VENTOTTO ANNI DOPO

Ricevo e pubblico, senza commento.

Comunicato stampa dei familiari di Italo Toni e Graziella De Palo

 

Martedì 24 marzo l’Assemblea legislativa delle Marche ha approvato la seguente mozione:

Mozione n. 332

presentata in data 2 marzo 2009 a iniziativa dei Consiglieri Bucciarelli, Santori, Comi, Castelli,

Altomeni. “Cancellazione del segreto di Stato, accertamento dei fatti e riapertura

dell’indagine giudiziaria sulla scomparsa di due giornalisti”

L’ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLE MARCHE

Premesso:

– che sono trascorsi oltre 28 anni dalla scomparsa dei giornalisti Italo Toni e Graziella De

Palo, avvenuta a Beirut nel 1980;

– che Graziella De Palo aveva da poco pubblicato una serie di servizi sui traffici internazionali

di armi e che Italo Toni era un profondo conoscitore del Medio Oriente, dove aveva a lungo

soggiornato e viaggiato;

– che avevano un accredito del periodico L’Astrolabio, fondato da Ferruccio Parri e del

quotidiano Paese Sera;

– che il viaggio era stato concordato con l’ufficio di Roma dell’Organizzazione per la

Liberazione della Palestina e avevano usufruito di un biglietto di favore delle linee aeree siriane;

– che i due giornalisti erano in Libano per documentare la situazione politica in un momento

di particolare tensione e le condizioni particolarmente critiche dei palestinesi, relegati in campi

profughi in condizioni di precarietà;

– che le loro tracce si sono perdute la mattina del 2 settembre dopo aver lasciato l’albergo,

dove erano ospiti dell’OLP, per recarsi nel sud del paese accompagnati da miliziani del Fronte

Popolare Democratico, una delle organizzazioni componenti l’OLP;

– che l’Italia di quegli anni stava vivendo uno dei suoi periodi più difficili: la strage alla

stazione di Bologna era avvenuta esattamente un mese prima e ancor prima cadde nel mare di

Ustica un aereo dell’Itavia, ecc.;

– che sulla vicenda si sono susseguite, sin dai primi momenti, diverse e contrastanti

supposizioni e piste, fornite da organi dello Stato: l’ambasciatore italiano a Beirut, il Ministero degli

esteri, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, rappresentanti del Sismi e del Cesis;

– che l’indagine giudiziaria non ha portato ad alcun esito e che sulla vicenda è stato apposto il

segreto di Stato, tuttora vigente;

– che in tutti questi anni i familiari dei due giornalisti non hanno cessato di chiedere alle

Istituzioni di attivarsi nella ricerca di una verità tanto pervicacemente negata;

– che è interesse delle Istituzioni che questo, che può essere considerato uno dei “misteri

d’Italia”, giunga finalmente a soluzione

CHIEDE

al Governo di togliere sulla vicenda il segreto di Stato, al fine di giungere all’accertamento dei

fatti e alla riapertura dell’indagine giudiziaria.

Questo pronunciamento del massimo organo rappresentativo della regione di nascita di Italo Toni

ci restituisce un poco la fiducia ed il rispetto che, come tutti i cittadini, sentiamo di dover provare

per tutte le Istituzioni rappresentative dello Stato. E allo stesso tempo ci allieta perché allevia

almeno un poco la pena accessoria che ci è stata inflitta: di averla veduta tanto spesso vacillare, in

questi lunghissimi anni di menzogne, depistaggi, solitudine e indifferenza.

Grazie al presidente dell’Assemblea legislativa regionale Raffaele Bucciarelli, grazie al presidente

dell’Ordine dei Giornalisti delle Marche Giannetto Sabbatini Rossetti, grazie a tutti coloro che,

dalla importante Giornata del 31 gennaio u.s., ci hanno di nuovo fattivamente mostrato la loro

solidale vicinanza.

I familiari di Italo Toni e Graziella De Palo

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