PICCOLE DOMANDE

Imbuto E va bene: per una pillola si è scatenato tutto questo (dovete pazientare fino a metà circa dei commenti per capire il riferimento): ma giuro che ai Presidi di Bari continuerò a sostenere imperterrita che i lit-blog sono il sol dell’avvenire.
Sto, naturalmente, scherzando: però mi piacerebbe capire secondo quali meccanismi la citazione o la recensione positiva di un libro (non solo su carta: sul web) vengano automaticamente e con sovrannaturale sicurezza attribuite a macchinazioni demoniache. Discorso-temo-vecchio: comunque, di complotto in complotto vado a sostenere che sto leggendo in bozza Il collare di fuoco di Valerio Evangelisti. E sono sicura che, una volta finito, ne dirò un gran bene (sono a metà, e non vedo l’ora di andare avanti).

ps: per chi vuole, un’ulteriore biechissima congiura ha portato il condominio ad indire un gioco, dove la sottoscritta è coinvolta insieme ai Quindici.

17 pensieri su “PICCOLE DOMANDE

  1. Ma dai, Lippa, si sa benissimo che qui è tutto un magnamagna, un inciucio, una parrocchietta!
    Chissà quanti soldi ti hanno dato per scrivere quella pillola. A me ne danno continuamente, non so più dove metterli. Certe volte li butto nella spazzatura! Tutta quella carta!!! E poi dicono che l’Amazzonia muore. E’ che non ci sono più le mezze stagioni, questa è la verità.

  2. [metacommento] preferisco il tono soave di loredana. e poi la teoria del complotto è così assurda che è probabile che sia vera. per via della natura incerta dell’universo.

  3. E tu pensi davvero, Lore, che io abbia il fegato di leggermi quella valanga di interventi? Ho usato il “search” di Mozilla per capire cosa c’entrasse(ro) “Babsi” e “Amleto”. Posso rispondere con serenità, essendo io Babsi: niente di niente. La solita insalata mista in cui si cita tutto, da Allende a Zarathustra, la solita menata del complotto, della tresca, del consorzio, bla bla. Posso dire una cosa? Che noia infinita. Perché buttare un’ora della mia già miserabile vita a leggere tutto quel bofonchiare nevrotico? Meglio leggersi il libro di Gemma, per dire. Quanto ai lit-blog come *sol dell’avvenire*, io terrei conto del fatto che “non ci sono più le mezze stagioni”, quindi anche il corso del *sol dell’avvenire* deve aver subito qualche occulta modifica. [Chi legge sappia che ricevo, per ogni commento che lascio su Lipperatura, 55 centesimi; in questo caso, avendo fatto promozione indiretta ma subdola al libro di Gemma, avrò un bonus di 15 cent; Biondillo è più quotato, credo prenda circa 3 euro a commento, se menziona Evangelisti però il compenso sale a 5 euro e 80; non oso immaginare quanto prenda Wu Ming 1 anche solo per scrivere “CIAO”. Infine, Loredana Lipperini non esiste, lo si sappia: è solo l’ologramma proiettato da una Macchina Infernale che produce e distribuisce nel mondo pillole letali destinate a uccidere non si sa chi, non si sa come, non si sa quando.] Amen.

  4. leggendo metà interventi (meno, in verità) ho come l’impressione che l’autrice non si sia fatta un buon servizio, nell’intervenire.
    comunque, Lipperini: scrivi che MargheritaF. (che è brava) riceve UNA PAGINA su Repubblica perché “ha talento”, e poi ti stupisci se qualcuno pensa male?

  5. A me se dicono in un orecchio che è in atto un complotto, il minimo che possa fare è crederci se non completamente, almeno per buona metà. Perché sì, il complottismo esiste, non è sotterraneo, è alla luce, non è altrimenti spiegabile perché alcuni libri ricevano troppa attenzione e moltissimi nemmeno una riga o una citazione per distrazione. Sì, al complottismo ci credo: ma non è cosa nuova, perché l’ho sempre pensata così.

  6. Vorrei fare notare (in quanto parte in causa insieme a Wu Ming1 e Loredana: ma quale causa, poi?), che la discussione nei commenti di NI è una forma di delirio acuto piuttosto frequente megli ultimi tempi. Rimpiango i giorni in cui era Lucio a tirarmi in ballo a sproposito, almeno si spiegava in italiano.

  7. Babsi: “buttare un’ora della mia già miserabile vita”. Suvvia, signora Babsi, non dica così, non dica così.
    Ivan: “Rimpiango i giorni in cui era Lucio a tirarmi in ballo a sproposito”. Suvvia, signor Roquentin, non dica così, non dica così.

  8. Paolo, ma io non mi stupisco affatto: semmai mi interrogo con interesse. Solo un chiarimento sulla questione Margherita F., spero una volta per tutte: proprio perchè Margherita era nella famigerata antologia da me curata, ho fatto non uno, ma cinquecento passi indietro nei confronti del giornale. Che tu ci creda o meno, mi sono limitata a fare il tifo per l’uscita del libro: e della PAGINA ho saputo solo quando era in edicola.
    Che tu ci creda o meno (e spero che tu legga il libro: magari te ne convincerai, e magari, se leggi il libro di Gemma, ti convincerai anche in questo caso), esistono casi in cui ad uno scrittore esordiente si dedicano articoli semplicemente perchè il loro lavoro ti colpisce. A me, personalmente, è capitato di farlo negli ultimi tre lustri senza alcun complotto o sollecitazione di uffici stampa o quant’altro.
    Poi, si capisce, ho conosciuto Biondillo e tutto è inesorabilmente precipitato 🙂

  9. Lipperini, ma io mica alludevo ad un _tuo_ intervento.
    La pagina in cui si parla solo della vicentina balza all’occhio perché si presenta come un’inchiesta di costume, molto leggera, sui diari-web femminili, e poi sembra che ci sia solo quello di Margherita. Magari è solo cattivo giornalismo e il fatto che il libro sia uscito ora è un caso.
    (Il libro di MargheritaF. mi incuriosisce un pochino, quello di Gemma no)

  10. anch’io comprerò il libro di gemma. La ragazza ha della stoffa ed è pure molto affascinante come pensiero, è coraggiosa e si difende bene, in NI ha detto cose interessanti le sono venute fuori piano piano, sono cresciute mentre si difendeva.
    Credo che comprerò il libro per due motivi:
    1 La ragazza ha dei numeri e voglio vedere se è riuscita a giocarseli bene nella scrittura.
    2 la ragazza ha dei numeri e se anche non li avesse espressi già in questo primo libro prima o poi scriverà un bel libro e allora … voglio avere la prima edizione del primo libro di una brava scrittrice 😉
    georgia

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