L’ultima vittima: a Cuneo.
Perchè si chiama femminicidio. Lo spiega molto bene Barbara Spinelli su La 27ma ora
Le nuove adesioni all’appello, da Rita Levi Montalcini ad Alina Marazzi, Alessandro Baricco, Generazione TQ e tanti altri: Se non ora quando
La puntata dell‘Infedele con Lella Costa sul femminicidio (qui il video).
Infine, due link non del tutto a margine:
InGenere sulle dimissioni in bianco
The Guardian su Donne e media a Perugia
Pensierino del 1° maggio:”Anche per il migliore degli uomini (vedi Gesù) le donne al massimo sono custodi, discepole , ma sprattutto GREGARIE, credo, invece conoscano la condivisione e l’armonia, come dice Lella Costa “conoscono i canti”, sono dentro di noi, riscopriamoli e riempiamo il mondo di musica
C’è qualcosa di nuovo nell’ articolo che narra di questo nuovo femminicidio. La gelosia di lei come fattore esasperante, povero uomo non ne poteva più, lei lo assillava conla gelosia e lui ha avuto un raptus.
Difatti, Claudio, è la testimonianza di quanto sia difficile, nonostante la valanga di adesioni a un testo che chiedeva ai media di smettere di utilizzare alcune formule, cambiare i linguaggi. Per questo, oltre a focalizzare l’attenzione sul problema, bisognerà – almeno a mio parere- insistere sui medesimi. Che nasca una Carta etica su questo tema, e presto.
..se li chiamassimo omicidi?
Curioso, no? La gelosia di lui in tanti casi diventa quasi una attenuante, un motivo di debolezza, quando uccide lei.
Anche la gelosia di lei diventa una sorta di attenuante:si’, ma sempre quando lui uccide lei.
Qualcosa mi sfugge.
il mio piccolocontributo, con un po’ di ritardo, e qualche pensierino sull’eterna domanda: che fare? http://dariodemarco.wordpress.com/2012/05/01/femminicidio-e-violenze-nascoste/
Grazie Dario.