Non riporto quasi mai sul blog la rubrica che scrivo su Repubblica. Stavolta sì. Perché arrivano nuove notizie su Ustica ed è possibile diffondere memoria su Ustica anche con un videogioco. Leggete, e sostenete.
Lo vedi, il Dc9. Lo vedi dall’esterno, scorgi la scritta I-TIGI sull’ala sinistra, e sotto scopri il mare. E sai, ricordi, che quel Dc9 è quello che sorvolava Ustica il 27 giugno 1980. Ora puoi entrarci, essere il passeggero numero 82, sfiorare i sedili, guardare il mare. Diventerà un videogioco, la strage di Ustica: un videogioco che rientra nella categoria dei serious game e che, alla pari di un articolo di giornale o di un programma televisivo, racconta un fatto reale. Si chiama Progetto Ustica (progettoustica.it, anche pagina Facebook, mentre il sito per il crowdfunding necessario a realizzarlo è produzionidalbasso.com) e nasce per diffondere memoria, come spiegano, su YouTube, Daria Bonfietti, presidente dell’Associazione parenti delle vittime della strage di Ustica (“ricordare con vari linguaggi è e resta il nostro obiettivo”) e lo scrittore Carlo Lucarelli (“Bucare il muro di gomma significa capire chi eravamo allora e chi siamo oggi”). Il gioco, dice Ivan Venturi (ideatore e produttore, nonché cosceneggiatore con Mauro Salvador) si rivolge non a chi sa già molto di quel che avvenne in quella sera d’estate, ma alla moltitudine che ignora. Il giocatore si troverà dunque all’interno dell’aereo e dovrà scoprire oggetti nascosti, tasselli di un puzzle che attiveranno altre telecamere, seguendo la documentazione già in parte disponibile sul sito di Progetto Ustica. Il gioco, una volta realizzato, sarà distribuito gratuitamente sul maggior numero di piattaforme digitali. I fondi raccolti con la campagna permetteranno di ampliarne le possibilità e coprire in parte i costi di lavorazione. Da sostenere, subito.