Dodici anni fa Tullio De Mauro ci diceva che solo il 20 per cento degli italiani possiede gli strumenti minimi indispensabili di lettura e scrittura per orientarsi nella società.
Partiamo da qui. Come mai non leggiamo quello che gli altri scrivono e interveniamo prima di farlo? Come mai non riusciamo più a leggere? L’urgenza è semmai quella di scrivere subito quello che pensiamo, prescindendo dai testi. Ma l’arricchimento delle nostre vite (tutte) è dato dall’ascolto e dalla lettura degli altri e delle altre. Se questo viene meno, e sta venendo meno, ci ritroveremo privati delle parole necessarie, e ne balbetteremo poche, sempre le stesse, senza neppure rendercene conto.
Forse bisogna cominciare a prenderci spazi e tempi sempre più ampi di disconnessione.
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I dati sono quelli che sapete. L’Italia, conferma Almalaurea, ha il numero più basso di laureati in Europa (siamo dietro la Turchia), le immatricolazioni calano, specie al Sud (meno 30%). L’Ocse ci dice che il 28% degli italiani non è…
Il rapporto Nielsen sulla lettura diffuso ieri mattina è uno dei più drammatici degli ultimi anni, che lo si voglia o no. Non è sorprendente, come vedremo, e magari il grido d’allarme doveva venire prima e venir accompagnato da contromisure…
Quando parliamo di democrazia, di democrazia della rete, quando rivendichiamo competenze nella scrittura vaticinando la fine dell’editoria e l’avvento di un meraviglioso Nuovo, magari ricordiamoci di questi dati. Alcuni nuovi, altri no. Ne parla Simonetta Fiori su Repubblica di oggi…
Tullio De Mauro su Internazionale riferisce delle iniziative intraprese nel Regno Unito per colmare il gap fra maschi e femmine in fatto di lettura. Il divario esiste anche in Italia, dove la lettrice, pilastro del mercato editoriale, è da sempre…
Giorni, anche, contrassegnati da una polemica fra Tullio De Mauro e Paola Mastrocola: a mio parere significativa di due diversissimi modi di concepire la scuola. Riporto gli articoli dal Corriere della Sera. 16 maggio: De Mauro al Salone del Libro…
Vale la pena ricordarli: sono i dati forniti da Tullio De Mauro, e ci dicono che cinque italiani su cento fra i 14 e i 65 anni non sanno distinguere una lettera o una cifra dall’altra. Trentotto lo sanno fare,…
Giustamente, nei commenti al post di ieri, si faceva notare che il problema sta, anche, nell’eccesso di libri pubblicati a fronte di un numero di lettori che è e resta scarso. Vorrei ricordare le cifre fornite da Tullio De Mauro:…