A PROPOSITO DI MEDIATORI

Locuste_1     "…how an open source model might be made to work for the creation of authoritative knowledge — textbooks, encyclopedias etc.?". Giuseppe Granieri rilancia una bella discussione in corso sul blog dell’Institute for the Future of the Book a proposito di Wikipedia, ma non solo. La domanda che si pone Giuseppe, e che faccio calorosamente mia (vediamo di chiarirci le idee, sul ruolo del mediatore quando si cala in un altro mezzo, diverso da quello dove agisce abitualmente), è la seguente:

"E’ conciliabile la funzione del mediatore (se è vero che alcuni sono più bravi di altri a fare il loro lavoro) in una logica completamente decentrata come quella dei network? ".

Sto partendo per Bari, intanto: prometto resoconti dettagliati.

9 pensieri su “A PROPOSITO DI MEDIATORI

  1. La domanda di granieritorna a scadenze fisse, la risposta non può che essere no. anche se non è un no granitico, perchè lui stesso è appunto un mediatore.

  2. La risposta non può essere che no? Non ho capito perché…
    Io vedo una proliferazione di mediatori (caso mai vedo un depotenziamente di autorità e ruoli canonicamente intesi, ma che la figura del mediatore muti non significa che scompaia).
    Comunque mi piacerebbe conoscere le ragioni del tuo no, non ho capito davvero…

  3. Risposta: perché la Lipofat accrocchia commenti solo quando le spara grosse, insomma, tizio salvatore della patria e caia che ha scoperto il segreto dell’anoressia. I massimi sistemi non fanno per lei. Però è sempre scompiscevole. Grazie grazie grazie.

  4. Georgia,
    ahi! proprio tu che tieni alle vocali, spero che giorolamo abbia altre sensibilità 🙂
    Comunque concordo con l’importanza delle info, fanno il paio con altre che giungono da città ‘rosse’ e che non sono per niente rassicuranti.
    besos

  5. Grazie per le informazioni a Girolamo e Lello. Per Virginia: il punto è che ai massimi sistemi non ho mai detto di aspirare, c’è già una bella folla che se ne occupa. Grazie grazie grazie per il neologismo.

  6. Il punto è: il lavoro distribuito e bla bla mette in crisi QUESTE mediazioni, nel senso di quelle esistenti.
    Ma nella storia umana non si conoscono forme di società senza mediazione. Forse passeremo da Giuseppe Turani a Granieri. Ma sempre un mediatore ci sarà. Il punto è, Lipperini, basta abboccare 🙂

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