QUATTRO PROGETTI DI SCRITTURA COLLETTIVA

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64 pensieri su “QUATTRO PROGETTI DI SCRITTURA COLLETTIVA

  1. Scusa, Franz questo “governo” è stato votato da meno della metà degli italiani. Con il vecchio meccanismo elettorale non sarebbero neanche stati maggioranza, perchè dal punto di vista meramente numerico la sinistra aveva più voti. Cosa che tutti si dimenticano. E’ assurdo. E molti credo – spero, che è meglio – dicono, si siano resi conto che non era tutto come promettevano.

  2. Il posto: hai perfettamente ragione. E spero nel tuo ottimismo. Cioè spero che una parte di quella metà della nazione capisca davvero che bisogna cambiare.
    Franco: era una distinzione che a mio avviso andava fatta. E’ ovvio che di “fascismi” s’è trattato, ma ognuno di quei fascismi aveva delle sue proprie caratteristiche. In soldoni e per tagliare la testa al toro, non tutti i fascismi sono stati ugualmente orribili. A parere di gran parte della storiografia il nazismo ha superato tutti gli altri di gran lunga. Tutto qui. Mica volevo assolvere – seppure parzialmente – il fascismo italiano dai suoi orrori, questo spero sia chiaro. Ho la presunzione di considerarmi un soggetto genuinamente democratico.

  3. Wu Ming 1, o sono io che ci vedo male, o quella foto è di tre SS? E che vuol dire “questa volta lascio passare”?. Puoi non lasciar passare quanto vuoi.
    Gl: mai stato picchiato dai fascisti, si. Ma che significa? La vogliamo buttare in caciara, come si dice a Roma?

  4. Franz, dicevo “Lascio passare” nel senso che scrivere: “Guarda che quando ho scritto ‘leggiadro’ c’era l’emoticon, stavo a scherza’” è sempre sgradevole, come quando si spiegano le barzellette, tutto qui.
    Detto questo, a parte quello che diceva Franco, nel racconto si parla di X Mas, Brigate Nere, milizia di Salò. Quelli che, facendo comunella con le SS (alcuni di loro entrandoci proprio dentro, e anche per loro si chiede la pensione di guerra!), si sono resi colpevoli di steagi, scorrerie, rastrellamenti, torture, esecuzioni sommarie. Questa gente ha stuprato, seviziato e ucciso agli ordini di un governo-fantoccio controllato dai nazisti.
    Onestamente, non capisco come si possa dire che una foto delle SS è fuori posto in un pezzo dove si evoca anche questo (l’aviatore di Salò omaggiato manco fosse un martire alla presenza di ex-brigate nere, i naziskin che approfittano del raduno dei reduci di Junio Valerio per invadere le strade di Migliarino etc…
    …a meno che non si creda alla propaganda della destra odierna, secondo cui il fascismo italiano avrebbe mantenuto una certa autonomia da Hitler, non avrebbe grosse responsabilità nella Shoah etc. Cose falsissime: tanto in Italia quanto in Jugoslavia (invasa dagli italiani nel ’41, annessa direttamente al Reich dopo l’8 Settembre col nome di Adriatische Kuesterland) fascismo italiano e nazismo tedesco agirono in simbiosi.
    Se si parla di “nazifascismo” un motivo c’è: le stragi sull’Appennino tosco-emiliano vennero fatte da nazisti e repubblichini uniti nell’infamia.
    Anche la storia del neofascismo italiano dal Dopoguerra ad oggi ha incluso e include varie forme di autentico neonazismo (si va da Freda, con le sue edizioni AR, al Veneto Fronte Skinhead, e anche nell’accozzaglia messa insieme dalla Mussolini ci sono neonazisti).

  5. Domanda: ma se la polizia che abbiamo in Italia è quella del G8 – e già Fitzgerald, in Tenera la notte, parla un pezzetto di Roma per lamentarsi di come la polizia si comporti con violenza nei confronti del protagonista, reo solo di ubriachezza – come si può pensare che i “fascisti” in Italia siano stati buoni? Il problema vero è che – male comune ad anche ad altri paesi – non possiamo pensare a tutta sinistra come “la diversità” rispetto alla destra. Questo crea depressione, secondo me. Questo è pericoloso. E questo “il fascismo” vuole. La distrazione, la confusione tra il piacere e la rincorsa alla stupidera. Indurre le persone a vergognarsi della propria intelligenza, se questo significa una critica a loro e al loro sistema di governo. oh, è l’unico posto dove, con una tradizione politica e culturale forte come la nostra, se uno/a fa un discorso serio, e se si incazza un po, c’è sempre qualcuno che dice, “Ma tu te la prendi sempre così?!”

  6. …e detto ciò, magari ce li ribecchiamo. Franz, gli italiani non è che non siano brava gente, gli italiani “dimenticano”, il che forse è peggio. Ma chi l’ha sostenuto a tutti i costi il nuovo meccanismo elettorale assieme alla destra? A proposito di memoria: perchè ce lo dimentichiamo? E non è un caso, visto che la Lolip giustamente ci terrebbe a che si parlasse di letteratura. Non è un caso che il romanzo da noi non abbia la tradizione – poderosa, voglio dire – francese o inglese. Il romanzo pretende esige inquadrare determinati caratteri e – se l’autore ci riesce – “crocifiggerli”. Il che secondo me richiede conoscenza del presente e capacità di confronto – pacato quanto vuoi, ma duro, rigido, critico – con il passato.

  7. Ci siamo incrociati, Wu. D’accordo a grandi linee sul nazifascismo. Anche se le responsabilità del fascismo nella Shoah furono poca cosa di fronte a quelle del nazismo, questo puo’ essere affermato con una certa tranquillità (tranquillità si fa per dire). Il fascismo italiano fu complice a tutti gli effetti, questo si; e soprattutto per quanto riguarda ciò che fu compiuto durante la guerra civile. Saluti.

  8. WM, non stavo svalutando l’operazione del racconto antifascista. Tant’è vero che ho rievocato il mio primo incontro – di spalle – con i fascisti catenati e te l’ho spedito… Ponevo la questione in termini più generali: ovvero, anche rispetto all’oggi, ritengo più pericoloso il fascismo inconsapevole che sostiene l’esclusione sociale dei migranti che non quello esplicito di un forzanovista (anche se, certo, da quest’ultimo rischio di più da un punto di vista di incolumità fisica…).

  9. Per chi è in diretta, ora, consiglio di seguire la TV RAI-DUE.
    Un “incontro” tra Cossiga e la Faranda sul caso Moro.
    Per i giovani che non hanno vissuto quel periodo è un occasione da non perdere.

  10. Mi meraviglio che Giorgio Bocca abbia detto che :
    Giogio Bocca su RaiTre ha detto:
    “Non riesco a capire ma davvero non mi capacito come nel ’43 l’Italia riuscì ad essere unita nella resistenza ai nazisti”
    Di fatto nel 1943 io avevo due anni e ricordo un sacco di cose avvenute nel dopoguerra, ricordo di aver letto molta saggistica sulla Resistenza, anche frasi dello stesso Bocca ( che stimo, peraltro) ove si ammetteva che gli italiani, dopo un 8 settembre festeggiato abbastanza unitariamente, per via della stessa divisione dell’Italia in due tronconi non diedero una grossa, forte partecipazione alla guerra partigiana, ma la maggior parte fu (comprensibilmente)attendista per varie ragioni: perché stremata dalla guerra stessa, perchè disorientata ideologicamente, ignorante e poco informata politicamente, con una classe dirigente sbandata, non matura democraticamente, con un clero incerto e renitente a prendere posizioni nette.
    Soltanto una coraggiosa ed anche disperata, anche matura minoranza prese le armi contro i tedeschi ed i repubblichini.
    Gli eredi degli altri sono lì
    che fanno i berluschini e baciano Fini.

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