione) anche se ancora non capisco bene il perchè, sicuramente si tratta del modo in cui tratta l’O’ pus nel suo diabolico libro.
    Aspetti critici
    Ammetto qualche difficoltà nell’aprire il portafoglio, per palese assenza di. Ammetto pure qualche ostacolo nel pestarmi le dita tutte le mattine e nell’usare il cilicio. Pregare con intensità…ehm, al minimo, mi fa ronfare.
    Impegni e Speranze
    Spero di superare questi diabolici ostacoli a breve e di realizzarmi santamente nella quotidianità. Spero pure che l’OD mi aiuti a trovare un lavoro visto che ormai ho provato a passare per tutti gli Ordini Interinali senza appagamento spirituale ed economico.
    Invocazioni
    Che u’signuruzzu mi assista e che il santo Fondatore mi reputi all’altezza.
    en passant
    Iannox, spero non penserai che si tratta di un espediente elegante per glissare sulla traversata oceanica 🙂
    Besos
    P.S. scusate, seriamente, il mio sogno è che qualcuno riesca a entrare nell’OD e a tramare, dall’interno, una beffa colossale che lasci quei tristoni lì un tantino in imbarazzo. Non mancano sicuramente i punti critici della struttura: dall’eccessivo, apparente, contenimento sessuale a una certa pruriginosità in campo finanziario e politico alla segretezza sulle adesioni. Io non sono all’altezza, passo la proposta a eventuali volontari 🙂

  4. Be’, Spettatrice Cara, una volta al solo sentir nominar Dan Brown mi ricrescevano i capelli, adesso non più. Il problema è che l’ho letto, anche coi “Demoni e gli Angeli”, e sì, fa tanto effetto hollywood. Ma alla sin dei conti è fiction, e si lascia leggere sicuramente meglio di tante altre porcate che invece sono made in italy e che c’hanno la presunzione con la lagrimuccia d’esser titolate a pieno diritto “letteratura”. Ma che Bel Paese siamo! Mica possiamo dare il titolo di letteratura al primo scribacchino che si fa passar per alternativo o di sinistra. E di primi scribacchini così – di primi finti della classe – mannaggia!, quanti in Italia, ma quanti non lo diresti. Non ci provo nenahce a tirar giù un elenco, altrimenti qui sarei costretto ad andare per la Santa Inquisizione. Il problema non è Dan Brown, è tutto il resto a fare schifo, e Brown non c’entra niente: l’editoria è il poco che è ma non per Brown – be’, vende tanto, quindi un po’ di colpa cristiana gliela diamo comunque.
    Fa caldo, basta. Spettatrice Cara, che ne diresti? io c’ho sempre quel diamante famoso e pure la zattera – una di quelle moderne che non le tira giù neanche l’atomica. Confetti contro l’emicrania e il mal di mare, tutti i dischi di Leonard Cohen, Neil Young, e in genere buona musica, i diari del Che… ecc. ecc. Insomma, quand’è che ce ne andiamo? Oppure potremmo fare una cosa stile Puerto Escondido – basta che non mi si spari alla schiena e alla pancia, e che non ci siano sbarre di mezzo, e i galli, quelli meglio non toccarli. Insomma, facciamo ‘sto viaggetto. ;-D
    Besos
    Joseph de Fuego

  5. “Chiesa e mafia
    Mafia e chiesa
    pecore incapaci
    che il duce cuce
    speranzose visioni
    duce illumina sconfitti
    protegge i deboli
    gli inadeguati
    i frustrati
    Duce Ruini
    Ruina d’italia
    Acli unitalsi
    opus dei
    misericordie ipocrite
    politica poetica farnetica
    in arrivo sul binario morto
    da democrazia cristiana
    scienza e vita
    prosegue per Udc, grande centro
    Coldiretti,
    ferma in tutte le stazioni
    come in processioni
    di cristi uccisi
    uomini non siete dei
    siete conformisti
    ottusi maschilisti
    mammoni
    e pederasti
    Dc
    Dc
    Ditecci
    Come fate a non vedere
    Cattolici repressi
    Fascisti nevrotici autistici
    È colpa di quei padri
    Con cui non si discute
    Dio non è per voi
    Per voi non la vita
    Dio è per l’ultimo
    Di questa terra marcia
    Cattolici che avete preferito
    Per le femmine serve
    Casa cucina chiesa
    Ma Voi non siete donne
    Facile parlare
    eteroastensionisti famelici
    maligni insoddisfatti
    cattolici invidiosi
    fascisti indisponenti
    L’etere di radiovaticana
    Uccide corrode
    Facile parlare
    Bimbi bimbi bimbi
    Venduti prostituti
    paese di pedofili
    di sparatorie In strada
    Uccisi maltrattati
    Figli di coppie normali
    Davanti a nostro dio
    Nostro signori dei furbi
    Nostro signore dei ladri
    Dio perdona loro la fede
    Che credono d’avere
    fede non è politica
    La fede non è scelta di campo
    La politica non è l’amore
    Il sesso la trasgressione
    Figli Dell’indifferenza
    Ucciso pasolini
    I neo democristiani
    Sono scienza e vita
    Se la vita è civiltà
    la morte è la salvezza
    Politica Cattolica
    Maschera mafiosa
    inquisitoria
    integralista astensionista
    no aborto
    dice il prete ricurvo storto
    Camillo Ruini
    Ruina d’italia
    Col crocifisso in mano
    integralismo italico
    Posted by: dis at 23.06.05 13:1

  6. Ho frequentato da laico l’Opus Dei per circa tre anni, sempre da esterno, senza acquisire alcun ruolo fisso o determinato. Non ho mai subito pressioni di alcun tipo ne’ tantomeno lavaggi del cervello. Va detto comunque che all’interno delle strutture esiste una sorta di “indice” che pero’ e’ del tutto fattuale, non basandosi su alcun testo. Esso funziona piuttosto come una sorta di passa-parola all’incontrario la cui portata, spiace dirlo, interessa a quei quattro gatti che si interessano di filosofia o letteratura. Sempre all’interno delle “case” dell’Opus Dei i prodotti editoriali acquistati vengono vagliati preventivamente da un segretario che elimina, ad nutum, le fotografie che ritiene offensive per il buon costume nell’accezione religiosa. Non ho mai sentito parlare di punizioni corporali o umiliazioni di alcun tipo. E’ vero d’altra parte che il controllo piu’ penetrante viene effettuato a tutela della morale sessuale.
    In sintesi, gran parte della leggenda nera e’, secondo la mia personale esperienza, una leggenda, appunto. Molto piu’ gravida di conseguenze e’ invece il generale declino culturale dei responsabili dell’Opera. Questo declino negli ultimi anni ha portato alcuni di loro a prendere delle misure maldestre, eccessivamente liberticide e davvero poco ispirate a criteri di carita’ cristiana. Il risultato? La perdita di credibilita’ da parte dell’Opus nei confronti della base, che e’ costituita, sempre, da studenti. Vostro, BD.

  7. Conosco l’OPUS DEI da quando avevo sei anni. Ora ne ho 42.
    Ho frequentato per tutta la mia infanzia e adolescenza un centro dell’Opera. I mei gentori sono dell’Opera da 36 anni.Potrei dire tanto, scrivere tanto. Quello che posso dirvi è che l’Opera di buono mi ha dato una completa formazione dal punto di vista dottrinale.
    E di questo la ringrazio.
    Certo, la mia vita è stata difficile, perchè sotto certi aspetti dalla formazione si è passati alla deformazione (da ragazzina mi confessavo se mi mettevo i pantaloni o il costume due pezzi). Penso che i centri dell’Opus Dei debbano essere frequentati da perone adulte e responsabili. Mediante un lavoro di formazione (?) come per esempio i circoli , il colloquio mensile, la confessione, i ritiri, e tante , ma tante altre cose, le persone dell’Opus Dei riescono a far nascere dentro l’anima di una persona una forte crisi vocazionale, crisi non spontanea, ma spesso pilotata. Ed allora è tremendo perchè ti dicono che se dici di no all’Opus Dei dici di no a ciò che Dio vuole da te. In alcuni casi affermano addirittura che la persona che ti segue avverte per prima la tua vocazione. Vi assicuro che per una persona che fin da bambina ha frequentato quell’ambiente, quelle parole, quelle persone, e le situazioni da loro create suscitano un fascino particolare ed è facilissimo cadere in questa rete.
    Altrettanto difficilissimo (forse impossibile) è uscirne non fisicamente, ma mentalmente. Ora che ho due figli in età “papabile” evito accuratamente di far loro freqentare i centri dell’Opera perchè non voglio che vengano manipolizzati, plasmati a loro piacimento. Dobbiamo vigilare sempre sui nostri figli perchè esistono pressioni psicologiche che possono incidere negativamente sull’evoluzione e sulla maturazione di una persona.
    In conclusione dico che l’Opus Dei da una completa formazione dottrinale, ma ritengo non corretto il loro modo di fare proselitimo, soprattutto tra i giovani

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