NOTIZIE INTERESSANTI

Questa la sapevate? Copio e incollo:
È finalmente giunto a conclusione il procedimento, che ha visto imputati la giornalista Cristiana Lodi e l’ex direttore responsabile del quotidiano “Libero”, Alessandro Sallusti, denunciati per diffamazione dal Circolo Pink nel 2003, a seguito di un articolo, in  cui la Lodi (che tra l’altro si era presentata sotto falso nome e per un altro organo di stampa) insinuava che il Circolo Pink aveva “un occhio di riguardo per i pedofili”. Dopo numerose udienze presso il tribunale di Monza, nei giorni scorsi si è arrivati ad un accordo, i termini del quale saranno presentati nel corso della conferenza stampa.
Il Circolo Pink saluta con soddisfazione il risultato raggiunto, importante dal punto di vista economico per la sopravvivenza dell’associazione ma soprattutto dal punto di vista simbolico e politico.
Nessuno potrà più permettersi di accostare impunemente le associazioni o le persone glbt all’odioso comportamento, che è anche un reato,denominato pedofilia.

10 pensieri su “NOTIZIE INTERESSANTI

  1. Sono molto contenta che hai pubblicato questo post, e anche della notizia che rende nota. Ne scrivevo qualche giorno fa di questo odioso accostamento – tanto caro alle destre, ai provocatori, quanto sostanzialmente infondato – ne parlavo per via di Busi. C’è la solita psicologia popolare dietro – la stessa che produce gli stereotipi di genere. Non si sa niente nè di omosessualità meno che mai di pedofilia, ma si organizzano ugualmente comode conseguenzialità, qualcuno persino fondandosi su un’esperienza personale – il che riporta al caso, non troppo raro in tempi relativamente remoti dei neri che si dichiaravano inferiori.

  2. E’ vero, questa notizia è importante. E perché viene ristabilita la verità sul circolo Pink e perché pone il problema della falsa identificazione tra pedofilia e omosessualità, di cui i media, soprattutto in questi giorni, si fanno disinvolti megafoni.
    Confesso che io questa notizia non la sapevo. Per mia disattenzione o perché non se ne è fatta sufficiente pubblicità?

  3. Una bella notizia davvero. Prima di tutto è bella in sè. Poi è felice il tempismo, col casino montante in ‘sti giorni sulla pedofilia, trattata nei modi superficiali che dite, con quelle false identificazioni.
    A lato, una banale considerazione: la libertà di diffamare, che si prende spesso e volentieri il peggiore giornalismo, sarà sempre consentita a chi ha i soldi, poi, per “ricompensare”. Come se i soldi restituissero reputazione e serenità.

  4. Loredana: “Nessuno potrà più permettersi di accostare impunemente le associazioni o le persone glbt all’odioso comportamento, che è anche un reato, denominato pedofilia.”
    Questo è avvenuto giusto stamattina a “Tutta la città ne parla”, Radio3 (argomento: casi di pedofilia e chiesa cattolica) dove un giornalista del “Foglio” di cui non ricordo il nome ha imperversato accusato varie persone famose, vive o morte, e dichiaratamente gay (Franco Grillini, Mario Mieli, Aldo Busi e altri) di propagandare lo sdoganamento della pedofilia.

  5. Sarò sommersa d’improperi, ma per quanto riguarda busi, l’ho sentito con le mie orecchie dichiarare in un programma di qualche anno fa a canale 5 che ‘i bambini amano essere accarezzati in certe zone’. Se questo comportamento non fa rivoltare lo stomaco, contenti tutti, tranne io. Che poi, ormai da anni, ogni parola anche registrata, venga smentita subito dopo o si viene accusati di ‘averla interpretata male’, questo lo so io e lo sanno molte persone che un po’ di cervello lo hanno ancora.
    Non sarà la propaganda della pedofilia, ma una buona mano alla tolleranza di questo insostenibile comportamento, la dà, busi.
    Che busi torni al suo angolo, faccia quello che gli pare, ma che non faccia prediche che provenendo da lui, per me sono soltanto provocazioni stupide e arroganti.
    L’ipocrisia del busi e di chi lo ha invitato ad andare nell’isola è infinita: è andato strombazzando che avrebbe portato la cultura, che avrebbe parlato di filosofia di letteratura di tutto quello che può arricchire l’animo umano. Ed invece – a quanto dicono – ha usato il suo linguaggio solo per dire che lui è colto e gli altri sono spazzatura; ha insultato tutti perchè ignorantia, ignorando invece che l’ignorante è lui. Perchè cultura non è ‘sapere’ e basta ma è usare il sapere per comprendere chi ne sa meno di noi.
    Pollice verso, e non da adesso, per busi che con sgarbi è solo un povero stupido troppo pieno di sè stesso per avere qualcosa da dirci.

  6. Sarà interessante vedere, sul tema, quale tipo di taglio daranno il fogliaccio sopracitato, ma non solo, anche gli atei teocon come Ferrara, adesso che Ratzinger sta per esserne definitivamente travolto. Il fatto che oggi si sia mosso il NYT in grande stile è l’indizio di una valanga che, in pratica, gli impedirà di uscire dai nostri angusti confini, da qui alla fine dei suoi giorni. Che, ritengo, arriveranno abbastanza in fretta.
    Questo papa rappresenta per la chiesa cattolica una catastrofe epocale, e come tale verrà ricordato.

  7. Sarò sommerso d’improperi, ma quando sento qualcuno scaldarsi molto per la pedofilia, accusando a destra e a manca, non posso fare a meno di pensare che le due categorie in cui si trova la maggior parte dei colpevoli, preti e genitori, stiano cercando di sviare l’attenzione – cosa particolarmente ironica nel caso dei preti che tanto hanno fatto negli ultimi decenni per creare l’ossessione pedofila che ora si ritorce contro di loro.

  8. Mi scusi signor Sascha, ma se non ci s’indigna per questi argomenti, non ci si deve indignare per la politica, arrabbiarsi per le malversazioni che vengono perpetrate ogni giorno, per questi politici che fanno tutto tranne che fare il loro dovere, di cosa mai dovremmo indignarci? Ed il fatto che le due categorie siano proprio negli ambienti da lei citati, mi pare non sia proprio di conforto. Certo, l’indignazione deve essere costruttiva, ma rimanere inerti senza neanche un sussulto di vergogna e di dolore, mi pare un atteggiamento insostenibile. Che poi i preti abbiano fatto della pedofilia la loro ossessione – ma di ossessioni i religiosi ne hanno tante – non è un buon motivo per voltare la testa dall’altra parte.

  9. Nel 1744 il diciottenne Casanova, allora prete e segretari di un cardinale, si trova in una locanda di Ancona insieme a una compagnia di attori e cantanti e si può godere, senza il minimo scrupolo ne’ pentimento, una notte di giochi erotici col castrato Bellino (16 anni) e le piccole Marina e Cecilia (11 e 12 anni): ovvero, ai bei vecchi tempi, nell’Italia cattolica dell’ancien regime, non ci si faceva troppi problemi. Fino a pochi decenni fa nei principali paesi europei l’età del consenso era 12 anni…
    Negli ultimi decenni la pedofilia ha assunto dimensioni tali, allo stesso tempo rigorose e vaghissime, che le parole di banale buon senso di Aldo Busi possono passare per apologia della pedofilia.
    Un concetto talmente vago e pauroso che alla fin fine l’unico criterio di valutazione diventa l’opinione dei genitori. Se n’è talmente abusato che, di recente, s’è persino cominciato a notare una inversione di tendenza, un inzio di prudenza, di fronte alle decine e centinaia di vite spezzate da accuse infondate.
    L’ironia sta nel fatto che la Chiesa ha avuto la sua parte nel far sì che un crimine indubbiamente odioso ma decisamente poco praticato divenisse l’orrore del nostro tempo, la parola magica che, insieme al terrorismo, giustifica qualsiasi bruttura giuridica e legislativa – e adesso ne viene travolta lei stessa…
    Del resto si sa com’è il senso comune: la ferma condanna di chiunque faccia del male ai bambini pronunciata da Alessi in tivù dopo aver ucciso il piccolo Tommy – e sì, ci vorrebbe proprio la pena di morte…

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