ORDINARY LIFE

Considerazioni superficialissime e pseudo-etnologiche sulle librerie aeroportuali: laddove un tempo trionfavano ottimi Stephen King d’annata, oggi regnano singolari e pare vendutissimi manualetti tipo questo o questo. Urge analisi cattiva? Elzeviro affilato? Silenzio?

Letture previste per la trasferta torinese: un romanzo in bozze (e di prossima uscita) di uno scrittore italiano; un romanzo in bozze (non italiano) di tutt’altro genere. Poi vi dico.

Letture da fare in rete: su Carmilla, Danilo Arona a proposito del Giorno della Bestia (che cade oggi, per inciso).

E Tommaso Pincio sul grunge, qui. Estratto:

“…laddove gli hippy sognavano di cambiare il mondo, i Nirvana davano voce a una rabbia che implodeva in se stessa, a ragazzi che avevano smesso di interessarsi a quanto accadeva intorno. Era il lamento capriccioso e desolante di giovani condannati a un’eterna adolescenza, persone che si consideravano vittime predestinate, senza alcuna possibilità di giocare un ruolo attivo ovvero di contare un cavolo di niente nella vita. La dipendenza di tipo quasi infantile causata dall’eroina si prestava benissimo a colmare le deficienze emotive di una generazione tormentata dal rimpianto della perduta armonia domestica e ossessionata dall’ansia di voler rimandare il più possibile il doloroso momento in cui si diventa adulti e bisogna assumersi le proprie responsabilità. La stupida moda dell’heroin chic viene da lì.
«Living make me sick, so sick I wish I’d die» cantavano gli Smashing Pumpkins in quegli anni, ed è proprio così che è andata per molti di questi ragazzi interrotti. Non avevamo molte alternative, eccetto cercare di non prendere l’AIDS e farci male per non stare male. È amaro, ingiusto perfino, ma spesso mi domando a cosa sono valse tutte quelle geremiadi intorno a ciò che i genitori fecero a se stessi e ai loro figli. Quel che voglio dire è che a volte ho nostalgia delle mie paranoie di tempo. Le paranoie aiutano a dare un senso; se non alla vita quantomeno al fatto che in fondo siamo tutti sulla stessa barca, un fatto che non ho mai potuto sopportare. Altre volte invece penso che mi sarebbe piaciuto essere giovane negli anni in cui lo è stato mio padre, avere vent’anni nell’Estate dell’Amore. Oggi sarei il reduce di un’era gloriosa anziché di MTV, new economy, Bart Simpson e anni Novanta in generale. E infine ci sono volte in cui semplicemente mi manca lui, Kurt, e la possibilità di essere amici. Nel vero senso della parola, cioè. Ammesso che ce ne sia uno”.

34 pensieri su “ORDINARY LIFE

  1. a) sono peggiorati gli aeroporti
    b) è peggiorato il pubblico
    c) non sappiamo giudicare quali capolavori si celino dietro i manualetti
    d) tra i manualetti e stephen king non c’è poi sta gran differenza.
    barra l’ipotesi che preferisci, poi leggi il tuo profilo nel commento seguente

  2. profilo a)
    Sei convinto che stiamo perdendo il treno della modernizzazione e dai la colpa ai comunisti, ai fascisti, a berlusconi o al buco nell’ozono. Vorresti trasferirti all’estero, il problema è che parli solo bergamasco stretto.
    profilo b)
    Sei un inguaribile pessimista: vedi nel passato pregi che ti sei inventato tu, e denigrando il popolo bue pensi di dissimulare la tua atroce disistima, peraltro ben fondata. Sei il solito lamentoso rompicazzo depresso.
    profilo c)
    Sei ingiudicabile, come tutti gli ottimisti. La volta che ti è caduto un pianoforte sui piedi hai gioito per le tue nuove pinne naturali. Se tutti fossero come te, Moggi sarebbe a capo di una grande società di calcio
    profilo d)
    Ti vanti della tua intelligenza, acutezza, cultura, rapidità di mente, intuito, sensibilità, invidiabile forma fisica. Ok, va bene, ma piantala di rimirarti nei ray-ban, guarda che a fare quelle cose vengono i brufoli, io ti ho avvisato.

  3. ma soprattutto: un post nuovo in cui il primo commento non è di angelini! è proprio vero, baby, the times they are a-changin… ^___^
    ps. per risponderti, lippa, io di mio direi: silenzio. sei d’accordo?

  4. eppure eppure…ci sono da fare delle considerazioni. Premettendo che ho fatto il liceo classico, amo leggere fin da quando ero bambina, ho pareti di libri, leggo in quattro lingue, e per me non poter leggere sarebbe la privazione più grande, e non ho mai leggo S.King ma preferisco la letteratura vera, condividendo il commento secondo cui tra King e i manualetti anzidetti non c’è poi una grossa differenza….ultimamente anch’io ho comprato alcuni di questi libretti e li ho letti con interesse e con piacere,e devo dire che qualcosa ti danno. Forse anzi sicuramente spinta da vicende personali avverse, alla ricerca del perchè mi sono compulsivamente comprata alcuni di questi manualetti di psicologia divulgativa, e dentro ho trovato delle verità, forse banali ma dimenticate, e che oggi tendiamo a trascurare. Su come funziona una donna e come funziona un uomo. Su quello che pensiamo noi e quello che pensano loro. Su come interpretiamo diversamente le cose e i rapporti interpersonali. Su come dovremmo comportarci per avere rispetto per noi stesse e farci rispettare. Su come rispettare la nostra diversità e complementarietà nei rapporti uomo donna. Cose banali, semplici, stupide, che però non ci diceva più nessuno, dopo il ’68. Quando si era deciso che era tutta una sovrastruttura imposta dalla società e che i due sessi sono identici. Non lo sono. E ora loro sono più insicuri, si legge anche su tutti i giornali, e noi siamo altrettanto insicure perchè da una parte vorremmo dominare la situazione e dall’altra vorremmo rassicurazione amore aiuto sicurezza eternità ecc ecc. Biologicamente non funziona così, i costumi diversi hanno cambiato poco le cose. E questi libretti, letti senza impegno e con occhio anche divertito, ci danno a volte spunti di riflessione…

  5. Uno poi fa quello che vuole. Io ad esempio ho voglia di fare un esperimento direi quasi scientifico: metti che uno vuol sapere se il suo interlocutore è o non è appassionato di lettura; bastano tre domande e puoi capire tutto, senza possibilità di errore.
    Prima domanda – mentre parli con il tuo interlocutore gli chiedi così casualmente :
    “Scusa, per curiosità, qual è l’ultimo libro che hai letto?”
    Se ti risponde “Cent’anni di solitudine”, molto probabilmente stai parlando con uno che in vita sua non ha mai letto niente tranne “Cent’anni di solitudine” (non tutto, metà).
    Seconda domanda – sempre in modo molto molto casuale chiedi:
    “Scusa, per curiosità, qual’è il libro più bello che hai letto?”
    Se ti risponde “Siddharta di Herman Hesse”, probabilmente non ha mai letto niente tranne ovviamente Siddharta di Herman Hesse (tutto, ma non se lo ricorda più).
    Terza domanda – buttata lì, senza impegno: “Scusa, per curiosità, che libro hai sul comodino?”
    Se ti risponde “Star bene coi fiori di Bach”oppure “Autostima, guarigione e omeopatia” allora non c’è proprio più niente da fare…
    (carlo fava – le notizie)

  6. e poi, in vendita ce ne sono tanti, e si trovano ovunque, e questo comunque indica una cosa semplicissima: che si vendono, c’è richiesta. Se invece della letteratura d’evasione, tipo Grisham o King o Smith, o i cosiddetti romanzi rosa, troviamo tanti di questi manualetti di psicologia divulgativa, significa che le donne, che sono il target, credo, sentono la necessità di stare per terra e capire perchè non funzionano le cose, e cercare qualche suggerimento per stare un po’ meglio, metà per gioco, dato il tono per lo più giocoso di questi libri, e metà sul serio, visto che in effetti nonostante la libertà sessuale, le libere scelte, la facilità di contatti e conoscenze, di uscire, di fare esperienze,la nostra vita sentimentale funziona poco. E questo è un segnale di un disagio e di una necessità reale, anche se può sembrare solo un pervertimento del gusto.

  7. “Non avevamo molte alternative, eccetto cercare di non prendere l’AIDS e farci male per non stare male”?????!!!!!!!!
    “Altre volte invece penso che mi sarebbe piaciuto essere giovane negli anni in cui lo è stato mio padre, avere vent’anni nell’Estate dell’Amore. Oggi sarei il reduce di un’era gloriosa anziché di MTV, new economy, Bart Simpson e anni Novanta in generale”?????!!!!!!!
    E’ uno scherzo, vero? State girando una candid camera a mia insaputa, ditemi la verita?
    Oppure volete dirmi che questo tono simil-patetico e para-vittimistico è autentico????
    Vi lamentate da grunge(s), vi lamentate da figli della new economy, vi lamentate sempre…
    Vi consiglio di visitare i seguenti paesi (dove io sono stato) per ritrovare immediatamente il buonumore quanto alle vostre condizioni psico-socio-economiche-culturali (oppure, in alternativa, suicidarvi, che a quel punto non sarebbe un gran danno): ecuador, colombia, perù, venezuela, messico, guatemala, honduras, el salvador, belize, senegal, mali, burkina-faso, costa d’avoria, guinea (konakri), marocco, algeria, tunisia, libia, kenia, tanzania, siria, giordania, libano, turchia, india, sry-lanka, tailandia, bangladesh, vietnam, cambogia, indonesia, malesia, katar, polonia, ungheria, repubblica ceca, slovacchia, croazia.
    Mi scuso per l’uso (più comodo) delle minuscole. Su altri Stati ero incerto e ho preferito non infierire.
    Il mio consiglio, se proprio uno non può fare a meno di vivere di falsi rimpianti e ributtanti piagnistei, è di non prendersela con il contesto ambientale e generazionale, ma di guardarsi fisso nello specchio e sputarsi in faccia.
    Poi pulite lo specchio, però.

  8. ultimo libro letto un manualetto dicui sopra, il libro più bello non c’è, perchè ce ne sono tanti, che mi hanno dato emozioni, nei quali mi sono rispecchiata, che mi hanno fatto pensare, che mi hanno portata via da momenti crudeli: il mestiere di vivere di Pavese, tutta Virginia Woolf, Joseph Roth, Shakespeare, l’Odissea riletta guardando il mare della Sardegna, poesie di Neruda o di Prèvert, S.Marai, Cechov, Orazio: tutti in fila nella mia libreria, e guardarli mi fa sentire in compagnia di amici. Il libro sul comodino: Blues, Jazz Rock e Pop di Assante e Castaldo.

  9. Ho i miei dubbi sulla necessità delle donne di “stare per terra”. Il manualetto, ammesso poi che sia “femminile” per eccellenza e non abbia invece un target più vasto, ha come finalità quello di sostituirsi, alla vicina, all’amica, quella che consiglia tutto perchè tutto ha sperimentato. Diete e medicine comprese. Amor, naturalmente, vincit omnia.
    Fermo restando il fatto che stiamo parlando di costume e non di letteratura o scrittura.
    E nemmeno di riscritture: tradire-tradurre è di un altro pianeta. Però è bello apprendere che si possa sostituire la storia e i suoi insegnamenti inevitabili con un prontuario d’uso. Il più inquietante anni fa titolava “la vita.istruzioni per l’uso” però l’aveva scritto un tale George Perec e voleva riequilibrare intorno al gioco del tre fino a 99 il palazzo sghembo della nostra esistenza. Altra roba… ma scommetto che ben dissimulato oggi venderebbe 99.000 inutili copie.

  10. Il pezzo di Tommaso Pincio è straordinario, ha sintetizzato il senso di buona parte della cultura recente. Ed è ancora più straordinario che lo abbia fatto citando i Nirvana. In quelle chitarre ci sono migliaia di pagine di letteratura.

  11. Il pezzo di Tommaso Pincio è straordinario, ha sintetizzato il senso di buona parte della cultura recente. Ed è ancora più straordinario che lo abbia fatto citando i Nirvana. In quelle chitarre ci sono migliaia di pagine di letteratura.

  12. Il pezzo di Tommaso Pincio è straordinario, ha sintetizzato il senso di buona parte della cultura recente. Ed è ancora più straordinario che lo abbia fatto citando i Nirvana. In quelle chitarre ci sono migliaia di pagine di letteratura.

  13. Nicolò, in certi casi è meglio ripetere il concetto, evidentemente.
    Animapunk, sono disarmata, davvero. E non perchè sostieni che Stephen King non sia letteratura vera (in codesto blog si afferma da mesi esattamente il contrario, ma pazienza). Quanto per la difesa el manualetto. Faccio una confessione pubblica: i due libri in questione, aspettando l’imbarco, li ho sfogliati. Non sia mai che dopo aver citato fino alla nausea la frase di Umberto Eco sul juke box (mai parlarne se non si è mai messo un gettone nel medesimo), la trasgredisca per prima. 🙂
    A ragion veduta, dunque: mi spieghi quali caspita di spunti di riflessione o di chiarimenti sull’uomo e sulla donna possano venire da chi ti consiglia -senza un filo d’ironia, per giunta -di fare una doccia col bagnoschiuma al sandalo prima di un incontro amoroso?

  14. mi rendo conto che parlare di “letteratura vera” era troppo approssimativo e foriero di contestazione! intendevo dire quello che non è stato scritto per scopi commerciali, che “vive”ancora anche se sono passati 100 o 200 o 1000 anni da quando è stato scritto, quello che dietro ha verosimilmente un'”anima”diversa da quella che sta dietro ai libri che vogliono solo svagare o vendere o mettere una parola dietro l’altra colpendo i punti per così dire deboli della gente…

  15. colpita e affondata, leggerò qualcosa di S.King prima di parlarne, è giusto. Frequento i blog da pochi giorni quindi non avevo seguito le precedenti discussioni su questo autore. Anche i manualetti comunque non sono tutti uguali, certo non mi riferivo a quelli che contengono suggerimenti sulla manicure o sui bagni al sandalo, è ovvio, ma ad altri, che su questo non si soffermano di sicuro.

  16. Cartello appeso alla porta della libreria dell’aeroporto di Cagliari: ” buoni motivi per regalare un libro: Comprare un libro può salvarti quando hai poco tempo per andare a scegliere un regalo. Comprare un libro può aiutarti quando non sai che regalo fare ad una persona.
    Non hai bisogno di conoscere i gusti di una persona per regalare un libro.
    Regalare un libro ti farà apparire come una persona colta e dai gusti raffinati.
    Se il libro non interessa o non piace alla persona a cui l’hai comprato, quella che ci farà la figura di di chi non riesce a d aprezzare l’arte è lei.
    Ora mi chiedo, è un capolavoro di Ironia o di profonda idiozia? Mah!

  17. Ma non è che il signor aereoporto ne ha fatta una semplice questione di marketing? Penso che chi sia un LETTORE il suo buon libro lo porta da casa, in base al suo interesse e le sue passioni, chi invece è un lettore cerca un libro per passare il tempo, che sia semplice e leggero, praticamente un film non gli cambierebbe niente (o novella 2000). Non penso avrebbe senso mettere un Limes oppure Il nome della rosa. Infine la considerazione che ha fatto già qualcuno, tra King e questi non penso ci sia tanta differenza, se non l’argomento, i contenuti non penso siano di altissimo livello in nessuno dei due. Sarebbe bello invece trovare un romanzo su un dirottamento visto che ora vanno di moda 🙂

  18. Avevo vent’anni, o giù di lì, al tempo dell’estate dell’ammore (che non so cos’è) e credo di avere l’età del babbo di Pincio: io non stavo tanto bene allora, sto meglio adesso eccetto che per alcuni particolari tecnici su cui è fine trasvolare.
    MarioB.

  19. Massimiliano, valga la metafora del gettone di cui sopra: se dietro il tuo “penso” si nasconde il fatto che non hai mai letto King, magari, prima, fallo. Poi discutiamo 🙂

  20. Chiunque pensa che Stephen King non è “letteratura” dovrebbe prima di parlare leggere “Stagioni diverse”… o anche Cuori in Atlantide… Ma soprattutto “Stagioni diverse” l’indimenticabile “Stand by me”. Io sono debitore di King: ringrazio il cielo di aver diviso l’infanzia tra libri-game e i suoi romanzi.

  21. animapunk secondo me non esiste. oppure esiste e Tommaso La Branca ha ragione quando parla di “borsette”. 😉

  22. per gianni biondillo: esistendo, ho cercato sul web e più specificamente sui blog cosa sia una “borsetta”, ma purtroppo non ho trovato nulla di chiarificatore, e sono piuttosto preoccupata…se è possibile, illuminami 🙂

  23. Ma no, animapunk, lascia stare, era una piccola (innocente) battuta cattivella. (mi perdoni?)
    Diciamo che ho la sensazione che tu cerchi una letteratura pacificata e indiscussa. E in fondo ne hai tutto il diritto. Un po’ meno, forse, di parlare per luoghi comuni, ma anche in questo, in fondo, chi non ci casca?
    Ti dico solo: osa. Leggi i libri degli autori a te contemporanei. leggi i miei (non sto facendomi pubblicità: prendili pure in biblioteca, oppure fatteli prestare), quelli dei miei colleghi. Poi giudica. Alcuni li troverai orribili (i miei senz’altro), altri leggiucchiabili, altri ancora splendidi. E, pensa, l’hai fatto tutto da sola, senza l’ausilio di alcun principio d’autorità (insomma, chi mette in dubbio che Omero è un dio? nessuno! Ma non è un po’ troppo facile?)
    😉

  24. suggerimento accolto! comunque io leggo gli scrittori contemporanei, sia italiani che di altre nazionalità,non li rifiuto affatto, solo che per lo più non mi piacciono un granchè. Non mi sento inoltre nè pacificata nè indiscussa e quindi non ho un’inclinazione particolare per le cose, letterarie e non, pacificate ed indiscusse. Dire poi che secondo me si può trovare qualcosa di positivo nei libretti di psicologia divulgativa e simili dai quali è partita la discussione mi sembra una cosa abbastanza controcorrente, visto che l’opinione generale è che sono solo kitsch. Prometto che sabato mattina che sono libera mi comprerò qualcosa di tuo e qualcosa di King, i libri mi piace comprarli. Ciao e grazie per l’attenzione 😉

  25. pensa che cosa strana, cercandoti su internet mi sono accorta che proprio l’altro giorno stavo per comprare uno dei tuoi libri, “per sempre giovane”, per la precisione, perchè ero rimasta attratta sia dal titolo (canzone di bob dylan) che dalla trama, io poi suono la batteria, o meglio sto cercando di imparare, poi non l’avevo comprato perchè avevo già tirato su molti altri libri e avevo rimandato. Dopodomani provvedo!!

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