Tag: Beniamino Placido

Quando si gioca in silenzio, o si prova a giocare un altro gioco, non significa che ci si disinteressi, ma che anzi si antepone il bene collettivo al proprio. L’ho detto altre volte, lo riscrivo non casualmente oggi. Perché? Lascio la parola a Beniamino Placido, quando cita “I giusti” di Borges e in particolare “due impiegati che in un caffè del Sud giocano in silenzio agli scacchi”. E cita anche un pamphlet, “L’arte di tacere”, dell’Abate Dinouart, scritto nel 1771: Dice: “anche nelle lotte politiche, di qualsiasi tipo, il tacere può rivelarsi un’ arma più forte della parola abbondante. Tacendo, rafforzi il controllo su te stesso. Rafforzando la padronanza di te stesso consolidi la tua forza di attrazione sugli altri. Anche il silenzio ha una sua forza espressiva, eloquente. Quando parli invece – tanto più se parli troppo, troppo spesso – la tua presa sul prossimo fuoriesce dalla bocca, si disperde nell’aria con le parole”.

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