IO SO (NUOVI ARGOMENTI SU PPP)

Nacover32 Numerone di Nuovi Argomenti su Pier Paolo Pasolini. Riprendo da Babsi la prefazione:

Con queste parole sul Corriere della Sera del 14 novembre 1974, Pier Paolo Pasolini rivendicò l’importanza capitale di uno scrittore, la potenza che ha la letteratura di raccontare quello che i giornali, le inchieste giudiziarie, gli immediati processi storici non possono fare. Dopo trent’anni la sua rivista non dedica requiem e commemorazioni, ma qualcosa di diverso. Una sezione di autori chiamata IO SO. Roberto Saviano, Helena Janeczeck, Alessandro Leogrande, Marco di Porto, Osvaldo Capraro, Davide Bregola e Babsi Jones affrontano 7 diversi problemi con piglio “corsaro”: i nuovi avventurieri dell’economia italiana, il multiculturalismo ai tempi del terrorismo, la criminalità organizzata e l’uso dei minori, l’antisemitismo di sinistra, la pedofilia nella Chiesa cattolica, lo stragismo vent’anni dopo, la percezione della guerra nei Balcani… Nuovi Argomenti propone anche I nitidi “trulli” di Alberobello di Pier Paolo Pasolini, un articolo mai apparso in volume e individuato nel fondo del Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux. Il numero è completato da pezzi di Alessandro Piperno, Leonardo Colombati, Lorenzo Pavolini, Massimo Onofri, Flavio Santi e altri [il sommario completo]

La novità è che molti degli interventi sono disponibili on line:
Cantico del dopoguerra nei Balcani di Babsi Jones (Su Unità di crisi con mp3)
Umma di Gallarate di Helena Janeczek
Se le porte della percezione fossero ripulite tutte le cose sembrerebbero infinite di Davide Bregola
Io so e ho le prove di Roberto Saviano
Ode al Lexotan di Matteo Fantuzzi
Stato e Chiesa in Italia e nella "cattolicissima" Spagna di Leonardo Colombati

Aggiornamenti in corso.

112 pensieri su “IO SO (NUOVI ARGOMENTI SU PPP)

  1. Leggo un po’ indietro e stavolta mi diverto sul serio.
    La spettatrice da portavoce della capa-blogger, si è autopromossa, nel giro di poche ore, a moderatrice. E meno male che il suo programma sembra non essere dei più rigidi :-): “non ho nessuna intenzione di porre veti o chiedere censure” (fiuuuuu e meno male!) però : “a patto che dopo l’ostruzionismo e isterismo reiterato non si passi al lamentismo, all’autocommiserazione e al com’era bello il tempo andato” OK ne terremo conto boss;-).
    Severus dopo aver sentito odore di forka (che è un noiosissimo leit motive della destra) si esibisce in una imitazione del bulgaro berlusconi quando dalla bulgaria chiedeva l’epurazione di Santoro, Biagi e Luttazzi, e pure severus chiede (fatte le debite proporzioni) ad alto mouse l’epurazione di barbieri, iannozzi e georgia, passata quest’ultima da dolcissima kreatura (peri-patetica) di regime a patetika predicatrice (il peri se lo deve essere preso la spettatrice che ieri sera era un po’ sopra le righe;-)).
    Il feroce e pluricercato dissidente Iannozzi ‘un si scompone di un bit e risponde, più calmo di Santoro, “sognatelo!”. Barbieri se ne frega e georgia sghignazza.
    Ma severus chiede anche un immediato ritorno “a discussioni costruttive”, e pensare che spettatrice aveva promesso di non fae ritorsioni ma solo a patto di evitare lamentele sul bel tempo che fu.
    Dove poi severus abbia mai visto’ ste discussioni costruttive resta il mistero del giorno.
    Ma la mia preferita fra la e-fauna di ieri in lipperatura è stata di gran lunga isabella.
    La candida isabella ci deve aver preso per l’ANSiA virtuale, perché vuole (pretende) da noi le notizie separate dalle opinioni (letteratura politica e vita FUORI).
    La e-ragazza che sembra finta (nel mondo virtuale) ci ha aperto un velo sulla realtà: ci ha detto alcune cosucce di fondamentale importanza (non come le nostre che sono di sottomarca):
    1)che lei scrive per lavoro e per diletto (mentre è chiaro che gli altri scrivono per ricevere calci nei denti);-)
    2) che lei le sue opinioni le conosce bene e quindi se le tiene gelosamente strette, e… figuriamoci se se le sputtana in un volgarissimo commento (mentre gli altri …).
    3) che lei è abituata a dare informazioni e a raccontare le cose ma … col ca*** che ce le racconta o ci informa;-).
    4) La cosa più esilarante è che lei, che nasconde il quadernino mentre scrive, pretende invece che noi tutti s-quaderniamo e gli forniamo le nostre opinioni (e che ca*** lei scrive per lavoro e per diletto mica per sgomitare) e … lo dobbiamo fare senza barare (altrimenti non vale).
    Vedi isabella i web-naviganti sono animali strani, nascono generosi al 1000×1000 (perché la rete senza generosità crolla nella sua funzione primaria) spesso ti donano veri tesori, che nella realtà costerebbero in denaro sonante. Sì sono generosi quasi fino all’assurdo ma … non sono beoti: Se sentono puzza di bruciato (se solo avvertono che la generosità è a senso unico) incominciano a giocare, a dire cazzate a sgomitare fra di loro, si fanno candidi come volpi e astuti come colombe, confondono le piste, le identità, avvelenano i pozzi (mome insegna uno dei tanto che sapeva).
    E a quel punto ecco arrivare come per incanto, puntualissimi, i lurkatori a bubare;-)
    E la madonna, vispa isabella, per forza che non capisci 😉
    Impara adonare … e vedrai che capirai meglio.
    geo

  2. Georgia, mi arrogo il diritto di dirti una cosa con la massima sincerità: posso giudicare soltanto dai tuoi commenti, perchè non ti conosco in altro modo. Ma da una come Isabella, credimi, avresti parecchio da imparare. E chiudiamola qui, per favore.

  3. @ G. Iannozzi
    è proprio così che l’ho fatta, la pastasciutta: sgrassando nel vino le costine prima di metterle nel sugo – ovviamente conserva fatta a mano nell’estate – assieme alle polpette, che non ho soffritto (e con lo yogurt al posto del latte). Il filo d’olio era siciliano, ma di quello buono.
    Come vedi, abbiamo qualcosa in comune 🙂
    (infatti non ce l’ho con te, spero si sia capito)

  4. Georgia, buona là, mi sono sbagliata, ho osato fare il moderatore (modesto e stranito pure). Se serve mi cospargo pure il capo di cenere (per il sopralerighe), non vorrei mai averti sulla coscienza, non vorrei rendermi responsabile di qualche malanno da stress. Che diamine, se basta così poco per ovviare, ovviamo.
    smack, bacioni e rilassati, daì, quì nessuno è un bau bau

  5. @ GIROLAMO
    Be’, allora non abbiamo solo in comune il fatto che ad entrambi piace la pastasciutta ben fatta. Perché pure c’ho il naso aquilino e un principio di sinusite mai curata. E, come te, mi rifaccio al pensiero del nolano assassinato bruciato tra mille spire di fuoco.
    Non ho mai pensato che ce l’avessi con me: ti reputo una persona intelligente, ben più che intelligente, e credo che tu riesca a capire bene quando muovo una provocazione e quando invece dico sul serio. 🙂
    Un abbraccio.
    g.

  6. Ma io non chiedo di meglio che imparare, ma siccome isabella ha detto che lei non scrive nei blog, legge e basta, non c’è alcuna speranza e mi rassegno.
    Anch’io posso giudicare voi solo dai commenti (e su quelli mi baso). Isabella non ho la più pallida idea chi sia, e non l’avevo mai letta prima (quindi devo crederti sulla parola) so solo che scrive per lavoro e per diletto (come la maggior parte delle persone del resto), e che è stata … diciamo poco diplomatica, nel suo commentino.
    Scusa loredana ma non capisco come mai ci sia qualcuno che può offendere quando vuole e altri che vengono subito messi in riga.
    Se mi spieghi per bene le cose che possono essere dette da tutti e quali no, ne sarò felice, altrimenti sarò felice ugualmente.
    A me incomincia a venire il dubbio che qui si DEBBA solo osannare (e mai criticare, soprattutto non farci sopra dell’ironia) gli amici degli amici mentre si possono offendere quelli che si credono i nemici.
    Se sbaglio spiegamelo meglio:-)
    Insomma o si può criticare e osannare TUTTI oppure si provvede a mettere regole precise, altrimenti … ci saranno sempre equivoci.
    Ma in fondo perchè prendersela tanto: la rete è tutto un equivoco per antonomasia;-)
    geo

  7. Iannozzi, a quando un buon pranzo con primo e secondo cucinati da te e Girolamo?
    sarebbe una bella idea per risollevare gli animi dopo un pò di malessere 🙂
    besos

  8. ehi spettatrice ma mica avrai pensato che me la sia presa con te vero?
    ma dai …
    a me piace molto scherzare, e tu quindi fai pure il moderatore quanto e quando credi, sopra o sotto le righe, però … qualche volta risparmiaci i tuoi besos ;-).
    Bau bau?
    mmmmmmmmm…………
    qualcuno scrive da cani, daccordo, ma di bau bau mai denunciata la presenza;-)

  9. mi dispiace carissima georgia. Posso rinunciare al sopra e sotto le righe per una via di mezzo democristiana che mi orripila, ma al besos, Mai.
    Non hai notato che spesso sostituisce la firma? presto spettatrice andrà a casa e resterai oggetto di invadenti baci.
    besos y besitos (e questi ultimi sono ancora piccoli, ma cresceranno: è una minaccia)

  10. Georgia, se tu ogni tanto riflettessi prima di commentare (scusa, ma stavolta sono io molto poco diplomatica) avresti notato, per esempio, che sotto la firma di Isabella c’è la url del suo blog, che è stata altre volte citata qui in quanto blogger, eccetera.
    Poi: certo che esiste il diritto di critica, a chiunque e da chiunque. Mi sembra che tu lo eserciti qui non da oggi. E, credimi, questo non è avvelenare i pozzi: è confondere le acque per il gusto di farlo e per il piacere narcisistico di avere l’ultima parola.
    Vuoi le regole? Eccone una: per cortesia, piantiamola con la faccenda degli amici degli amici: per parlare chiaro, Isabella e altri, sono amici perché li stimo. Non li stimo perchè e in quanto amici. E’ vagamente diverso. Se preferisci accoccolarti nell’idea della combriccola, che è quanto mai comoda e consolatoria, fai pure. Non sarò io ad impedirtelo. Nè, mi pare, ti sto impedendo di scrivere alcunché: ma lasciami il diritto di difendere chi voglio. Non mi pare che questo sia antidemocratico, cara. 🙂

  11. no per niente, è democraticissimo:-)
    infatti io non ti metto mai in riga, lo faccio solo se tu metti in riga me (ed è già la seconda volta).
    Non avevo mai letto isabella, me ne dispiace, ora ho visto il suo blog, lo approfondirò e vedrò di imparare.
    Beh, il narcisismo dell’ultima parola lascialo perdere dai, per piacere, ho dimostrato mille volte di abbozzarla prima io, proprio perchè non mi interessa assolutamente l’ultima parola … ma se la discussione prende una piega divertente … e cristo lasciami divertire non mi pare che sia antidemocratica la cosa, e dai, mica si può discutere solo di polpettoni decadenti…
    georgia

  12. @ SPETTATRICE
    Spettatrice cara,
    ma sei sicura di volerti fidar della mia cucina? ^____^”’ Di quella di Girolamo non posso dire, ma mi sa che è più bravo lui. Sì sì.
    Non so quando però. Però sì, dài, prima o poi ci facciamo una bella pastasciutta tutti assieme, alzando un poco il gomito perché le donne diventino rosse in volto e ci illuminino colla loro bellezza d’ebrietà.
    Ti posso rubar un besos? Un besos, uno solo d’abbracciare a miei saludos?
    Ormai lo sto facendo. 😀
    Besos & Saludos, Compagneros
    g.

  13. Georgia, la Lipperini ti mette in riga perché sei una persona intelligente che porta in questo luogo il suo pensiero critico. Se non fosse così, se i tuoi interventi fossero demenziali, se tu non avessi una credibilità, non userebbe quel tono stizzito. A volte il biasimo è una lode. Ciao (e non dire che me ne frego).

  14. Ah Georgia, col blog di isabella perdi tempo, senti che scrive:
    “Davanti a me intuisco l’Oceano. Il rumore e l’odore arrivano sulla terrazza di questa notte indiana, come sempre piena di stelle.
    Stelle di un altro emisfero, stelle sconosciute, per un cielo che sembra il manto della Regina della Notte.”
    Geo, direi che tu vali decisamente di più…

  15. Ossignore senti questa:
    “Il vento scema, la luce viene meno.
    La notte cancella tutta la magia di questo luogo ancestrale stendendo un mantello fluido sulle cose; un mantello che scende lento, come vernice trasparente gocciando felicità.”
    ahahhahahahaahhahahaah :-))))))))

  16. Sembra la poetessa Marina Schiuma, quella inventata (spero) da Paolo Nori, quella della poesia “Vento vento vento”
    Vi ringrazio, è meglio ancora del blog della Seia Montanelli o quello di Malesi.

  17. Severus, che cazzo dici?
    Sai che leggendoti mi è venuta in mente una cosa che ho letto sul blog di Angelini (dalla fine di VMO ha tratto giovamento e ora presenta qualche contenuto), dicevo la cosa che mi sono ricordato te la dico, ma la cambio un po’, la adatto a te: 6 il cesso del pensiero 🙂

  18. A proposito di mondi poetici, leggete qua:
    Rido come un pazzo, le rido in faccia, le spiego che il libro è stato recensito su TTL recentemente, che sono degli sfigati.
    Gli rido ancora in faccia.
    Che dire del libro?: è fatto apposta per chi gode di Merz e di Moresco, gente che allestisce nelle sue stanze/muri/pagine immagini strane che producono qualcosa.
    Chiuso il libro (Moresco) il nostro mondo ha qualcosa di nuovo, ora è fatto di linee smangiucchiate (come i disegni per bambini di Sfar) e noi siamo più ricettivi
    Lucio, da quando ti ho fatto notare
    Che ti credi di essere l’unico
    Che ci puoi capire Angelini, per te le illustrazioni sono ornamenti.
    ti immagino scimmiesco come sei agitarti
    la spari grossa, perché tu di un libro illustrato non capisci nulla.
    se parti mona torni mona!
    Pregusto questo momento perché so che prima o poi, data la tenacia di Moresco, arriverà.
    Evidentemente lo fa per ottenere un po’ di visibilità (e io abbocco).
    Comunque il mio proposito è di ignorarlo.
    Questo (da una data a caso, il 15/09/2005, sempre su Lipperatura) è invece il mondo poetico di Andrea Barbieri.
    Se non mi firmo è solo per evitare inutili quanto non richieste giustificazioni da parte sua.

  19. Guarda, alcune cose contenute nel centone che hai postato qui erano già qui, per esempio i due brandelli di recensione a un libro di Marosia Castaldi (cioè, qui c’era tutto quanto, oltre che su ibs). Ma anche altre.
    Boh, che dirti, io penso che tolte dal loro contesto non significhino molto. Se tu vuoi sostenere che io sono una specie di kamikaze della lit-rete, occorrerebbe citare le mie parole riportandone il contesto, facendo capire a chi rispondevo, e a quali parole rispondevo. Insomma, così non sei convincente, e addirittura potresti ottenere l’effetto contrario.
    Ps non è che per caso sei Davide? 🙂

  20. Voglio dire, per esempio, “se parti mona torni mona!” è un proverbio veneziano, allora bisogna che tu spieghi perché a me non è consentito usare un proverbio che avranno usato milioni di persone fino ad ora, capisci?

  21. Barbieri, adesso tu ti metti comodo, tiri un bel respiro, prendi un Lexotan e ci spieghi cosa ha di intelligente l’intervento di Georgia soprattutto se lasciato in coda ad un post che parla di Pasolini.
    Mi metto comodo pure io e ti ascolto.
    Secondo: se ho un appunto da fare a Lipperini è quello di non fare abbastanza interventi stizziti. In pochi altri blog ti sarebbe permesso uno show indecente come quello che stai facendo.
    Io sarò anche il cesso del pensiero, ma tu sei in malafede.

  22. Ti propongo un altro “per esempio”. Qui sotto posto interamente quella recensione al libro della Castaldi e tu mi spieghi cosa per te non va, ok?
    “Ho scoperto Marosia Castaldi attraverso due libri comprati nello stesso giorno alla fiera di Torino. “Che fare?” ed. Hopefulmonster, collana La favola dell’arte che è rivolta ai ragazzi (e a quelli che non rinunciano alle edizioni per ragazzi, forse privandoli proditoriamente di libri bellissimi come “Il gatto del Rabbino” di Joan Sfar). In “Che fare?” le parole della Castaldi accompagnano sculture e installazioni di Mario Merz. Nello stesso giorno è arrivato “Lo sbrego” di Antonio Moresco (ed Rizzoli, collana Holdenmaps). Anche lì c’è la Castaldi ma come personaggio, nelle ultime pagine del libro quando da saggio diventa racconto visionario. Ora leggo “Dava fine alla tremenda notte”. Che dire del libro?: è fatto apposta per chi gode di Merz e di Moresco, gente che allestisce nelle sue stanze/muri/pagine immagini strane che producono qualcosa. Proprio come il Teatro delle Albe, Peter Greenaway, Matthew Barney, Louise Bourgeois… Cose da storcere il naso insomma, opere di “rottura” nel senso che rompono le scatole. A meno che uno non ci entri dentro sforzandosi di trovare la concentrazione giusta. Cose da fruire come in una sala buia, con gli occhi. Allora agiscono: le immagini crescono, si mangiano i contorni che diamo alle cose e alle idee, anche quelle complicate come il tempo. Chiuso il libro il nostro mondo ha qualcosa di nuovo, ora è fatto di linee smangiucchiate (come i disegni per bambini di Sfar) e noi siamo più ricettivi: ecco che cosa producono quelle immagini. Sia chiaro questo è un libro impegnativo, però il gioco vale la candela. Perciò merita il voto più alto.”

  23. Severus, non spiego nulla, ho perso anche troppo tempo e per di più con anonimi. Tu auspichi un blog dove non ci sono miei interventi – come li chiami tu – “indecenti”. Qusto obiettivo, ti assicuro, è quello minimo che puoi raggiungere, dato che non mi diverto a intervenire qui. Dunque tra poco la tua cittadina tornerà linda e pastellata come quella che ha scacciato Edward nel film di Burton.
    Se poi un giorno cambi idea, e quello che ho scritto non ti pare più “indecente”, puoi scrivermi e ne parliamo, però non da anonimo.
    ciao

  24. severus :-))))
    rileggiti tutto e vedrai che fino al tuo arrivo la discussione era perfettamente in tema;-).
    Alcuni erano a favore, altri critici (ma in piena legittimità).
    E mio dio pretendere tutti con le mani giunte che vanno in estasi e gocciano ammirazione, mi sembra troppo anche per uno zuccherino inzuppato nel miele, quindi era tutto regolare
    Però poi sei arrivato tu … a me piaci un sacco, lo sai, ma non puoi negare che fai sempre deragliare la discussione.
    Quindi scusa, ma cosa ti lamenti a fare?
    Hai provocato: io, con tua grande gioia, ho preso al balzo la provocazione, poi, mentre in sottofondo spettatrice era un po’ fuori registro, si è affacciata imprudentemente la dolce isabella, che scrive per lavoro, si è stupita del disordine, delle correnti d’aria, ha tentato di rassettare e si è si è beccata gli oggetti volanti;-).
    severus, severus … sei un peripatetiko kattivo, ma kom-movente.

  25. Andrea caro
    sono felice di averti fatto ridere.
    Capisco anche il tuo inferno interiore che non ti lascia altra speranza, che andare a passeggiare sul mio blog per poter finalmente ridere.
    Scusa, ma tanto per capire. Tu sei l’Andrea Barbieri “graphic designer”, o l’Andrea Barbieri del MENSA (requisito fondamentale avere un Q.I. pari almeno al 98%), o forse sei l’Andrea Barbieri chimico ricercatore, o forse il founder della srl Drake?
    No, devi essere l’Andrea Barbieri musicista della compagnia liceale “I Rozzi”… beh l’importante è che tu non sia quell’Andrea che questa primavera mi scriveva e mail per capire a fondo cosa legasse la mia infanzia ad Artaud. perchè se sei tu allora sarò io a scompisciarmi.
    Inoltre sono felice, commossa e riconoscente anche a tutti coloro che, che per commentare un post su PPP, non hanno trovato niente di meglio che citare me, o attaccarmi in un contesto che meriterebbe certamente di meglio.
    Ed attaccarmi meritoriamente su quello che era semplicemente un tentativo di sottolineare quanto sarebbe stato più piacevole non assistere sempre alle stesse lotte per affermare chi ha più lungimiranza, certezze o il polso della situazione.
    La mia opinione su Pasolini l’ho data qualche post fa, generando un po’ di dibattito.
    Non ho molto altro da aggiungere, nè giudizi da esprimere, nè plausi, nè preconcetti da sfogare sugli autori citati.
    Credo che chi scrive con l’intento di raccontare qualcosa (e lo sostenevo anche nel dibattito sorto all’interno del Festival delle Letterature di Pescara) fa letteratura. Buona o cattiva che sia.

  26. scusa severus (se sei severus) cosa avrei fatto da prepotente io, prima del tuo intervento, me lo spieghi?
    E’ da prepotenti dire che ci è piaciuto molto saviano ma che abbiamo dei dubbi su una operazione che si chiama “Io so” e rivendica un piglio corsaro?
    Non è del tutto legittimo dire una cosa simile in un blog (quando i blog sono famosi per la libertà di giudizio)?
    E’ da prepotenti dire che i poeti non vanno lasciati in pace?
    E da prepotenti rispondere ad una signora che, con supponenza, si lamenta della mancanza di commenti intelligenti, invitandola a commentare lei stessa per insegnarci come si faccia?
    A me non sembra da prepotenti, ma tu severus insegnami, che io sono desiderosa di imparare da tutti, anche da te.
    Però … sotto ci deve essere qualcosa, ma tu chi sei severus?
    geo

  27. Be’, sarei tentato – da bravo peccatore qual sono – di gridare, “State buoni se potete!” Ma poi si direbbe, giustamente: “Senti da che pulpito vien la predica!” Et allora vi porto un ramo d’ulivo e po’ di biancospino. ^_____^”’
    g.

  28. @ Andrea B.
    *Georgia, la Lipperini ti mette in riga perché sei una persona intelligente che porta in questo luogo il suo pensiero critico*
    grazie, adesso ho capito perché a te la Lipperini non ti mette in riga.

  29. Isabella, quel tipo di scrittura è orrendo, non c’è pezza: sembri Marina Schiuma, quindi se ci riesci finiscila. E’ mai possibile che se mi distraggo un attimo, ti lascio sola due-tre-quattro mesi mi combini quel patatrac? Ma poi se ben ricordo tu avevi idee abbastanza critiche… Fuggite via?
    Ti sei sposata?
    Hai figli?
    Vieni ancora a Bo la mattina presto?

  30. Andrea,
    a me pare che tu stia contiuando a cercare di farmi ridere.
    A dire il vero ci stai riuscendo benissimo.
    Spero di poter leggere presto qualcosa di tuo che non sia un commento o una critica.
    Addirittura spererei tanto di leggerlo come manoscritto da valutare e recensire.
    Perchè non me lo mandi?
    😛

  31. Te lo manderei volentieri un dattiloscritto, ma purtroppo non ho nessun dattiloscritto nel cassetto né mai lo avrò. A forza di frequentare fumettisti ho fatto un fumetto per il concorso Komikazen ed è stato selezionato per la mostra (la cosa è abbastanza strana considerando il livello piuttosto alto di giuria e partecipanti e soprattutto il fatto che non avevo mai fatto un fumetto, non avevo quasi mai disegnato). Solo che essendo già stato selezionato è inutile valutarlo, no? E poi c’era roba strana tipo una bambina con tre braccia (tre braccia aiutano a rappresentare il movimento, mi sono detto); un bambino che rotola da una finestra rapito dal vento; il vento che lo porta a cavallo, per tutte le città del mondo, e di lui si vede solo la faccia nella prospettiva del cristo del Mantegna (mi pareva che quella prospettiva desse il senso anche della paura: in fondo lo spettacolo per lui era stupefacente ma lo vedeva a cavallo di un ghirigoro di vento…). Tutto realizzato in modo pionieristico si intende.
    E poi non so se ne farò altri, forse no. Diciamo che se vuoi, dalla mia breve descrizione puoi partire per una sonora presa per il culo.
    http://www.mirada.it/
    komikazen/

  32. @ andrea
    @ isabella, loredana ha detto che avrei molte cose da imparare da te, e forse è verissimo nella realtà, ma dai commenti appari solo fastidiosamente supponente e senza ali.
    “Addirittura spererei tanto di leggerlo come manoscritto da valutare e recensire”.
    Urka, ma ti rendi conto la delicatezza di quanto scrivi?
    Se fosse vero avresti scritto in privato, siccome invece vuol essere una presa di kulo… però appare anche come un e-messaggio trasversale, ed è chiaro che il fine principale è anche quello di farci sapere che possiedi uno 0,00000000000000000001 di “potere” (chi ha orecchie per intendere;-), insomma in tre post ci hai detto tutto: scrivi per lavoro e per diletto e “giudichi” per lavoro e per diletto:-).
    Giudichi si fa per dire, ma magari tu ti sentirai anche migliore di Mozart;-).
    E meno male che denunciavi la mancanza di commenti costruttivi!!!!???!!!
    La rete incomincia a diventarmi sempre più antipatica, però … mi diverto:-).
    Ehi severus non poltrire dì qualcosa, di destra, contro i prepotenti;-)
    geo

  33. a te georgia ho scritto in privato, risalendo all’unico indirizzo che appare nel tuo blog.
    Se fossiriuscita a leggere prima di attaccare ancora come un gatto ferito, te ne sarei stata davvero grata.
    Inoltre avresti anche compreso che con Andrea ci eravamo scritti cose interessanti qualche tempo fa ed il mio (come credo anche il suo nei miei confronti) era uno sfottimento più o meno indelicato.
    Io guarderò sicuramente i suoi disegni, perchè mi affascina quello che ha raccontato.
    Ma resto dell’avviso che giocare ad avvelenare i pozzi non è per me.
    La supponenza reale non sta nel basso profilo che secondo te cerca di far colpo dissimulando, la supponenza sta nella cecità, nell’incapacità a guardare oltre quello che appare.

  34. @ Geo, Mirada l’associazione che ha organizzato Komikazen ha anche allestito due anni fa una bellissima mostra di tavole originali di Marjane Satrapi, quelle di Persepolis. E in francese erano ancora più belle. Prima ancora ha portato Joe Sacco con Palesina.
    @Isabella, non c’è nessun disegno in rete, sono a casa mia, e io sono un seguace di Breton: il sapere non va divulgato 🙂
    Già mi scoccia che Repubblica abbia recensito due volte un albo autoprodotto di cui avevo parlato qui, Canicola. E sai come si chiama una delle rubriche in cui sono apparse le recensioni: Donna spia.
    Roba da pazzi.
    Comuque lo ripeto più chiaramente: la frase stizzita di Loredana, “avresti solo da imparare” Georgia assolutamente non la merita. Meriterebbe invece un ringraziamento per la passione con cui partecipa e con cui critica (spesso anche me).

  35. Essendo uno che spacca il capello in quattro, occorre precisare che la frase di Lipperini “avresti da imparare” mi ha fatto letteralmente fumare il cervello e mi sono scagliato contro Isabella in modo decisamente idioteggiante (si può criticare una scrittura senza il tono odioso che ho usato). Quindi di questa cosa mi scuso. Penso tra l’altro che tra Georgia e Isa ci sia anche possibilità di amicizia.

  36. Lucio è una cosa troppo piccola, mi vergogno!
    Parlando di cose serie, tu conosci un lavoro di Andersen con un titolo tipo storia con figure senza figure – meglio non riesco a ricordarmelo. Sapresti dirmi di che si tratta?

  37. Andrea
    è che mi devi fare conoscere ‘sta marina Schiuma… non posso avere un alter ego e non sapere chi sia!
    ;-P
    Angelini
    ma tu cinque minuti serio no eh?
    (ohhh, ora non incominciate. Sto scherzandooooo!)

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