DIFENDERCI DAL "DOBBIAMO CONVIVERE"

Una reazione, fra le molte, mi colpisce. Pubblichi una fotografia antecedente al 2020, una di quelle immagini in cui si sta seduti vicini, dove le mani si sfiorano, dove ci si abbraccia, si tolgono i pelucchi ai maglioni dell’altro o dell’altra, si accostano le teste per sorridere a chi scatta, si toccano i bicchieri, ci si scambiano bocconi di cibo. Una di quelle con cui abbiamo raccontato la nostra vita prima dell’ultimo anno con frammenti di quella che ritenevamo, insomma, ed era, la normalità. La pubblichi, dunque,  e nel giro di un minuto arriva il solerte commentatore o la severa commentatrice che ammonisce:”e la mascherina? E il distanziamento?”.
Ci sono molte persone, ovvero, che non hanno più memoria del prima. In realtà succede a tutti. In realtà, guardando un film dove c’è una festa, una manifestazione, una cena, ognuno di noi ha un piccolo sussulto. E’ normale, certamente. Ma c’è una normalità che va anche combattuta. Nel 1993 Beniamino Placido scriveva:
“C’ è stato un tempo – non molto remoto per la verità – in cui si sentiva dire di continuo “Dobbiamo convivere”. La convivenza forzata ci veniva consigliata anche da parte di persone non del tutto dissennate. Politici e sociologi, osservatori di costume, commentatori dell’ attualità apparivano in televisione e ripetevano concordi quella formuletta. Con l’ aria di essere molto “realisti”, molto “virili”, molto “politici”. C’ è il terrorismo? Bisogna imparare a convivere con il medesimo. Bisogna imparare a convivere con il traffico selvaggio. Bisogna imparare a convivere con la sciatteria – mista ad arroganza – della Pubblica Amministrazione. Per fortuna ci siamo ribellati, un po’ tutti. Abbiamo fatto notare – con il rispetto che si deve anche agli idioti (soprattutto agli idioti “virili”, “realisti” “politici”) – che quella era una reazione idiota. Ci rassegniamo forse a convivere con le zanzare, quando ci assediano? No, le convinciamo – con metodi cortesi – ad allontanarsi. Il “ma facevano tutti così”, il “ma era un sistema generalizzato” è l’ equivalente aggiornato del “dobbiamo convivere” (ma convivici tu, se ti piace). Con una ulteriore variante, più insidiosa. Che si esprime nella formula: “ma ha rubato per il partito”, “ma ho rubato per il partito”. Insidiosa variante. Perché a prima vista persuasiva. Chi di noi non ha pensato, qualche volta: però soldi in tasca non se ne è messi; però ville e piscine non se ne è costruite, dunque… Dobbiamo difenderci”.
Dobbiamo difenderci, decisamente. Non solo dai titolacci a effetto dei giornali che aumentano paura e confusione sui vaccini: quello è giusto e doveroso. Ma anche da noi stessi. Dalla tentazione di dimenticare. Dall’istinto di accusare. Dalla resa.

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